Cultura

 

 

 

Un invito ad una lettura diversa

 

del Diario di Frida Kahlo

 

 

10 dicembre 2012 - Carmen Oria www.granma.cu

 

 

Un invito ad una lettura diversa, di documenti che mischiano l’immagine e la parola, è costituito dal libro “Con la imagen en el espejo”, l’autoritratto letterario di Frida Kahlo, presentato nella Casa de las Américas dalla sua autrice Maria Cristina Secci.

 

Importanti intellettuali cubane che hanno assistito all’appuntamento “Mujeres en línea”, hanno elogiato l’iniziativa della ricercatrice e traduttrice italiana, che risiede in Messico per svelare i misteri del quaderno chiamato erroneamente “diario” che la pittrice messicana Magdalena Frida Carmen Kahlo Calderón, conosciuta come Frida Kahlo, realizzò tra il 1942 ed il 1954.

 

Un diario è un’opera intima che contiene segreti, ha affermato l’autrice del libro pubblicato dall’Università Nazionale Autonoma del Messico; ed ha aggiunto che questo Quaderno, firmato nella sua Casa Azul di Coyoacán, non ha tali caratteristiche.

 

Secci ha spiegato che quest’opera appartiene ad un genere letterario diverso, che riunisce e raccoglie tutti i generi della letteratura intima; ed ha specificato che Frida elaborò la parola e l’immagine che si fondono sulla carta, senza (a volte) poter determinare quando finisce una cosa e comincia l’altra.

 

Un altro elemento che occupa spazio nel libro di Secci è lo specchio come componente importate ed autobiografico nella vita di Frida, dal momento del suo incidente a bordo di un autobus quando aveva 18 anni.

 

Ed è proprio attraverso lo specchio, inteso come qualsiasi superficie dove si mostra l’altro io rielaborato da Frida, che lei espresse la sua identità femminile con i ritratti più intimisti in primo piano, di busto o corpo intero che si completano con oggetti dal significato simbolico.

 

La dottoressa Yolanda Wood, direttrice del Centro di Studi dei Caraibi dell’istituzione, ha parlato della quantità di libri necessari ad avvicinarsi in maniera diversa a documenti ibridi, che danno spazio alle parole ed alle immagini nell’universo degli artisti.

 

La dottoressa Luisa Campuzano, fondatrice nel 1994 e direttrice del Programma di Studi della Donna della Casa de las Américas, ha suggerito di realizzare uno studio simile sui Quaderni di Appunti di José Martí, nei quali convergono annotazioni, immagini, schizzi, e vari temi da sviluppare dell’Eroe dell’Indipendenza di Cuba.

 

Il libro di Maria Cristina Secci, che si può consultare nella biblioteca della Casa de las Américas, è un ottimo spunto per invitare ad un lettura alternativa dell’autoritratto letterario.