Cultura

 

 

20 Ottobre, Giorno della Cultura Cubana
Impegni e sfide

 

 

20 ottobre 2012 - www.granma.cu

 

 

Quando i bayamesi, il 20 ottobre del 1868, ascoltarono per la prima volta le parole dell’ energico Inno nel quale si giura che “morire per la Patria è vivere”, restò simbolicamente marcata l’articolazione tra giustizia, libertà e identità nel destino della nazione cubana.

 

Dieci giorni prima a La Demajagua, Carlos Manuel de Céspedes e i suoi seguaci, tra i quali c’erano decine di negri schiavi appena liberati, si erano lanciati a combattere contro il potere oppressore coloniale. Lo spirito del canto che poi divenne l’Inno Nazionale Cubano, rivelava l’intimo vincolo tra poesia e azione nella lotta per conquistare l’indipendenza politica e la giustizia sociale.

 

È per quello che la data del 20 ottobre è stata proclamata per celebrare Il Giorno della Cultura Cubana, in una giornata che ogni anno propizia l’esaltazione dei valori spirituali e le realizzazioni culturali moltiplicate come mai dopo il trionfo della Rivoluzione del gennaio del 1959.

 

Questa bella e onorevole commemorazione deve aprire uno spazio ai necessari cammini della riflessione che ci conducono a ponderare il ruolo della cultura nei tempi che corrono e la sua incidenza nella società, al di sopra di innumerevoli ostacoli e grandi sfide, che abbiamo deciso di costruire.

 

Questo 20 ottobre trascorre nel mezzo di un processo d’attualizzazione del modello socialista cubano le cui tesi sono state tracciate dal VI Congresso del Partito e dalle sue Linee Economiche e Sociali, approvate dopo un’esemplare e democratica consultazione popolare.

 

Come si sa, la maggioranza dei compiti che si svolgono e le misure che progressivamente si porranno in pratica, hanno a che vedere con il riordino delle attività di produzione e dei servizi e il perfezionamento del finanziamento delle strutture dello Stato e del Governo, processo al quale non sono estranee, naturalmente, le istituzioni del sistema di cultura.

 

Ma non è a queste ultime che ci riferiamo, ma a un concetto di cultura che percorre trasversalmente tutti gli ambiti della vita nazionale. Si tratta di richiamare l’attenzione su come ogni trasformazione nell’ordine materiale implica il fattore umano. Sono le donne e gli uomini, i cittadini, dalla base alla super struttura, che portano avanti queste trasformazioni per le quali, come si è insistito, è necessario un cambio di mentalità.

 

E per promuovere e consolidare questo cambio, si deve operare nel campo della soggettività ed è imprescindibile nello stesso tempo promuovere e consolidare valori impliciti in un concetto integrale radicale e onnicomprensivo della cultura.

 

Sapere da dove veniamo, chi siamo e dove vogliamo andare, passa indiscutibilmente per coordinate etiche ed estetiche disprezzate attualmente in buona parte del mondo, dove la mancanza di memoria storica, il protagonismo, l’affanno smisurato di consumo, la mediocrità e cattivo gusto, impoveriscono l’esistenza di milioni di persone.

 

Non possiamo nemmeno ignorare come coloro che aspirano a distruggere la Rivoluzione contano sull’erosione dei nostri valori e vogliono apportare nel nostro seno elementi di dissociazione e smobilitazione.

 

Valutando queste problematiche, la Prima Conferenza del Partito ha approvato linee molto precise di lavoro, incamminate a rinforzare il tessuto socio-culturale, che esigono l’impegno dei più diversi settori della nostra società e che si riflettono nei seguenti obiettivi:

 

No.59. “Garantire che i progetti culturali indirizzati al nostro popolo siano differenziati, arricchiscano la vita spirituale nelle comunità, rivitalizzino le tradizioni, giungano ai luoghi più reconditi ed escludano messe a fuoco mercantili o altro, di differente natura, che possano distorcere la politica culturale.

 

No.61. Promuovere a scala di massa, mediante il lavoro integrato delle istituzioni culturali, i mezzi di comunicazione, i direttori di programmi, spettacoli artistici e intellettuali, istruttori d’arte e promotori, la capacità di apprezzamento artistico e letterario e il fomento dei valori etici e estetici, con lo sradicamento delle manifestazioni di volgarità e cattivo gusto che attentano contro la dignità delle persone e la sensibilità della popolazione.

 

Nella misura in cui saremo conseguenti e creatori nel concretare questi obiettivi, avremo donne e uomini, soprattutto nelle generazioni emergenti, capaci di preservare i nostri valori, apportare nuovi contributi allo sviluppo della nostra identità e stabilire le basi per una società più giusta e piena.

 

 

Molto attiva l’arte dei giovani

 

 

16 ottobre 2012 - José Luis Estrada Betancourt www.granma.cu

 

 

Sono ormai 26 anni che l’Associazione Hermanos Saíz (AHS) giunge al suo anniversario, il 18 ottobre, nel mezzo della Giornata della Cultura Cubana. Questo spiega perché in questi giorni l’associazione si converte in protagonista di un gruppo di attività che si svolgono in tutto il paese, per ricordare la data nella quale si ascoltò per la prima volta l’Inno Nazionale.

 

Questa sarà l’occasione affinché i 300 nuovi creativi che entrano a far parte dell’organizzazione dei giovani artisti e scrittori, partecipino alle diverse attività, che fin dal 15 ottobre si svolgeranno nei capoluoghi delle province e nei municipi dove esistono sedi dell’associazione (quest’anno si aggiungono Cruces, a Cienfuegos; e Baracoa, a Guantanamo).

 

Le attività sono già cominciate con l’incontro “La cultura di fare politica”, che ha permesso il dialogo tra l’Associazione e le istituzioni come la Società Culturale José Martí ed il Centro Studi Martianos, con lo scopo di avvicinare l’opera dell’Apostolo alle nuove generazioni di creativi, con particolare attenzione ai 160 anni dalla nascita dell’Eroe Nazionale che si compiranno nel 2013.

 

Il Sabato del Libro della Plaza de Armas (13 ottobre) è stato dedicato alla presentazione dei titoli pubblicati dalle cinque case editrici della AHS: l’antologia “Todo un cortejo” (La Luz, Holguín); “Partagás”, di Yerandi Fleites (Reina del Mar, Cienfuegos); “Yotuel”, di Javier Negrín (Áncora, Isla de la Juventud); “Summer”, di Serguei Pérez (Sed de Belleza, Villa Clara); e “Vaciados”, di Yanier H. Palao (Aldabón, Matanzas).

 

Il momento clou sarà costituito dal Consiglio Nazionale Ampliato, che si effettuerà il 17 e 18 ottobre, nel quale parteciperanno circa cento giovani creativi e saranno invitati grandi esponenti della cultura cubana.

 

I temi trattati la mattina del 17 dalla commissione saranno quattro: Funzionamento delle Case dei Giovani Creativi (27 in tutta l’Isola); Insegnamento artistico ed educazione estetica; Giovani scrittori e case editrici della AHS; e creazione audiovisiva e promozione dell’arte dei giovani. Nel pomeriggio, alle 5:00 p.m. sarà consegnato il Premio Maestro di Gioventù, nel Memorial José Martí.

 

Il 18, si effettuerà la chiusura del Consiglio nel Museo Nazionale di Belle Arti, con il concerto “Transfiguraciones” di Vilma Alba Cal, vincitrice del Premio Creación Musical Conmutaciones 2011.

 

Nel resto del paese, rispettivamente nei territori di Villa Clara e Camagüey sono in corso i preparativi per realizzare, dal 24 al 28, eventi come il festival rock “Ciudad Metal” e la mostra audiovisiva “El almacén de la imagen”.

 

 

La ‘Giornata della Cultura cubana’

 

 

11 ottobre 2012 - Reina Magdariaga www.granma.cu

 

 

Messaggio di Raúl all’Università d’Oriente

 

Professori lavoratori e studenti dell’Università d’Oriente:

Nel 65º anniversario della fondazione dell’Università d’Oriente, vi trasmetto i miei complimenti per il decisivo lavoro che avete realizzato in tutti questi anni a beneficio dello sviluppo economico e sociale del paese.

Questa Casa di Alti Studi, il cui totale di laureati supera i 50.000 professionisti, e tra loro più di mille provenienti da differenti parti del mondo, si è guadagnato il rispetto del popolo e della comunità scientifica, non solo per il protagonismo che ha avuto durante la lotta rivoluzionaria, ma anche per il rigore con cui assume la formazione dei suoi laureati.

Ricevano un forte abbraccio.

 

Raúl Castro Ruz

Una programmazione speciale quella della ‘Giornata della Cultura cubana’, che si svolgerà sino al giorno 20 ottobre, con la partecipazione di artisti di cinque diversi paesi, hanno informato gli organizzatori.

 

La presenza di artisti stranieri obbedisce alla celebrazione degli eventi internazionali, ha detto alla stampa Silvia Montano, specialista principale della direzione dei programmi del Ministero di Cultura, che ha citato il Quarto Festival Leo Brouwer di Musica da Camera, dal 3 al 13, con la partecipazione di musicisti di Francia, Italia, Messico, Spagna e Venezuela.

 

Il giorno 14 si presenterà il coro Vocal País, dell’Argentina, diretto da Esteban Roldán, nella sala Gonzalo Roig del Palazzo del Teatro Lirico Nazionale della capitale, che ricrea musica popolare, folcloristica ed etnica di questo paese.

 

La Festa della Cubanità, prevista dal 17 al 20 ottobre, si svolgerà con la partecipazione di invitati di Venezuela e Messico, ha detto ancora la funzionaria.

 

Le attività organizzate nell’Isola, tra concerti, mostre d’arte e opere di teatro, omaggeranno un gruppo di avvenimenti della cultura cubana, come il centenario del Partito degli Indipendentisti di Colore.

 

L’occasione sarà la migliore per rendere omaggio al drammaturgo Virgilio Piñera (1912-1979), uno degli autori nazionali più originali della letteratura e alla scultrice Rita Longa (1912-2000), considerata una del più alte figure nel XX secolo.

 

Altre personalità omaggiate saranno i pittori Wifredo Lam (1902-1982), uno dei più originali esponenti del surrealismo in America Latina e Mariano Rodríguez, eccellente artista del secolo scorso.

 

La ‘Giornata della Cultura cubana’ è stata istituita in commemorazione di uno dei fatti più rilevanti della storia: la prima esecuzione dell’Inno Nazionale di Cuba, la Bayamesa.