L’interesse delle grandi imprese mediatiche internazionali di proporre “gratuitamente” un’informazione di scarso livello manipolata e carente di sfumature, che da priorità alla spettacolarità di fronte alla razionalità, è stato denunciato ancora una volta da Ignacio Ramonet, quando ha ricevuto il titolo di Dottore Honoris Causa in Scienze della Comunicazione concesso dall’Università de L’Avana (UH).
Noto investigatore, professore e prestigioso giornalista riconosciuto nel mondo, ha segnalato nell’Aula Magna che oggi viviamo una crisi seria nella comunicazione e l’informazione.
Durante la cerimonia, Gustavo Cobreiro, rettore della casa di alti studi più antica dell’Isola e membro del Comitato Centrale del PCC, ha riferito che Ramonet ha realizzato, uno sforzo sostenuto per denunciare i meccanismi di dominio del potere mediatico. multinazionale ed il suo impatto sull’identità e la cultura dei popoli.
Francisco González, decano della Facoltà di Comunicazioni Sociali della UH, ha elogiato il lavoro di questo lucido investigatore, autore di testi come “Cento ore con Fidel”, “Propaganda silenziosa*” e “L’esplosione del giornalismo”, (che sarà presente nell’attuale Fiera del Libro) ed ha aggiunto che la sua opera è solidamente presente nel mondo intellettuale e tra il popolo cubano.
Erano presenti alla cerimonia solenne Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano e membro del Burò Politico, Abel Prieto, ministro di Cultura, ed altre note figure della cultura e del giornalismo come Armando Hart, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano e Alfredo Guevara, fondatore e presidente del Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano, con professori, dirigenti e rappresentanti del consiglio universitario.