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Cultura - musica |
La musica brasiliana e cubana sono bandiere del continente |
28 maggio 2012 - Alain Valdés Sierra www.granma.cu
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Yamandú Costa è considerato una vera icona delle musica del Brasile per il suo talento e la maestria nella chitarra a sette corde, strumento tipico di questo paese.
L’artista ha visitato Cuba in occasione della XVI Fiera Internazionale Cubadisco 2012, dove ha potuto conoscere, direttamente, il perché del riconoscimento a livello mondiale di cui gode la musica cubana ed i suoi esponenti.
Costa è l’autore di circa quindici album molto apprezzati per la loro qualità, infatti la sua creatività parte dall’esplorazione di tutte le potenzialità dello strumento ed a partire da questo, crea un repertorio che fonde l’autoctona scuola tradizionale brasiliana di chitarra con sonorità più contemporanee, nell’affrontare i temi del suo immaginario.
-Cosa le sembra un evento come Cubadisco dedicato alla chitarra?
La chitarra ha una grande importanza nella musica latinoamericana in generale, è l’anima della canzone in tutto il mondo, oserei dire, e Cuba non è l’eccezione, ha sottolineato il musicista.
Dedicare un evento del genere a questo strumento, in un paese che ha dato importanti esponenti come il maestro Leo Brouwer, è molto importante, ed essere invitato è stata una sorpresa molto gradita, ha puntualizzato.
Questa è la mia prima visita, sono venuto a dare un concerto ed una conferenza, che è stato sostanzialmente un incontro con i chitarristi cubani, dove abbiamo scambiato opinioni ed esperienze sui modi differenti di suonare questo strumento nei due paesi. -Sul Premio Internazionale Cubadisco.
Qualcosa di molto importate per me è stato il Premio Internazionale Cubadisco che mi hanno assegnato per l’album "Mafuá", lo porterò in Brasile come riconoscimento alla scuola di chitarra del mio paese.
"Mafuá" è un disco che possiede una traiettoria abbastanza sui generis, l’ho registrato in Germania. All’inizio è circolato in varie nazioni europee, come Francia, Italia, Spagna, Portogallo ed ovviamente in Germania.
Due anni dopo "Mafuá" è giunto in Brasile, ed ha ottenuto una grande accoglienza dal pubblico, infatti è stato nominato come Miglior Disco Strumentale nei premi della Musica Brasiliana, qualcosa di simile a Cubadisco, che saranno assegnati a giugno.
In questo fonogramma suono da solo e fino ad oggi mi ha dato molta allegria. La registrazione è stata realizzata in uno studio con caratteristiche speciali, concepito per la chitarra con un sistema audio molto specifico.
-Dopo aver condiviso esperienze con i musicisti cubani, prevede qualche progetto?
Tutto il mondo conosce l’attitudine e la maestria dei musicisti cubani, la preparazione con la quale escono dalle accademie e la qualità dell’insegnamento artistico nell’Isola.
Quello che succede tra i musicisti brasiliani e cubani è che esiste un grande affetto e rispetto reciproco. Condividiamo, in gran parte, le stesse influenze di ritmi africani, l’intenzione musicale di trovare lo “swing” in quello che suoniamo ed in un certo senso questo ha permesso che le nostre sonorità siano conosciute in tutto il mondo.
Le nostre musiche sono bandiere del continente.
Durante la mia permanenza sull’Isola ho avuto contatti con vari musicisti cubani, ho avuto l’opportunità di suonare insieme a Jorge Reyes ed ho potuto assistere alle interpretazioni di César López ed il suo Habana Ensemble nel Jazz Club.
In un futuro, che spero non sia molto lontano, voglio tornare a Cuba per registrare un disco con musicisti di questa terra. Ho parlato dell’idea e c’è un grande entusiasmo su questo progetto.
In questo CD voglio includere titoli cubani e brasiliani, ottenere qualcosa di molto nostro, che possegga lo spirito delle culture dei nostri popoli.
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Gianluca Grignani e Yamandu Costa in Cubadisco 2012 |
18.05.2012 - www.granma.cu
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Il cantautore italiano Gianluca Grignani ed il brasiliano Yamandu Costa debutteranno nella Fiera Internazionale Cubadisco 2012, alla quale interverranno il prossimo sabato, 19 maggio, 119 artisti provenienti da 18 paesi.
Entrambi i musicisti si uniranno ai loro colleghi cubani nel gala di premiazione, il prossimo fine settimana, al quale sarà presente anche il portoricano Tony Mapeyé.
Grignani, conosciuto mondialmente per il suo pezzo la Mia storia tra le dita, dividerà lo scenario con popolari gruppi di diversi generi musicali come le orchestre Charanga Habanera e Paulo FG, Sexto Sentido e los Muñequitos de Matanzas (Premio Grammy Latino 2001).
Costa e Tony Mapeyé si uniranno ad altri gruppi, tra cui Moncada, Juego de Manos ed il Ballet Lizt Alfonso.
Oltre alla sua esibizione, l’artista brasiliano riceverà in maniera ufficiale il Premio Internazionale Cubadisco 2012, assegnatogli per il disco Mafuá, e terrà un seminario. In una conferenza stampa, il presidente della fiera, Ciro Benemelis, ha precisato che le delegazioni più numerose sono quelle di Puerto Rico, con oltre 40 artisti, ed il Messico, rappresentato da vari interpreti oriundi di Veracruz, i quali saranno protagonisti di un gala speciale.
Il maggiore incontro discografico dell’Isola sarà aperto dal maestro Walter Abt ed il suo gruppo di chitarre di Baviera Munich, dalla Germania, con un concerto dedicato al musicista e compositore cubano Leo Brouwer, presidente Onorario dell’appuntamento.
Nelle sue dichiarazioni alla stampa, Abt ha mostrato la sua felicità per onorare a L’Avana il maestro Brouwer, con il quale ebbe la fortuna di lavorare anni fa a Praga. Sotto il titolo di L’Isola con più di mille corde, dall’occidente all’oriente del paese, Cubadisco si convertirà in una grande festa della musica cubana, hanno auspicato gli organizzatori.
Ogni giorno ci saranno concerti e spettacoli. Nel Maxim Rock gli amanti di questo genere potranno godere di un concerto unico con due invitati speciali: i chitarristi britannici Dominic Miller e Gary Sanford.
Il programma comprende una vigilia violinistica, uno spettacolo per i 105 anni dalla nascita di Francisco Repilado (Compay Segundo), ed un altro dedicato alle corde ed alle donne della chitarra, ed un gala per la giornata della diversità, che unirà musicisti come l’uruguaiana Malena Muyala e l’ecuadoriano Enrique Males. |
Davvero molto speciali |
16.05.2012 - Pedro de la Hoz www.granma.cu
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Il riconoscimento di sei opere con il Premio Speciale Cubadisco 2012 costituisce un premio anticipato a valori singolari che arricchiscono la discografia cubana.
Com’è abituale, in ognuna delle categorie si concede un premio a partire dalle produzioni nominate (classificare con suddetta condizione deve essere considerato dagli artisti e dai produttori già come un riconoscimento), e tra questi fonogrammi si seleziona per la sua qualità integrale il Gran Premio Cubadisco. Questo avverrà durante gli spettacoli del gala che si svolgerà nel teatro Karl Marx il 19 e 20 maggio prossimi.
Però ci sono opere che per il proprio carattere eccezionale, dovuto alla loro particolarità, escono dalle classificazioni convenzionali, e per questi attributi mietono successi. Questa è la ragione del Premio Speciale, l’unico che il Comitato del Premio supporta testualmente.
Questo riconoscimento è stato concesso in quest’occasione alle produzioni che si riportano brevemente di seguito senza seguire un ordine di importanza:
" Mis 22 años" (EGREM), di NG la Banda, sotto la direzione di José Luis Cortés, che è stato il produttore generale dell’opera. In questo album doppio, El Tosco ripassa e da una nuova dimensione al repertorio ed alle linee di sviluppo vocale e strumentale che hanno reso il gruppo uno dei pilastri del rinnovamento della musica popolare ballabile durante gli ultimi due decenni, con il valore addizionale di aver aggiunto altri interpreti che riconoscono le doti del flautista, compositore ed arrangiatore di Villa Clara.
"La Virgen de la Caridad" (Bis Music), prodotto da José Manuel García ed Eddy Cardoza. Doppio album con incluso un DVD che ripercorre, da un punto di vista antologico, il riflesso della tematica mariana nella musica popolare cubana, fondamentalmente nella trova e nel son.
"30 años de Son 14" (EGREM), prodotto da Ricardo Leyva. Una raccolta necessaria che rende omaggio al contributo musicale del gruppo di Santiago de Cuba, fondato da Adalberto Álvarez. No si può fare a meno di ricordare il timbro di voce e le inflessioni peculiari del principale cantante del gruppo, il carismatico Eduardo Morales, Tiburón.
"Leyendas camagüeyanas" (EGREM), di Gerardo Alfonso e l’Orchestra Sinfonica ed il Coro di Camaguey, diretti da Irina Guerra. La proiezione verso la trova di Gerardo, e la rianimazione dell’organismo sinfonico locale, si fondono in una suite particolarmente attrattiva, che si completa nell’uso del disegno grafico con un’opera di uno dei più conosciuti pittori di questa città, Joel Jover.
"Sueños del pequeño Quin" (Colibrí), della Joven Jazz Band, fondata e diretta da Joaquín Betancourt, sotto la produzione dello stesso maestro. Opera prima di un progetto strumentale che oltrepassa le sue qualità pedagogiche per affermarsi come una necessaria prolungazione di questo formato del jazz cubano che ha tra i suoi predecessori l’opera del maestro Armando Romeu.
"Andar La Habana" (La Ceiba), di Eusebio Leal, prodotto da Magda Resik. Internazionalmente nell’ambito discografico è in uso premiare i dischi che contengono poesie, narrazioni e testimonianze orali. In questo caso, la parola colta, convincente e fluida dell’Historiador de la Ciudad, che per lunghi anni è stato promotore della memoria viva della città, si esprime in due DVD di formidabile fattura.
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Cubadisco 2012: un premio a “Romantico Rock Show”, di Gianluca Grignani
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28 aprile 2012 - Pedro de la Hoz www.grannma.cu
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Quattordici produzioni di dodici paesi dell’America Latina, nord america, Africa ed Europa hanno meritato il premio internazionale Cubadisco 2012, un riconoscimento che la manifestazione più completa della musica cubana assegna a realizzazioni eccellenti, che puntano sia al riscatto dei valori patrimoniali che a nuovi sviluppi dell’identità sonora dei popoli. Queste distinzioni saranno segnalate durante le due serate di gala di premiazione di Cubadisco, che svolgeranno nel Teatro Kart Marx, il 19 e il 20 maggio prossimi, con la proclamazione del Gran Premio e i premi delle 40 categorie.
Diffondendo i risultati del settore internazionale di Cubadisco, Ciro Benemelis, fondatore e presidente del Comitato Organizzatore, ha spiegato che la base della selezione è stata formata da 60 proposte di editrici discografiche nazionali e straniere, musicologi, promotori e comunicatori cubani e collaboratori di altri paesi che si sono sommati all’idea di potenziare in premio che privilegia la funzione culturale al disopra dei valori mercantili.
Parlando dell’articolazione tra il rigore di valutazione e l’ampiezza tematica del Premio Internazionale, la musicologa Nery González Bello, presidentessa della Giuria, ha detto che i risultati parlano da soli, distinguendo un’opera monumentale del riscatto della tradizione popolare di una nazione, come la Collezione Plurale Venezuela, pubblicata dal Centro della Diversità Culturale per salutare il Bicentenario delle gesta indipendentiste e nello stesso tempo uno dei dischi più incisivi e rinnovatori del linguaggio delle dette ‘musiche urbane dell’America Latina’ : “Que entren los que quieran” (Sony Music Latin), dei portoricani Calle 13.
Con identica gerarchia sono stati premiati “Los cuatros de Blasón” (Advance Disc, Puerto Rico), di Iluminado Dávila, Tony Mapeyé e vari interpreti, testimoni registrati dell’arte di usare il cuatro in una zona della vicina isola; “Raíces del mundo” (Governo delle Canarie e Multitrack, España), del maestro isolano del tiple Benito Cabrera e il quartetto Capriccio; “Pebeta de mi barrio” (Fundación Itaú), della giovane uruguaiana Malena Muyala, che interpreta il tango da una nuova ottica; “Ignite” (Carlos A. Reyes Producciones), del paraguaiano Carlos Reyes, uno dei masimi esponenti dell’arpa e del violino in questa nazione; e la produzione cubano nordamericana “Ninety Miles” (Montuno), che unisce jazzisticamente Stephen Harris, David Sánchez e Christian Scout con i cubani Rembert Duarte e Harold López Nuzza. Due album di ottime voci del continente africano hann ottenuto il premio:
“My life” (Lusáfrica), della sorprendente guineana Sia Tolno e “Fatuo” (World Circuit), della attrice e cantante del Mali, Fatoumata Diawara, presenza obbligatoria nei festivals europei della detta musica del mondo.
Completano le opere scelte con il Premio Internazionale Cubadisco 2012 “Romantico Rock Show” (Sony), dell’italiano Gianluca Grignani, leader della scena pop-rock del suo paese alla quale ha dato una visibilità per nulla convenzionale; “Orquesta Sinfónica FERUM” (Cofres Produce), in cui il maestro della chitarra flamenca Oscar Herrero e il direttore spagnolo Miguel Romea Chicote ridimensionano strumentalmente il genero;
“Bailando con Lecuona” (Governo delle Canarie e Multitrack), dei Troveros de Asieta, rinfrescante e audace percorso per il repertorio del grande compositore cubano; “Mafuá” (Biscoito Fino), del chitarrista brasiliano Yamandu Costa, considerato uno dei migliori interpreti dello strumento nel gigante sudamericano; “Cantos a las casas / Utach Kirki” (Jiyagua Música), dei boliviani Elvira Espejo, Álvaro Montenegro e El Palafonista, esempio di recupero del folclore aymara.
Cubadisco si svolegerà nella capitale cubana dal 19 al 27 maggio, anche se la serata di chiusura si svolgerà ad Holguín. A L’Avana si riunirà la giuria del Premio ALBA di Discografía, al quale partecipano più di 40 realizzazioni provenienti non solo dai paesi dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli di Nuestra América, ma anche di altre nazioni della regione.
Cary Diez, vicepresidentessa di Cubadisco, ha precisato che il Premio ALBA aspira a riconoscere e promuovere il meglio della produzione discografica dell’America Latina e dei Caraibi, essenzialmente delle radici autoctone dei popoli, socializzare attraverso i media e i canali di distribuzione i suoi risultati e contribuire a stabilire gerarchie artistiche in accordo con questi interessi della regione.
Per questo sono state privilegiate nella pre-selezione, le case discografiche che al margine delle transazioni stimolano i valori culturali tradizionali contemporanei nella regione. |
A Las Tunas un’opera
su Compay Segundo
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2 aprile 2012 - www.granma.cu
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Un musical dedicato al già purtroppo scomparso musicista Francisco Repilado (Compay Segundo) è stato presentato a Las Tunas con successo di pubblico, come anticipo alla XVI Fiera Internazionale del Disco Cubadisco 2012.
Lo spettacolo “Las flores de su vida”, è stato interpretato dalla Marabal Compañía, un gruppo teatrale diretto da Tulio Marín, che per la sceneggiatura si è ispirato ad un idillio di gioventù di Compay, una del figure a cui sarà reso omaggio in Cubadisco 2012, nel maggio prossimo.
Quest’anno il più importante appuntamento discografico del paese sarà dedicato anche agli strumenti a corde e si prevede di realizzare, a Las Tunas, concorsi d’interpretazione e concerti.
Questa provincia accoglierà le attività di Cubadisco 2012 nel mese d’aprile e questo permetterà d’esporre i valori musicali locali e dibattere sul loro sviluppo.
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