Energie rinnovabili a Cuba: abbiamo un mondo davanti

 

 

18 giugno 2012 - www.cubadebate.cu Traduzione di Paola Flauto

 

 

Cuba scommette decisamente sulle energie rinnovabili. È un problema di sicurezza e sovranità energetica oltre ad essere una priorità per il governo.

 

Se oggi solamente il 3,8% dell’energia generata nel paese viene prodotta attraverso fonti rinnovabili, durante i prossimi 8 anni si aspira ad arrivare al 16,5%. La biomassa generata dalla canna da zucchero e dalle foreste, l’energia solare, quella eolica e idraulica sono le 4 fonti principali per poter fare il salto di qualità.

 

Il paese possiede straordinarie potenzialità nelle proprie fonti rinnovabili, che gli permetterebbero in teoria di ottenere da queste 2 o 3 volte più energia di quella di cui realmente si ha bisogno. Solamente in energia solare si potrebbero generare 5 kw/h per ogni m2 di superficie, che equivale in media al consumo giornaliero di una casa cubana.

 

OLTRE LO ZUCCHERO

L’agroindustria cubana dello zucchero è il supporto principale dello sviluppo presente e futuro dell’energia rinnovabile del paese. L’uso della biomassa prodotta dalla canna ha permesso di generare con l’ultima zafra più di 469 000 kw/h, che equivalgono alla somministrazione di energia elettrica durante un mese intero a più di mezzo milione di case.

Da 3 anni si riesce a generare energia anche fuori dal periodo di zafra grazie all’uso della biomassa boschiva somministrata dal Ministero dell’Agricoltura.

Esistono le potenzialità per un incremento del 10% nel 2013 nella produzione di energia elettrica a partire dalla biomassa. Decisiva per tale crescita esponenziale sarà l’installazione di bioelettriche in vari zuccherifici, che potranno produrre energia fino a 290 giorni all’anno.

 

ACQUA, VENTO, SOLE

Lo sfruttamento delle risorse idriche e dei venti è vantaggioso per il paese. È tra le priorità dell’Unione Elettrica Nazionale. Le installazioni che generano energia a partire da queste fonti già coprono il fabbisogno nazionale di elettricità equivalente a due giorni e mezzo dell’anno.

E non è finita. Cuba ha identificato un potenziale di più di 2000MW che potrebbero essere generati grazie all’energia eolica; nonostante le analisi tecniche raccomandino l’installazione fino a circa 600 MW.

Nel parte al Nord della zona orientale esiste il maggior potenziale eolico. Proprio lì si comincerà nel 2013 la costruzione di un parco eolico di 50 MW, per il quale si terranno in considerazione le esperienze dei tre parchi eolici sperimentali che sono già in funzione, che hanno raggiunto fattori di capacità al di sopra dei valori progettuali e della media internazionale.

Crescerà inoltre l’uso dell’energia idroelettrica. Oggi la nazione ha in funzione la Centrale idroelettrica di Hanabanilla ed altre 162 piccole installazioni con una potenza totale di 64 MW. Il proposito nei prossimi anni è quello di arrivare a generare più di 100 MW dalle fonti idriche.

Il sole che picchia tanto nel nostro arcipelago è un’altra fonte promettente di energia. Adesso contiamo solamente con piccole installazioni fotovoltaiche connesse al Sistema Elettrico Nazionale e più di 9000 servizi isolati. Senza dubbio, il potenziale riconosciuto nella Mappa Solare di Cuba è di più di 2000 MW. Si lavora già alla costruzione nella zona Occidentale del paese di un Parco Fotovoltaico di 1 MWp che verrà inaugurato nel dicembre di quest’anno ed è in progetto la costruzione di altri con una capacità totale di generazione di 10 MWp nel 2013.

L’Unione dei Componenti Elettrici di Pinar del Río ha la responsabilità di fabbricare i pannelli solari per lo sviluppo di questo tipo di energia nel paese.

 

DAI PROBLEMI ALLE SOLUZIONI

Un’opzione ingiustamente messa da parte è quella dell’uso del biogas che a Cuba viene rivitalizzata come forma di ottenimento di un’energia pulita, economica e sicura.

Gli escrementi di vaccini e suini, maleodoranti e aggressivi con i suoli, cominciano nuovamente ad essere utilizzati come fonte di energia. Nel paese funzionano 239 biodigestori con risultati promettenti come quelli ottenuti dall’Impresa di bestiame Camilo Cienfuegos di Pinar del Río o dall’allevatore di suini Santiago Cuellar a Placetas. Il proposito immediato è che il Ministero dell’Agricoltura promuova l’installazione di 300 biodigestori.

Altre strade si intraprendono per lo sviluppo agricolo crescente e sostenibile di cui il paese ha bisogno, in cui l’efficienza passa necessariamente attraverso un uso ottimale delle energie.

La cifra attuale di 7500 mulini a vento in lavori agricoli deve moltiplicarsi subito con l’aiuto dell’industria nazionale che già fabbrica i suoi propri modelli.

Il marabù, che tanti mal di testa provoca ai produttori, e la segatura che viene lasciata a terra dal taglio della legna, stanno passando dall’essere un problema al diventare una soluzione.

La generazione di elettricità attraverso la biomassa forestale è già una realtà nel Brujo, a Santiago de Cuba, e vengono installati anche Impianti Biogeneratori a Pons e Macurije, a Pinar del Río.

 

REALISMO ED EFFICIENZA

Il fatto di potenziare le fonti di energia rinnovabili non ci sottrae a medio termine dall’uso maggioritario dei combustibili fossili. Per questa ragione il paese prosegue nell’applicazione delle direttive della Rivoluzione Energetica tracciate circa 8 anni fa per incrementare le capacità di generazione di energia elettrica, aumentare la sua efficienza, diminuire le perdite di energia nel processo di trasmissione e di promuovere il risparmio e l’uso razionale della stessa.

Come risultato di tali azioni oggi l’energia elettrica viene prodotta con il 25% in più di efficienza, sono stati svolti più di 700 mila interventi alle reti di distribuzione, sono stati sostituiti più di 20 milioni di dollari in impianti elettrici inefficienti ed il 100% delle lampadine ad incandescenza ha lasciato il posto a quelle a risparmio energetico, convertendo Cuba nel primo paese al mondo ad aver svolto tale azione, come è stato riconosciuto dal Gruppo di Lavoro del programma Mondiale per l’Ambiente e dall’Agenzia Internazionale dell’Energia.

 

PROTEGGERE L’AMBIENTE

Cuba ricava ancora il 96%della sua energia elettrica dai combustibili fossili. Senza dubbio, solo il costante uso delle fonti idriche ed eoliche hanno permesso l’anno scorso di sostituire 31150 tonnellate di combustiblie e di evitare l’emissione di più di 100 mila tonnellate di CO2. Quanto ancora apporteremo alla difesa del nostro ambiente se potenziamo l’utilizzo delle energie pulite?

Da sommare a questo dato il contributo ambientale degli impianti di generazione di energia che funzionano con i gas che accompagnano l’estrazione del petrolio che funzionano a Varadero e a Jaruco; gas che prima venivano riversati nell’atmosfera e che oggi risultano essere una poderosa fonte di energia.

Si è cominciato anche ad utilizzare il gas metano che emettono le discariche urbane come quella che si trova lungo la strada 100 della Capitale cubana.

Se lo scorso anno, il mondo ha aumentato le emissioni nocive per l’ambiente di un 40% rispetto al 1990, Cuba le ha diminuite del 20% relativamente allo stesso periodo.

La strada delle Energie Rinnovabili è fondamentale per la nostra nazione.

È questione di sviluppo economico ed è un imperativo ambientale. Le ampie potenzialità delle nostre fonti rinnovabili di energia, la conoscenza accumulata dai nostri professionisti e la chiara volontà politica sono i nostri punti di forza. È necssario rinforzare l’educazione ambientale, cambiare i modelli sociali di condotta, creare la cultura delle energie pulite in tutto il nostro popolo.

 

Abbiamo davanti a noi un mondo di promesse da compiere.

 

 

CubaSolar 2012 per un uso adeguato

dell’energia pulita

 

 

27 aprile 2012 - L.D.Quevedo www.granma.cu

 

 

Con il fine di promuovere un uso adeguato delle fonti rinnovabili di energia per lo sviluppo sostenibile, ha avuto inizio, martedì 24 aprile, il X Seminario Internazionale CubaSolar 2012, che riunisce 200 delegati provenienti da 13 paesi.

 

Luis Breéis, presidente dell’Organizzazione Non Governativa CubaSolar, nella sua conferenza ha richiamato all’utilizzo efficiente di queste alternative come principale strumento per elevare la cultura e la sovranità dei popoli, e l’attenzione e la protezione dell’ambiente.

 

L’esperto ha segnalato che, a differenza della concezione neoliberale dei paesi capitalisti–consumisti, a Cuba si utilizzano le fonti naturali con una concezione di sviluppo integrale delle comunità, dove si presta attenzione al benessere dell’essere umano ed alla sua qualità di vita.

 

Edgar González, consigliere dell’Ambasciata del Venezuela a Cuba, ha dichiarato alla stampa internazionale l’intenzione di creare in Venezuela una società omologa di CubaSolar, che promuova l’integrazione delle fonti rinnovabili di energia, il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità per il beneficio sociale.

 

Oltre il 90% della nostra energia è prodotta dalle centrali idroelettriche –ha segnalato- e pertanto abbiamo bisogno di acquisire le conoscenze necessarie per la conservazione delle risorse naturali che possediamo, e consideriamo che Cuba sia un buon esempio da seguire nel mondo.

 

L’autorità venezuelana ha sottolineato inoltre le intenzioni del proprio governo di estendere le esperienze dell’Isola ai paesi che compongono l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America, con l’obiettivo di rafforzare la cultura energetica con l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

 

Cuba esempio nell’uso

 

dell’energia rinnovabile

 

 

27 aprile 2012 - L.D.Quevedo www.granma.cu

 

 

Esperti in fonti rinnovabili d’energia hanno valutato l’esempio di Cuba nell’uso dell’energia rinnovabile in maniera efficiente e sostenibile, per il beneficio economico e sociale della popolazione.

 

Enrico Turrini, socio fondatore de Eurosolar e membro d’onore di CubaSolar, ha considerato che l’Isola è un modello che gli altri paesi dovrebbero imitare per un adeguato utilizzo delle fonti pulite d’energia, a beneficio della popolazione e per la salvaguardia dell’ambiente.

 

Turrini ha segnalato i progetti di solarizzazione che si eseguono nei municipi di Bartolomé Masó e Guamá, nelle province di Granma e Santiago di Cuba, dove si usano fonti d’energia come quella termica, la foto elettrica, il vento, l’acqua e la biomassa per lo sviluppo sostenibile di queste comunità, ha sottolineato.

 

“Sono esempi di un uso adeguato di queste fonti inesauribili che la natura regala in armonia con le condizioni ambientali e culturali delle comunità”, ha detto Turrini, che inoltre ha aggiunto che si tratta di un grande passo per una maggior indipendenza per la sicurezza nazionale.

 

Per ciò che riguarda il panorama internazionale, Federico Butera, fisico nucleare del Politecnico di Milano, ha detto che è una scelta di morte l’utilizzo di fonti energetiche concentrate come le fossili e le nucleari, che producono forti inquinamenti e sprechi di risorse.

 

I terremoti e gli incidenti nucleari come quello avvenuto di recente a Fukushima, in Giappone, devono suscitare nei governi la necessaria presa di decisioni che riguardano l’equilibrio ed il benessere umano.

 

“Esiste, ha detto, una quantità di fonti naturali sufficienti per soddisfare le domande di energia nel mondo ed ha chiamato ad una generalizzazione come mezzo importante per ottenere la libertà dei popoli e la sovranità tecnologica.

 

Circa 200 delegati di 13 paesi partecipano al X Seminario Internazionale CubaSolar 2012, che termina oggi, venerdì 27 nel municipio di Guamá, a circa 60 chilometri da Santiago di Cuba.