Perchè la
Rivoluzione cubana
La conquista della Moncada
Raul Castro
raccontò durante l’inaugurazione della città- scuola Moncada,
che era la fortezza militare più importante nell’Isola del
dittatore Batista, che; “Ricordo che, sette anni fa, quando
partimmo da l’Avana per l’attacco alla Caserma Moncada, un
compagno molto caro, che in quei momenti era il mio capo
immediato, viaggiando insieme dopo aver ricevuto le ultime
istruzioni di Fidel, quel compagno, che si chiamava José Luis
Tasende, pochi attimi prima di partire per l’attacco frontale di
quello che era questa fortezza sino a poco tempo fa, mi disse,
ricordando che aveva una bambina di pochi mesi che aveva
lasciato in una culla a L’Avana: “Se muoio, occupati di mia
figlia”.
In quel momento il Comandante
Raúl Castro prese tra le braccia quella bambina e dirigendosi a
lei, davanti alla folla che straripava
dal cortile, e alla caserma Moncada trasformata in una città-
scuola, le disse: “ E oggi Temita, guarda qui l’opera di tuo
padre!”
(dal libro ‘Perchè la Rivoluzione
cubana’, Editrice Capitán San Luis, edizione in italiano)
L'America Latina ha celebrato il Giorno
della Ribellione cubana
30.07 Organizzazioni politiche e
sociali del Cile, gruppi di solidarietà colombiani,
organizzazioni sindacali, politiche e sociali brasiliane, membri
della cooperazione cubana in Guatemala, dirigenti del Governo
boliviano, integranti delle missioni sociali in Venezuela,
rappresentati della società ecuadoriana, sono stati tra coloro
che, nella Nostra America, hanno deciso di celebrare le gesta
rivoluzionarie del 26 di luglio.
Due messaggi sono stati il centro
delle commemorazione del 59º anniversario dell’assalto alle
caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes: la condanna al
blocco degli Stati Uniti e l’esigenza della liberazione
immediata dei Cinque combattenti antiterroristi cubani che, da
14 anni, Washington mantiene ingiustamente imprigionati.
A Santiago del Cile, una
manifestazione di massa ha festeggiato il 26 di luglio in un
atto dove sono stati presenti i Gruppi dei Familiari dei
Detenuti Desaparecidos, il Movimento Cileno di Solidarietà con
Cuba, i dirigenti dei partiti Comunista, Socialismo Allendista,
Sinistra Cristiana, della Gioventù Comunista, del Collegio dei
Professori del Cile e del Gruppo dei Familiari dei Giustiziati
Politici.
Nell'Auditorium Luis Guillermo
Vélez, del Congresso della Repubblica, la Colombia ha
festeggiato la solidarietà con Cuba, in un atto che è stato
trasmesso in diretta dal canale istituzionale del Congresso, al
quale hanno partecipato importanti esponenti politici e
diplomatici, tra cui Yolanda Alameda Ospina,voce femminile della
radio nazionale che, il 9 aprile 1948, convocò all’insurrezione
in seguito all’assassinio di Jorge Eliécer Gaitán.
Anche i membri della cooperazione
cubana in Guatemala e gli integranti della missione statale
dell’Isola hanno ratificato l’impegno con la Rivoluzione, i suoi
leader storici e con il lavoro che svolgono.
A La Paz, il cancelliere
boliviano, David Choquehuanca, ha espresso la propria
ammirazione, il rispetto e la solidarietà della Bolivia verso
Cuba, nel chiudere i festeggiamenti che hanno visto la presenza
di membri della Brigata Medica Cubana, il Movimento Boliviano di
Solidarietà con Cuba, l’Associazione dei Cubani Residenti,
medici ed altri specialisti boliviani che hanno svolto i propri
studi a Cuba, oltre a vari ministri boliviani.
Il ringraziamento a Cuba è stato
espresso da rappresentanti della società ecuadoriana nel salone
Auditorium della Casa della Cultura della provincia di
Esmeraldas, così come nelle città di Latacunga, Guayaquil, Porto
Viejo, e celebrazioni simili si sono svolte a Santo Domingo de
los Tsáchilas e Machala.
Con l’inaugurazione di una mostra
di alcuni dei principali artisti cubani del XX e del XXI secolo
sull’Eroe Nazionale José Martí, argentini e cubani hanno
commemorato il 26 di luglio a Buenos Aires, la capitale
argentina.
Mentre in Venezuela, i 1123
collaboratori delle missioni sociali cubane nel piccolo stato di
Yaracuy hanno celebrato il Giorno della Ribellione Nazionale in
rappresentanza degli oltre 40000 cooperanti.
In questo modo si è mostrata in
America Latina la solidarietà con un popolo che resiste, avanza
ed è un esempio per tutta l’umanità.
Daniel Ortega
sottolinea l’importanza del 26 luglio
Il presidente del Nicaragua
Daniel Ortega ha sottolineato l’importanza per l’America Latina
del 26 di luglio, Giorno della Ribellione Nazionale, nel
messaggio d’auguri al popolo ed alla massima direzione della
Rivoluzione Cubana.
In un comunicato diffuso a
Managua, è stata resa nota la missiva inviata al leader Fidel
Castro ed al Generale dell’Esercito Raúl Castro, dove il
mandatario riferisce che l’assalto alla caserma Moncada marcò
“una nuova coscienza ed una nuova alba” nel continente, secondo
quanto riportato dall’agenzia Prensa Latina.
“Ci separano 59 anni dalle gesta
immemorabili del popolo cubano, che prese d’assalto il cielo
nella caserma Moncada”, ha manifestato il massimo dirigente
sandinista.
“Sono trascorsi decenni nei quali
la visione di Fidel, la visione di Raúl, a capo del movimento di
liberazione del loro popolo, ha provato non solo la sua ragione
storica, ma anche la sua condizione di pietra miliare della
Rivoluzione Latinoamerica a Caraibica”, ha segnalato.
Ortega ha indicato che ogni
giorno trascorso da allora segnala Cuba “aprendo cammini per
l’educazione, la scienza, la cultura, la salute”, con una
proposta di giustizia sociale, diritti pieni ed umanità
realizzandosi, che ha svegliato il continente.
In questi tempi di immense sfide
per l’intelligenza, la sensibilità e la razionalità politica,
salutiamo con rispetto, gratitudine e crescente entusiasmo, i
risultati della Rivoluzione cubana, ha sottolineato.
Ortega ha inoltre assicurato un
successo pieno nella nuova fase dell’economia e di sviluppo
sostenibile, che il Partito, il Governo ed il popolo cubano
stanno svolgendo in accordo con i principi e gli obiettivi del
socialismo. |
“Poco a poco
stiamo raggiungendo tutte le mete, pianificandole secondo le risorse che
abbiamo disponibili”, ha espresso il Generale dell’Esercito Raúl Castro
nella mattina del 26 di luglio, 59º anniversario dell’assalto alle caserme
Moncada e Carlos Manuel de Céspedes.
Ha
dichiarato che “siamo a conoscenza di tutti i problemi” che attraversa il
paese. Si è riferito ai bassi salari ed ha affermato che finché non si
avanzerà nella produzione e nella produttività, soprattutto nella produzione
di alimenti per evitare spese per centinaia di milioni di dollari, non si
potranno avere aumenti salariali. Così stiamo tutti, però viviamo e
conserviamo questa Rivoluzione da oltre mezzo secolo che è la grande
prodezza del popolo cubano.
Acclamato dal
popolo riunito nella Piazza Mariana Grajales della provincia di Guantánamo,
sede dell’atto centrale per il Giorno della Ribellione Nazionale, Raúl si è
congratulato con i cittadini per l’atto celebrato, che ha definito
esemplare. Così dovrebbero essere tutti gli atti, ha dichiarato,
aggiungendo: “con una magnifica introduzione dei giovani artisti, durata
solo 55 minuti”.
Visibilmente
emozionato, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha espresso
che “sentiamo un amore profondo per tutto il nostro paese, per tutta
l’America Latina, e naturalmente per quei luoghi dove abbiamo visto
combattere il popolo, dove abbiamo visto cadere decine di compagni, dove
vibra la terra”. Qui la terra trema, perché non tremano gli uomini, ed ha
continuato: “in tutta Cuba non tremano né gli uomini né le donne e lo
abbiamo dimostrato per più di 50 anni”.
Ha ricordato
che in questa terra ha combattuto insieme a tutti i suoi compagni del
Secondo Fonte Orientale Frank País. Ha commentato ai cubani e le cubane che
avvicinandosi a Guantánamo, stava vedendo con orgoglio le centinaia e
centinaia di km che percorse Fidel dallo sbarco del Granma, a Las Coloradas,
fino a Guisa. Anche noi ci estendemmo rapidamente con un fronte che
raggiunse i 12mila km quadrati grazie al lavoro preparatorio degli abitanti
di questa provincia.
Ripercorrendo
le lotte indipendentiste, Raúl ha descritto la fermezza del popolo, da
coloro che cominciarono la prima guerra per la sovranità del paese nel 1868;
a quelli che combatterono nella Guerra Chiquita; a Martí, che non cedette
nonostante i fallimenti come quello della Fernandina, quando perse le armi
che con tanto sforzo i lavoratori del tabacco cubani avevano riunito negli
Stati Uniti, e sbarcò con Gómez attraverso Cajobabo per le gesta del 1895.
Ha fatto riferimento all’intervento nordamericano che impedì ai mambises di
entrare vittoriosi a Santiago de Cuba, dando inizio, come ha spiegato, ad
esattamente 60 anni, dal 1 gennaio del 1899, ad un dominio totale degli Stai
Uniti.
Ci lasciarono
un inno, uno scudo ed una bandiera, “questo fu sufficiente per riconquistare
tutto il resto”, ha sentenziato. Ha commentato che se si fa una comparazione
tra l’ultimo censimento della popolazione effettuato dalla metropoli
spagnola ed il primo degli interventisti nordamericani, si apprezza una
considerevole diminuzione della popolazione cubana.
Però 60 anni
dopo si mise fine a questa situazione, quando giunsero vittoriosi i barbudos
di Fidel, ha sottolineato.
Raúl ha
commentato che adesso i nemici si auspicano che succeda quanto accaduto il
Libia, o quello che vorrebbero fare in Siria, però ha avvertito che questa è
un’Isoletta pacifica, dove ai cubani piace ballare, fare amicizia con tutti,
compresi gli Stati Uniti, però è un popolo vigoroso e se vogliono un
confronto è meglio farlo nel baseball, dove Cuba a volte vince ed altre
volte perde, ma nelle altre cose no.
Non si può
dirigere il mondo, e meno se lo si fa con le menzogne ripetute, come faceva
il ministro di propaganda di Hitler. Il giorno che vorranno, il pranzo è
servito, gliel’ho già detto, se vogliono discutere lo faremo, sui diritti
umani, sulla democrazia. Discuteremo di tutto, però a parità di condizioni.
Ed anche dei problemi dei loro alleati, dell’Europa occidentale
fondamentalmente.
Nel frattempo
siamo qui con più cose o meno cose, però sempre con la cavalleria pronta,
non si sa mai. Ed aggiungo, tuttavia, che “ancora una volta proclamo la
nostra vocazione pacifica, però il nostro popolo sa difendersi, qua non
bisogna dire a nessuno ciò che deve fare”.
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Il presidente cubano, Raúl Castro,
ha presieduto a Guantánamo la cerimonia centrale per il Giorno della
Ribellione Nazionale che ricorda l’assalto nel 1953 alle caserme Monacada e
Carlos Manuel de Céspedes.
Prestissimo,
migliaia di residenti in questa orientale città situata a 900 Km, a est
dalla capitale, hanno riempito la Piazza della Rivoluzione Mariana Grajales
in rappresentazione degli abitanti dell’Isola.
Guantanameri di diverse generazioni hanno reso omaggio a
coloro che 59 anni fa segnarono una nuova tappa nella lotta per
l’indipendenza di Cuba.
Il 26 di Luglio del 1953, i giovani della detta ‘generazione
del centenario’, in onore ai 100 anni dalla nascita dell’Eroe Nazionale José
Martí - attaccarono le caserme Moncada (a Santiago di Cuba) e Carlos Manuel
de Céspedes (in Granma), delle truppe del dittatore Fulgencio Batista.
Tra gli assaltanti c’erano il leader della Rivoluzione
cubana, Fidel Castro, Raúl Castro e altri che successivamente furono
protagonisti dello sbarco dello yacht Granma, della nascita dell’Esercito
Ribelle sulle montagne dell’orientale Sierra Maestra.
Poco prima dell’inizio, a Guantánamo, della cerimonia
centrale per il Giorno della Ribellione Nazionale, un centinaio di pionieri
ha, a Santiago di Cuba, assaltato simbolicamente la caserma Moncada,
trasformata dalla Rivoluzione in scuola e museo.
Saluto culturale ai forgiatori della patria
nuova
Adriel Bosch Cascaret
Guantánamo - Con
talento di lusso completamente guantanamero, e unendo generi e ritmi
autoctoni con espressioni più contemporanee dell’arte universale, la notte
del 24, il Teatro Guaso ha riaperto le sue porte per accogliere la serata di
Gala Artistica per il 59º Anniversario degli Assalti alle caserme Moncada e
Carlos Manuel de Céspedes, a poche ore dalla manifestazione centrale per il
26 di Luglio.
Noti artisti del
territorio si sono dati la mano e hanno unito le idee per organizzare e
sviluppare un serata con la direzione artistica e generale di Juan Carlos
Delgado Díaz, nella quale una suggestiva e attraente scenografia, e una
sceneggiatura agile e fluida, hanno contribuito a far risaltare le stelle
che sfilavano sul palcoscenico rimodernato e ampliato del Guaso.
Musica
strumentale e tradizionale, danze folcloristiche, popolari e contemporanee,
bolero, trova, cori, declamazioni, audiovisivi, e il locale ineguagliabile
changüí, grazie a vari cultori, hanno formato il regalo degli artisti, degli
scrittori e di tutto il popolo guantanamero ai forgiatori della ‘Patria
nuova’, come ha precisato il conduttore José Mejías Rodríguez nella
presentazione dello spettacolo.
Il Balletto
Folcloristico Babul ha fatto parte dell’elenco completamente guantanamero,
che ha celebrato l’avvenimento del 59º Anniversario delle azioni del 26 di
Luglio.
Tra tanti
artisti vanno citati Maruja Chibás, il Quintetto ‘La Luz’, il cantautore
Josué Oliva, il Changuí Guantánamo, il Balletto Folcloristico Babul,
l’Orchestra da Camera ‘Mi Sol’, la Banda dei Concierti di Guantánamo, e i
Cori ‘Voz Tempo’ e ‘Masculino’.
L’attività ha
contato con la presenza di Luis Antonio Torres Iríbar, membro del Comitato
Provinciale del Partito e suo primo segretario a Guantánamo, e Nancy Acosta
Hernández, presidentessa dell’Assemblea Nazionale
del
Potere Popolar; invitati delle organizzazioni di massa
e
politiche, delle imprese e degli organismi del territorio.
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Pionieri protagonisti
dell’assalto simbolico alla Caserma Moncada
Il prossimo 26 di luglio, alle
5:15 del mattino, i pionieri della provincia di Santiago de Cuba
saranno protagonisti di un assalto simbolico alla Caserma
Moncada, convertita in Città Scolastica dopo il trionfo della
Rivoluzione.
A 59 anni dall’epopea, tra le
celebrazioni del popolare carnevale e l’anniversario 497 della
città, l’alba di Sant’Anna sarà testimone di una tradizione
patriottica radicata nella cultura di Santiago.
Gertrudis Boizán fu una delle
prime alunne protagoniste dell’assalto simbolico, avvenimento
che si realizzò per la prima volta nel 1963.
Ricordo molto bene, ha
dichiarato, che si cercavano tubi che simulassero le matite,
oltre ad altri oggetti simili a quaderni e libri, mentre ogni
bambino aveva in mano un rametto di rose.
Con solo 11 anni, ebbi la
possibilità di recitare la poesia (era la mattina di Sant’Anna),
dello scrittore cubano Jesús Orta Ruiz (el Indio Naborí), dalle
scale dell’antica fortezza militare, perché all’epoca non era
stato costruito il podio, ha espresso Boizán.
L’attuale direttrice
dell’emittente municipale Radio Mambí, di Santiago de Cuba, ha
ribadito che l’evento si convertì in una tradizione, che si
ripete da allora ogni mattina del 26 di luglio.
Ogni riedizione dell’assalto
simbolico alla Caserma Moncada, ha aggiunto, contribuisce alla
formazione dei valori dei bambini. |
La cerimonia
centrale per l’anniversario 59 dell’assalto alle caserme Moncada e Carlos
Manuel de Céspedes si effettuerà a partire dalle sette del mattino di
giovedì 26 luglio, nella Piazza della Rivoluzione "Mariana Grajales", di
Guantanamo. Migliaia di cittadini, in rappresentanza degli abitanti del
territorio e del paese, parteciperanno alla cerimonia.
La piazza delle Rivoluzione
Mariana Grajales è già pronta |
Cubavisión,
Cubavisión Internacional, Radio Rebelde e Radio Habana Cuba trasmetteranno
in diretta l’atto del Giorno della Ribellione Nazionale, che sarà
ritrasmesso nel pomeriggio.
Inaugurate opere di
beneficio sociale
Jorge Luis Merencio Cautín
Un gruppo di
opere sociali costruite o rimodellate in questa città, sono state inaugurate
da Luis Antonio Torres Iríbar, integrante del Comitato Centrale e primo
segretario del Partito nella provincia.
Tra
le installazioni ci sono la farmacia ubicata all’esterno dell’Ospedale
generale Docente Dottor Agostinho Neto, che è stata sottoposta ad una
riparazione complessiva; ed il Centro per la Superazione Bancaria, destinato
alla preparazione dei lavoratori del settore e ai dirigenti di imprese di
altri settori.
É stato aperto
anche l’Ufficio Commerciale Centro dell’Organizzazione Base Elettrica,
destinato a prestare un servizio di maggiore qualità ai suoi 15.038 clienti,
tra residenziali e statali. Le azioni sui tre immobili sono state eseguite
dai lavoratori dei rispettivi settori.
Il completamento
di queste opere costituisce un regalo per i cittadini e per i partecipanti
agli assalti delle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, ha ribadito
Torres Iríbar, il quale è stato accompagnato da Nancy Acosta Hernández,
presidentessa del Governo della provincia, e Luis Fernando Navarro,
viceministro di Salute Pubblica.
Per la giornata
di mercoledì 25 è prevista l’inaugurazione di un policlinico nel municipio
di El Salvador, la Casa de Cultura nel paesino di Jamaica (Manuel Tames),
due piccoli terminal per il trasporto passeggeri (rispettivamente per le
destinazioni di Baracoa e Yateras), l’impianto di potabilizzazione
dell’acqua nella comunità di Paraguay, un Complesso di Servizi nel nord
della città di Guantanamo e l’asilo nido Lirita de Cristal. |