Cultura musicale

 

 

IV Festival della Musica da Camera Leo Brouwer


Valencia e i cammini di Ifá

 

 

13.10.2012  - Pedro de la Hoz www.granma.cu

 

 

Non sono casuali i cammini tracciati il IV Festival di Musica da Camera Leo Brouwer.

 

Nelle edizioni precedenti c’è sempre stato uno sguardo alla geografia sonora ispanica presente nella matrice della nostra cultura.

 

Ora è toccato il turno a  Valencia, ma come contrappeso, nello stesso  programma di giovedì 11  nella sala Covarrubias,  si sono sommati africanismi della transcultura che ci ribolle nel sangue, filtrata dalla prodiga immaginazione dell’anfitrione.

 

Toma y daca”, ponti intrecciati : voci e strumentisti cubani nella trasmissione del legato  della contemporaneità valenciana e musicisti  di Valencia intendendosela con l’affascinante mondo di  güijes e gli orichas, mentre nella giornata a L’Avana Vecchia è ritornata la festa de La Marasca, con la sua vigilia, la processione e il rogo, mentre una mulatta eseguiva una ‘dulzaina’ nello scenario della Covarrubias anticipando la consegna del premio  La Espiral Eterna 2012 alla maestra Digna Guerra, campionessa del canto corale.

 

È stata proprio la voce corale che ha iniziato il panorama della musica valenciana del XX secolo, con il Coro Polifonico de L’Avana, plasmato  con il talento della sua direttrice  Carmen Collado, in brani di Eduardo López Chavarri, Oscar Esplá, Albert Alcaraz e Juan Pérez Ribes.

 

La musica di Brouwer si è levata dalla sua indiscutibile  gerarchia con B3 Brouwer Trío, una formazione  con la violinista Jenny Guerra, la violoncellista Elena Solanes e il pianista Apellániz e il loro viscerale impegno con l’opera dell’autore cubano.

 

Sia in ‘La jungla’ (2005) come  in ‘El oráculo de Ifá’ (2011) si assiste ad una nuova curva della spirale brouweriana che si appropria, ricicla e reinterpreta sintagmi presenti nei canti e nei suoni di tamburo d’origine yoruba e arará, al margine dell’appuntamento diretto, o meglio come punto di partenza per la creazione d’immagini sonore che lasciano stupefatti.

 

Da un’altra galassia transita la Sonata para bandurria, scritta per Pedro Chamorro, leggenda viva  dei suonatori di plettro nell’attualità,  Leo ha considerato il virtuosismo di  Chamorro, e molto di più, con la sua intelligenza artistica per concepire una partitura a sua misura nella quale risuonano eco lontane, suoni e guarachas, ed esplodono  i freni del minimalismo . Solo un Chamorro lucido e assoluto può estrarre il massimo da questa audace e rotonda proposta del demiurgo cubano.

 

 

Marco Lo Russo elogia il festival

 

di musica Leo Brouwer

 

 

4 ottobre 2012 -  Reina Magdariaga www.granma.cu

 

 

Il fisarmonicista e compositore italiano Marco Lo Russo ha commentato la sua presenza al Quarto Festival Leo Brouwer di Musica de Camera, che si svolgerà sino a sabato 13 e al qual partecipano artisti di sei diversi paesi Per me è un onore essere l’unico italiano che partecipa a questo festival”, ha dichiarato Lo Russo, che ha ricevuto innumerevoli elogi di direttori del suo paese, come Ennio Morricone, Nicola Piovani e Giorgio Albertazzi, per i lavori come compositore.

 

“Cuba è una terra fantastica. Mi sento felice per l’invito a questo festival con tanti artista prestigiosi”, ha dichiarato.

 

Lo Russo interpreterà venerdì 5 nel teatro Astral, con la fisarmonica, vari brani del maestro Brouwer, come “Paisajes cubanos con campanas para guitarras” (1986) e “Nuevos estudios sencillos para guitarra” (2001), si legge nel programma.

 

Inoltre suonerà “La región más transparente” per flauto e piano (2012) con l’accompagnamento di Niurka González, riconosciuta dalla critica come una delle flautiste più integrali della sua generazione a livello mondiale, con totale dominio degli stili musicali.

 

Il musicista italiano che è presidente del Marco Lo Russo Music Center di Sermoneta suonerà alcuni brani con Gaston Joya (contrabasso) e sabato 6 interpreterà -Perpetual tango - nel teatro Mella, dove si onererà Astor Piazzolla (1921-1992) a 20 anni dalla sua morte.

 

“Piazzolla è musica viva e in questo festival intelligente dobbiamo offrire musica inteligente", ha aggiunto Lo Russo che nella sua carriera ha ricevuto il premio Federico II di Svevia (1997), una menzione onorifica nel TIM 2004 (Concorso Internazionale di Musica) di Parigi e il Premio Speciale di cultura Albatros (2012).

 

Il Quarto Festival Leo Brouwer di Musica da Camera prevede 20 ‘prime’ musicali con la partecipazione di 145 musicisti invitati, tra i quali il duo francese Labaque, il suonatore di liuto della Bosnia Edin Karamazov e il chitarrista spagnolo Ricardo Gallén.