Giuristi del mondo chiedono la revoca
delle
accuse contro i Cinque 05.10 - Procuratori, avvocati, giudici, assessori giuridici ed altri professionisti della legge provenienti da diverse regioni del mondo, hanno chiesto a L’Avana la revoca delle accuse contro i Cinque cubani condannati ingiustamente negli USA. Nella dichiarazione finale dell’XI Incontro Internazionale delle Scienze Penali 2012, più di 200 giuristi nazionali e stranieri, provenienti da America Latina, Europa, Asia ed Africa, hanno respinto le condanne imposte ai Cinque da un tribunale della Florida, nonostante l’assenza di prove contro di loro. Nel documento hanno inoltre evidenziato che il principio della legalità obbliga i procuratori rappresentanti il governo degli USA alla revoca delle accuse imputate, infatti esistono le prove che il loro cliente assoldò i giornalisti per tergiversare l’informazione a scapito dei Cinque. Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, conosciuti internacionalmente come i Cinque, furono arrestati nel 1998 e condannati nel 2001 per aver affrontato le azioni di gruppi violenti anticubani con base in Florida. Attualmente quattro di loro stanno scontando lunghe condanne, mentre René, dopo 13 anni di carcere nella nazione nordamericana, sconta un castigo addizionale di tre anni di “libertà vigilata”, senza poter far ritorno a Cuba e riunirsi con la sua famiglia. La dichiarazione dei giuristi evidenzia la connotazione del diniego degli USA a consegnare informazioni in loro possesso, una manovra servita per condannare Gerardo a due ergastoli più 15 anni. Il testo si conclude con una condanna alla brutale violazione dei diritti umani dei Cinque e ribadisce la richiesta di revoca delle accuse per le quali furono condannati essendo innocenti. Nella cerimonia di chiusura dell’evento, di cui la prossima edizione sarà nel 2014, hanno partecipato le autorità delle entità cubane della giustizia ed i familiari dei patrioti. José Luis Toledo Santander, presidente della Commissione di Affari Giuridici dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, ha affermato in un intervento speciale che la Procura Generale della Repubblica, patrocinatrice dell’incontro, ha avuto un ruolo da protagonista in tutti gli aspetti del sistema processuale. Ha segnalato che è necessario insistere nell’attualizzazione della giustizia penale, che cerca di raggiungere un livello superiore, a tono con i principi della Rivoluzione.
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La Controllore Generale della Repubblica, Gladys Bejarano Portela, ha sottolineato la necessità di prevenire e affrontare nel nostro paese qualsiasi manifestazione d’indisciplina e illegalità. Il Procuratore Generale della Repubblica, Darío Delgado Cura, ha segnalato che si lavora attualmente ad un’analisi integrale del Sistema di Giustizia Penale.
Antonio Ernesto Guzmán “Nello scontro contro il delitto economico e l’illegalità, è indispensabile disporre di un’alta etica e professionalità, oltre che dell’effettiva collaborazione di tutti i soggetti e le istituzioni che intervengono nei processi amministrativi e penali”, ha sostenuto durante un intervento speciale nel XI Incontro Internazionale Scienze Penali 2012, Gladys Bejarano Portela, Controllore Generale de la Repubblica.
La Vicepresidentessa del Consiglio di Stato, ha indicato che, con l’obiettivo di promuovere una gestione amministrativa più efficiente che garantisca la battaglia ad ogni espressione d’indisciplina e illegalità, risulta basilare realizzare il disegno e l’implementazione di sistemi di controllo interno flessibili e integrali dalla base e sino ai livelli superiori.
Questi sistemi devono essere capaci d’organizzare e conciliare le loro funzioni per compiere con la massima economia, efficienza ed efficacia, gli obiettivi e le mete assegnate, elementi tutti contenuti nelle Linee della Politica Economica e Sociale del Partito e la Rivoluzione, approvate durante il Sesto Congresso del Partito, ha segnalato.
Nell’affrontare il delitto è primordiale, ha aggiunto, il lavoro degli auditori che si devono guidare con le disposizioni cubane di uditoria integrate e perfezionate nelle nuove norme, con il codice di etica attualmente in processo d’analisi, che saranno operanti dal gennaio del 2013.
Durante la giornata inaugurale, dopo il benvenuto ai partecipanti, Darío Delgado Cura, Procuratore Generale della Repubblica di Cuba, ha segnalato il ruolo del Diritto nella Rivoluzione e della pratica rivoluzionaria in vari secoli nei quali hanno primeggiato la Vocazione e il Rispetto per il Diritto e la Legalità.
“A compimento di un mandato dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, la Procura Generale della Repubblica, con altri organi e organismi, lavora attualmente ad un’analisi integrale del Sistema di Giustizia Penale del paese, con l’obiettivo di perfezionarlo e attualizzarlo, considerando il più avanzato pensiero penale contemporaneo e dando risposte a temi irrisolti che sappiamo d’avere ancora, e soprattutto adattando questo sistema penale alla nostra realtà, alle nostre verità, alle idee che oggi difendiamo e continueremo a difendere Questo impegno genererà modifiche importanti al Codice Penale, alla Legge di Procedimento Penale e ad altre norme legali, alle nostre strutture ed anche ai nostri modelli d’attuazione nel Sistema Penale cubano”, ha dichiarato.
Il XI Incontro Internazionale Scienze Penali 2012, organizzato dalla Procura Generale della Repubblica e dall’Istituto di Sviluppo e Investigazioni del Diritto (IDID), si svolgerà sino al 4 ottobre nel Palazzo delle Convenzioni della capitale.
Sono temi centrali dell’incontro il traffico illegale di droghe e di persone e il terrorismo, tra l’altro, oltre alla corruzione e il delitto economico.
Cuba: condanna dell’intromissione
nei temi interni degli altri Stati
La Procura Generale della Repubblica di Cuba ha condannato che si utilizzi come pretesto la lotta contro il terrorismo per giustificare l’intromissione nei temi interni degli altri Stati, con l’aggressioni e mancanza di rispetto della sovranità nazionale.
Darío Delgado, massimo rappresentante dell’entità ha detto che Cuba non ha mai permesso, nè permetterà l’utilizzo del suo territorio per la realizzazione, pianificazione o il finanziamento di azioni violente contro qualsiasi altro paese.
Nel suo intervento nella sessione inaugurale del XI Incontro Internazionale Scienze Penali 2012, Delgado ha sottolineato l’atteggiamento del Governo degli Stati Uniti, che protegge ed offre rifugio a terroristi confessi che hanno agito impunemente contro l’Isola, tra i quali va citato il caso di Luis Posada Carriles.
Questo criminale vive tranquillo in territorio nordamericano, con il consenso e la protezione delle autorità giudiziarie e del governo degli Stati Uniti, che si segnala come il leader della protezione dei diritti umani e nello stesso tempo scatena guerre di rapina in vari punti del mondo.