Cuba scommette decisamente sulle energie rinnovabili. È un problema di sicurezza e sovranità energetica oltre ad essere una priorità per il governo.
Se oggi solamente il 3,8% dell’energia generata nel paese viene prodotta attraverso fonti rinnovabili, durante i prossimi 8 anni si aspira ad arrivare al 16,5%. La biomassa generata dalla canna da zucchero e dalle foreste, l’energia solare, quella eolica e idraulica sono le 4 fonti principali per poter fare il salto di qualità.
Il paese possiede straordinarie potenzialità nelle proprie fonti rinnovabili, che gli permetterebbero in teoria di ottenere da queste 2 o 3 volte più energia di quella di cui realmente si ha bisogno. Solamente in energia solare si potrebbero generare 5 kw/h per ogni m2 di superficie, che equivale in media al consumo giornaliero di una casa cubana.
OLTRE LO ZUCCHERO
L’agroindustria cubana dello zucchero è il supporto principale dello sviluppo presente e futuro dell’energia rinnovabile del paese. L’uso della biomassa prodotta dalla canna ha permesso di generare con l’ultima zafra più di 469 000 kw/h, che equivalgono alla somministrazione di energia elettrica durante un mese intero a più di mezzo milione di case.
Da 3 anni si riesce a generare energia anche fuori dal periodo di zafra grazie all’uso della biomassa boschiva somministrata dal Ministero dell’Agricoltura.
Esistono le potenzialità per un incremento del 10% nel 2013 nella produzione di energia elettrica a partire dalla biomassa. Decisiva per tale crescita esponenziale sarà l’installazione di bioelettriche in vari zuccherifici, che potranno produrre energia fino a 290 giorni all’anno.
ACQUA, VENTO, SOLE
Lo sfruttamento delle risorse idriche e dei venti è vantaggioso per il paese. È tra le priorità dell’Unione Elettrica Nazionale. Le installazioni che generano energia a partire da queste fonti già coprono il fabbisogno nazionale di elettricità equivalente a due giorni e mezzo dell’anno.
E non è finita. Cuba ha identificato un potenziale di più di 2000MW che potrebbero essere generati grazie all’energia eolica; nonostante le analisi tecniche raccomandino l’installazione fino a circa 600 MW.
Nel parte al Nord della zona orientale esiste il maggior potenziale eolico. Proprio lì si comincerà nel 2013 la costruzione di un parco eolico di 50 MW, per il quale si terranno in considerazione le esperienze dei tre parchi eolici sperimentali che sono già in funzione, che hanno raggiunto fattori di capacità al di sopra dei valori progettuali e della media internazionale.
Crescerà inoltre l’uso dell’energia idroelettrica. Oggi la nazione ha in funzione la Centrale idroelettrica di Hanabanilla ed altre 162 piccole installazioni con una potenza totale di 64 MW. Il proposito nei prossimi anni è quello di arrivare a generare più di 100 MW dalle fonti idriche.
che picchia tanto nel nostro arcipelago è un’altra fonte promettente di energia. Adesso contiamo solamente con piccole installazioni fotovoltaiche connesse al Sistema Elettrico Nazionale e più di 9000 servizi isolati. Senza dubbio, il potenziale riconosciuto nella Mappa Solare di Cuba è di più di 2000 MW. Si lavora già alla costruzione nella zona Occidentale del paese di un Parco Fotovoltaico di 1 MWp che verrà inaugurato nel dicembre di quest’anno ed è in progetto la costruzione di altri con una capacità totale di generazione di 10 MWp nel 2013.L’Unione dei Componenti Elettrici di Pinar del Río ha la responsabilità di fabbricare i pannelli solari per lo sviluppo di questo tipo di energia nel paese.
DAI PROBLEMI ALLE SOLUZIONI
Un’opzione ingiustamente messa da parte è quella dell’uso del biogas che a Cuba viene rivitalizzata come forma di ottenimento di un’energia pulita, economica e sicura.
Gli escrementi di vaccini e suini, maleodoranti e aggressivi con i suoli, cominciano nuovamente ad essere utilizzati come fonte di energia. Nel paese funzionano 239 biodigestori con risultati promettenti come quelli ottenuti dall’Impresa di bestiame Camilo Cienfuegos di Pinar del Río o dall’allevatore di suini Santiago Cuellar a Placetas. Il proposito immediato è che il Ministero dell’Agricoltura promuova l’installazione di 300 biodigestori.
Altre strade si intraprendono per lo sviluppo agricolo crescente e sostenibile di cui il paese ha bisogno, in cui l’efficienza passa necessariamente attraverso un uso ottimale delle energie.
La cifra attuale di 7500 mulini a vento in lavori agricoli deve moltiplicarsi subito con l’aiuto dell’industria nazionale che già fabbrica i suoi propri modelli.
Il marabù, che tanti mal di testa provoca ai produttori, e la segatura che viene lasciata a terra dal taglio della legna, stanno passando dall’essere un problema al diventare una soluzione.
La generazione di elettricità attraverso la biomassa forestale è già una realtà nel Brujo, a Santiago de Cuba, e vengono installati anche Impianti Biogeneratori a Pons e Macurije, a Pinar del Río.
REALISMO ED EFFICIENZA
Il fatto di potenziare le fonti di energia rinnovabili non ci sottrae a medio termine dall’uso maggioritario dei combustibili fossili. Per questa ragione il paese prosegue nell’applicazione delle direttive della Rivoluzione Energetica tracciate circa 8 anni fa per incrementare le capacità di generazione di energia elettrica, aumentare la sua efficienza, diminuire le perdite di energia nel processo di trasmissione e di promuovere il risparmio e l’uso razionale della stessa.
Come risultato di tali azioni oggi l’energia elettrica viene prodotta con il 25% in più di efficienza, sono stati svolti più di 700 mila interventi alle reti di distribuzione, sono stati sostituiti più di 20 milioni di dollari in impianti elettrici inefficienti ed il 100% delle lampadine ad incandescenza ha lasciato il posto a quelle a risparmio energetico, convertendo Cuba nel primo paese al mondo ad aver svolto tale azione, come è stato riconosciuto dal Gruppo di Lavoro del programma Mondiale per l’Ambiente e dall’Agenzia Internazionale dell’Energia.
PROTEGGERE L’AMBIENTE
Cuba ricava ancora il 96%della sua energia elettrica dai combustibili fossili. Senza dubbio, solo il costante uso delle fonti idriche ed eoliche hanno permesso l’anno scorso di sostituire 31150 tonnellate di combustiblie e di evitare l’emissione di più di 100 mila tonnellate di CO2. Quanto ancora apporteremo alla difesa del nostro ambiente se potenziamo l’utilizzo delle energie pulite?
Da sommare a questo dato il contributo ambientale degli impianti di generazione di energia che funzionano con i gas che accompagnano l’estrazione del petrolio che funzionano a Varadero e a Jaruco; gas che prima venivano riversati nell’atmosfera e che oggi risultano essere una poderosa fonte di energia.
Si è cominciato anche ad utilizzare il gas metano che emettono le discariche urbane come quella che si trova lungo la strada 100 della Capitale cubana.
Se lo scorso anno, il mondo ha aumentato le emissioni nocive per l’ambiente di un 40% rispetto al 1990, Cuba le ha diminuite del 20% relativamente allo stesso periodo.
La strada delle Energie Rinnovabili è fondamentale per la nostra nazione.
È questione di sviluppo economico ed è un imperativo ambientale. Le ampie potenzialità delle nostre fonti rinnovabili di energia, la conoscenza accumulata dai nostri professionisti e la chiara volontà politica sono i nostri punti di forza. È necssario rinforzare l’educazione ambientale, cambiare i modelli sociali di condotta, creare la cultura delle energie pulite in tutto il nostro popolo.
Abbiamo davanti a noi un mondo di promesse da compiere.