Adela Hernández, donna
apertamente transessuale di Cuba, ha ottenuto una vittoria
storica nelle elezioni municipali tenutesi questa settimana
in varie regioni dell’isola caraibica. Hernández, infatti, è
stata eletta consigliera comunale di Caibarién dopo aver
ottenuto che la sua candidatura fosse la più votata durante
le elezioni.
Con la sua vittoria Adela Hernández ha fatto fare un grande
passo in avanti alla comunità transessuale di Cuba,
rendendola visibile e, al contempo, ottenendo uno scranno
dal quale potrà lavorare attivamente per i diritti delle
persone transessuali cubane.
Hernández, che, a seguito di una denuncia dei suoi familiari
per via del suo persocorso di transizione, negli anni
Ottanta è stata in carcere per due anni in quanto ritenuta
“socialmente pericolosa”, si è detta orgogliosa del trionfo
ottenuto e ha affermato:
Mano a mano che passa il tempo le persone che
discriminano diventeranno sempre di meno, anche se
continueranno a esserci.
La storia di Adela è un esempio vivo di come stia evolvendo
la società cubana nei confronti realtà lgbt. Adela si
sentiva donna fin da piccola, ma ha dovuto affrontare il
rifiuto della sua famiglia tanto che, come abbiamo detto, in
un’epoca in cui la diversità sessuale era tabù a Cuba, venne
incarcerata. Ma Adela Hernández è una lottatrice nata:
Mi sono sempre imposta alla società: non volevano che mi
vestissi da donna, la polizia mi fermava, ma io ho
continuato a farlo e questo fa sì che oggi io sia
rispettata.
Nel quartiere in cui vive alcuni la trattano come una “lei”
e altri come un “lui”, ma la maggioranza dei cittadini ha
ritenuto che fosse la persona idonea per rappresentarli
dinanzi alle autorità perché “non ha paura a dire quello che
sente”.
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