Con la massima di Martì “Il giornalismo non è un mestiere ma una professione, e sono necessarie determinate qualità per esercitarla”, è trascorsa questo venerdì la cerimonia dei premi nazionali di giornalismo, tenutosi a L’Avana.
I vincitori del “Josè Martì” per l’opera della vita e l’annuale “Juan Gualberto Gomez”, sono stati premiati nella della Sala del Teatro Memorial, che porta il nome dell’Eroe Nazionale, e che si trova nella Piazza della Rivoluzione.
L’evento fa parte della giornata organizzata ogni anno dall’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC) in saluto alla Giornata della stampa cubana, dedicata questa volta al 120º anniversario del giornale Patria.
A nome di Irma Caceres, una giornalista del Sistema Informativo TVC, suo marito, Juan Valdes, ha ricevuto il Premio Nazionale Josè Martì di Giornalismo 2012 per l’opera della vita.
Nel verbale degli argomenti, letto da Hugo Rius, presidente della giuria, è stata riconosciuta come un esempio di giornalismo degno e devoto, intelligente, coraggioso e creativo per affrontare questioni di importanza nazionale ed internazionale.
La guerra in Angola, il conflitto tra il governo e la guerriglia in Colombia, il Summit dei Paesi Non Allineati, apparizioni in forum mondiali di Fidel e Raul, il Congresso del Partito e la visita sull’isola di Papa Giovanni Paolo II, sono alcuni degli eventi più significativi dove ha accumulato i suoi meriti.
Dalla terra del Venezuela bolivariano, Caceres ha inviato una parola di ringraziamento a nome dei colleghi, ed ha ricordato la necessità di fare giornalismo al servizio della verità e degli esseri umani. Per loro, bisogna studiare, investigare ed essere credibile.
Ai vincitori del “Juan Gualberto
Gomez” sono stati riconosciuti il
loro eccellente lavoro professionale
nel 2011, nel fare prevalere una
premessa di Martì di “talento e
temperamento”, al quale hanno
aggiunto formazione, decoro, onore,
dignità e impegno.
Nella stampa scritta, è stato
assegnato il premio a Enrique
Antonio Ojito Linares, e sono stati
premiati con una Menzione, Ulises
Canales corrispondente di Prensa
Latina a Il Cairo, in Egitto, e Josè
Luis Estrada Betancourt, del
giornale Juventud Rebelde.
Andy Duardo Martin, di Radio Mayabeque, ha vinto nella categoria di Radio Giornalismo e hanno ricevuto una Menzione Abel Falcon della stazione radio CMHW, di Villa Clara e Miozotis Fabelo, corrispondente di Radio Rebelde a Camagüey.
All’unanimità, la giuria ha assegnato la distinzione nella categoria TV a Rolando Segura, del Sistema Informativo della Televisione Cubana (TVC) per il suo lavoro come corrispondente di Telesur per sei mesi in Libia.
Nella specialità grafica, è stato premiato Rainel Cabarro, giovane disegnatore della casa editrice “De la Mujer”, per le sue eccellenti prestazioni sulle copertine e sulle pagine interne, nei libri, nei manifesti, con pezzi di valore creativo e visuale.
Dell’universo digitale, è stata premiata Rosa Miriam Elizalde per il suo prolifico lavoro nella web, rivelandone segreti e denunciando la guerra mediatica contro il nostro paese; e le Menzioni sono state per il fotoreporter Roberto Suarez, di Juventud Rebelde e Julian Perez, di Radio Città del Mare di Cienfuegos.
Hanno diretto la cerimonia Angel Arzuaga, vice capo del Dipartimento Ideologico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC), il dottor Armando Hart, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano, Tubal Paez, presidente dell’UPEC, tra le personalità nazionali ed internazionali.
Erano presenti anche altri dirigenti del PCC, il governo, le organizzazioni sociali ed i mass media, dirigenti di organi della stampa e le delegazioni della base della stampa, parenti di Juan Gualberto Gomez, gli studenti cubani e latino-americani dell’Istituto Internazionale di Giornalismo.