Cultura

 

 

Buena Vista vuole suonare

 

per i cubani  

 

 

26 settembre 2012 - R.Alonso Venereo www.granma.cu

 

 

“Il lavoro che facciamo è di riscatto della nostra musica cubana, senza contaminazione. Sappiamo che la musica tradizionale non è dimenticata, ma indubbiamente non ci sono spazi sufficienti per la sua presentazione al pubblico cubano”, ha detto Jesús Ramos (Aguaje), leader dell’orchestra Buena Vista Social Club, annunciando due concerti, che offrirà nel Teatro America sabato 29 e domenica 30.

 

Internazionalmente noto e applaudito nel mondo, soprattutto dopo la registrazione originale eseguita dal chitarrista Ry Cooder, con il produttore britannico Nick Gold, il BVSC ha alimentato la sua leggenda con il mitico ricordo del pianista Rubén González, dell’ineffabile Compay Segundo, del vocalista Ibrahim Ferrer e del chitarrista Manuel Galbán, e le attuali stelle del gruppo desiderano che i loro compatrioti diano più valore e con più frequenza alle loro interpretazioni.

 

Nei concerto del Teatro America ci saranno Omara Portuondo, con il suo repertorio tradizionale e il corpo di ballo dello stesso teatro.

 

“Suoneremo cha cha cha, boleri e danzones, perchè le nuove generazioni conoscano e ballino i nostri ritmi originali, e interpreteremo ‘El carbonero’, del salvadoregno Pancho Lara reso popolare da Miguelito Cuní; ‘El bodeguero’, di Richard Egües; ‘Cemento, ladrillo y arena’, di José Antonio Méndez. Canteremo canzoni di Benny Moré e proporremo questi temi che ci chiedono sempre nel mondo”.

 

Il BVSC è appena tornato da una turné in Europa e Sudamerica ed ha suonato in Germania, Spagna, Russia, Brasile, Argentina, Colombia e Venezuela.

 

Ramos ha espresso compiacimento per l’impatto dei giovani elementi della formazione con la tradizione, come nel caso del pianista Rolando Luna e di Pedro Pablo Gutiérrez, al contrabbasso, uno studioso dello stile di Cachaíto López, e dei cantanti Idania Valdés e Carlitos Colunga, o dello stesso nipote del Guajiro Mirabal, detto El Guajirito, alla tromba .

 

Nella conferenza stampa organizzata dalla direzione del Teatro America, è stato sottolineato l’impegno di far conoscere precisamente i valori della musica tradizionale o popolare sullo scenario di questo teatro della capitale, inaugurato più di 70 anni fa.