Durante la storia del mestiere, il profumista è stato avvolto da un alone artistico. Come il pittore o il musicista, che esplorano con i colori e gli accordi la loro innata capacità creativa, il profumista ha il dono di svegliare i sensi, combinando gli odori in maniera armoniosa, proporzionata ed estetica.
Una dimostrazione di quanto detto possono darla i quattro studenti cubani che hanno appena ottenuto il titolo di profumista, dopo due anni di studi nella Scuola di Profumeria dell’Impresa Suchel Fragancia.
“Il corso della profumeria cubana si realizza unicamente presso Suchel Fragancia”, ha spiegato il direttore generale dell’impresa, Jorge Eduardo Túñez Blanco.
Dal 1996, ha dichiarato, quando fu organizzato il primo, sono stati realizzati nove corsi; però quest’ultimo, a differenza dei precedenti, ha raggiunto una maggiore categoria perché si configura come un vero e proprio diploma.
“I diplomati hanno concluso il corso con un potenziale professionale e creativo molto elevato. I quattro hanno discusso i loro lavori di diploma con profumi che, ne siamo certi, avranno una grande ripercussione nel mercato nazionale, e probabilmente esiste la possibilità di destinarli all’esportazione”, ha sottolineato.
Per l’importanza che ricopre il profumista nel nostro paese, ha aggiunto Jorge Eduardo, vogliamo cominciare un nuovo corso il prossimo anno. “Alle selezioni possono presentarsi professionisti vincolati con la chimica, come gli ingegneri di questa specialità o i laureati in farmacia, perché sono richieste queste conoscenze per fare il loro lavoro”.
“Però la dote più importante che devono possedere è la memoria olfattiva. Alle prove attitudinali del passato corso, ad esempio, si presentarono circa cento aspiranti. Però nel valutare questa qualità, che un profumista deve avere come dote innata, la cifra si ridusse a cinque, dei quali quattro si sono diplomati”, ha evidenziato.
Leonel Amador Pérez, viceministro dell’Industria Leggera e profumista da oltre 50 anni, ha spiegato che questi corsi cominciarono per la necessità di creare nuovi profumi, con formulazioni proprie, dopo il trionfo della Rivoluzione e dell’implementazione del blocco economico da parte del Governo degli Stati Uniti.
“Si dice che attualmente esistano più cosmonauti che profumisti. Questo al dice lunga sulla sagacia che deve possedere l’olfatto di questi professionisti, per poter discernere tra gli odori e combinarli in maniera adeguata”.
“La formula dei profumi è molto complessa. Può contenere tra 50 e 150 elementi diversi. Un profumista deve sviluppare la sua memoria olfattiva attraverso la ripetizione e può arrivare a memorizzare da 3000 a 4000 odori diversi, che deve saper combinare nella giusta misura”.
Amador Pérez spiega che queste sostanze si classificano in tre livelli, com’è normalmente conosciuta la piramide olfattiva: prodotti volatili, di volatilità media e fissi.
“Quando si apre una bottiglia di profumo o si annusa un sapone, si percepiscono le molecole più volatili, che hanno un determinato aroma. Però nella seconda tappa, nella volatilità media, si deve ottenere lo stesso odore con un altri tipi di molecole”.