In Cuba si perde

troppa acqua

 

 

20.09.12 - AIN traduzione di Ida Garberi

 

 

Ogni anno a Cuba si perdono 1011 milioni di metri cubi di acqua, quantità simile alla capacità di riempimento della diga Zaza, la maggiore dell’Isola.

 

Segnala il quotidiano Granma come causa fondamentale di questo problema, gli anni di prolungato sfruttamento dell’infrastruttura senza l’adeguato mantenimento.

 

Indica in un esteso lavoro sul tema che queste perdite costituiscono una delle problematiche fondamentali che attentano alla qualità dei servizi di provvisione di acqua, che oggi si offrono alla popolazione ed all’economia.

 

Precisa che il fatto più preoccupante in materia idraulica nel paese sono le enormi perdite o fughe, dato che il 16% (279 milioni di metri cubi) scivola fuori dalle condutture, mentre altri 349 milioni, il 20%, si sparge nelle reti degli acquedotti.

 

Nelle installazioni della casa si sprecano 383 milioni di metri cubi (22%), fenomeno che si manifesta in tutte le province e municipi, data la cultura dello spreco che esiste nel paese.

 

Dopo segnalare la responsabilità che ha la popolazione in tutto ciò, sottolinea anche la necessità che l’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche (INRH) e le sue dipendenze lavorino per migliorare il cattivo stato in cui si trovano alcune delle reti di questo sistema, dove si perde un altro 40% dell’acqua che circola nelle tubature.

 

Aggiuntivamente – dice – è necessario fortificare la base giuridica che punisce e penalizza il furto e lo spreco, e l’implementazione di un sistema tariffario dinamico che rappresenti veramente i costi in cui incorre il paese per mettere l’acqua al servizio della popolazione, dell’economia e dell’ecosistema.

 

La direzione dell’INRH ha spiegato al quotidiano Granma che si sta applicando un programma integrale di costruzione e riabilitazione delle reti e condutture di provvisione, come del 20% dei sistemi di fognature del drenaggio pluviale.

 

 

Circa 45mila persone a L’Avana ricevono l’acqua

 

tramite le cisterne a causa della siccità

 

 

24 aprile 2012 - da www.cubadebate.cu

 

 

Secondo quanto riportato da Tribuna de La Habana, circa 45 mila abitanti de L’Avana ricevono attualmente l’acqua potabile attraverso i camion cisterna a causa della persistente siccità che affligge l’Isola. Per illustrare la critica situazione del rifornimento dell’acqua nella capitale cubana, dove vivono oltre due milioni di persone, il settimanale indica che attualmente i cinque bacini idrici fondamentali della provincia 'sono soltanto al 21% della loro capacità, ovvero, sono praticamente vuoti'.

 

In questo momento il deficit d’acqua è di quasi 200000 metri cubici del fabbisogno giornaliero; circa 45.000 persone la ricevono attualmente in cisterne e la periodicità della fornitura ha raggiunto i quattro giorni, una situazione che ha colpito 800000 abitanti della capitale. 'La situazione della fornitura di acqua nella capitale va di male in peggio', segnala il settimanale e sottolinea il fatto che dopo un periodo piovoso che è risultato 'poco abbondate', all’avanzare del periodo secco, con una 'tenace e sostenuta assenza' di pioggia, il panorama si presente 'grigio con sfumature nere'.

 

L’Avana è la provincia che attualmente soffre il deficit idrico 'più preoccupante' di Cuba, secondo gli specialisti dell’Istituto Nazionale di Risorse Idriche (INRH) citato dall’Agenzia di Informazione Nazionale (AIN).

 

In contrasto con tutto ciò, sabato 21 aprile, si sono registrati forti temporali nell’occidente dell’isola che hanno provocato leggere inondazioni nelle vicine province di Artemisa e Mayabeque, situate al sud, in accordo ad un rapporto dell’Istituto di Metereologia. Gli specialisti locali coincidono nell’avvertire sui segnali annunciati di una siccità severa che si manifesterà quest’anno nell’Isola, uno di questi è che, da gennaio a marzo di quest’anno, è stato registrato un deficit del 70% delle precipitazioni, in un’isola senza fiumi di grossa portata, dove la maggiore fonte di acqua dolce è rappresentata dalle piogge.

 

 

L’Avana cerca di placare gli effetti della siccità

 

 

20 aprile 2012 - da www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi

 

 

Nuovi pozzi, la riabilitazione delle sue reti idrauliche ed una cultura della popolazione a beneficio del risparmio, sono le chiavi della capitale cubana, L’Avana, per lottare contro l’impatto della presente siccità.

 

Si tratta della provincia che soffre attualmente il deficit idrico più preoccupante a Cuba, per questo che Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche (INRH) implementa strategie e misure che facilitino fornire l’acqua ad una popolazione superiore ai due milioni di abitanti.

 

Nel territorio, si prestano servizi d’acquedotto a partire da cinque sistemi, con 13 sorgenti principali e 165 stazioni di distribuzione, che forniscono tutti i giorni più di un milione e mezzo di metri cubi del liquido.

 

L’esistenza di centinaia di chilometri di grandi condutture e reti, con circa sette decadi di utilizzazione, propizia la perdita di circa il 50% del volume di acqua fornita.

 

Ernesto Duarte, specialista provinciale d’investimenti dell’INRH, ha informato la stampa che si lavora oggi in 18 opere, come parte del piano di riabilitazione.

 

Fino alla data, si sono aggiustati più di 10 chilometri di tubature ed altri 15 di reti di acquedotto, con ottimi risultati, più di quello che si aveva pianificato e progettato dall’entità.

 

Duarte ha sottolineato tra i lavori manuali di maggiore importanza svolta: le condutture di Paso Seco, Tararà, Santa Maria del Rosario e Roble-Hata, oltre a quella di Clavel e Montoro, che potrà risolvere i problemi agli abitanti di Centro Avana e L’Avana Vecchia, oggi dipendenti del servizio di camion trasportatori d’acqua.

 

Jorge Kalaf Maluf, sottodelegato dell’INRH nella capitale, precisò all’AIN che, prima di terminare il 2012, deve terminare anche il montaggio ed automatizzazione di un moderno sistema di clorificazione, nel centenario Nudo del Palatino.

 

Kalaf Maluf ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare nella soppressione delle rotture, dalle quali si eliminano settimanalmente enormi quantità d’acqua.

 

 

Cuba realizza investimento milionario

per sopprimere fughe d’acqua

 

 

17 gennaio 2012 - http://it.cubadebate.cu/

 

 

Il vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Risorse Idrauliche Antonio Rodriguez ha annunciato oggi un piano milionario per sopprimere le fughe d’acqua nelle condutture di 12 città cubane.

 

Il piano strategico è appoggiato da un finanziamento governativo di 400 milioni di pesos, simile ai dollari nel cambiamento ufficiale, d’accordo con le dichiarazioni di Rodriguez citato dal telegiornale della televisione cubana.

 

Tra le città che devono avvantaggiarsi si trovano L’Avana, Nueva Gerona, capoluogo dell’Isola della Gioventù, la centrale Trinidad e Camagüey, e la orientale Las Tunas, Bayamo, Manzanillo, Holguin, Baracoa e Guantanamo.

 

D’accordo con fonti ufficiali, l’insufficiente stato delle reti di distribuzione provoca la perdita di almeno la metà dell’acqua immessa nelle tubature del paese caraibico di 11,2 milioni di abitanti.