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disastri naturali, afferma la ONU |
23 novembre 2012 - www.granma.cu
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La rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi di disastri, Margareta Wahlström, ha incitato Cuba a mantenere il suo modello tradizionale di risposta ai disastri naturali, dopo quattro settimane dal passaggio sull’Isola dell’uragano Sandy.
“Cuba è sempre stata un modello”, ha dichiarato Wahlström ricordando che da decenni “Cuba ha saputo salvaguardare le persone e ridurre l’impatto economico dei disastri”, mentre nello stesso tempo si è mostrata dispiaciuta per gli enormi danni provocati all’agricoltura nelle zone colpite dall’uragano.
Wahlström ha affermato che gli effetti di Sandy sull’Isola “sono un chiaro avviso per Cuba di continuare con il suo modello tradizionale (per affrontare i disastri)”, però anche un avvertimento sulla sua “vulnerabilità economica”.
In tal senso, Wahlström ha considerato che la solida struttura sociale cubana ha permesso per decenni al suo governo di mantenere il controllo generale del paese dinnanzi ai disastri naturali.
“A Cuba, se alla persone viene detto di evacuare una zona, queste evacuano”, ha assicurato, cosa che non avviene per esempio negli Stati Uniti, riferisce l’esperta della ONU, che ha spiegato che la maggior parte delle vittime durante l’uragano Sandy in territorio nordamericano sono state persone che non avevano abbandonato le proprie case.
In quanto ad Haiti, Wahlström ha assicurato che il paese “ha migliorato il suo sistema di allerta e le misure di preparazione dinnanzi ai disastri”, anche se ritiene che siano necessarie misure a medio e lungo termine per ridurre il rischio di disastri nel futuro.
Tra i principali provvedimenti da adottare ha puntato sulla riforestazione del paese e nel trasformare la capitale Port-au-Prince in una città meno popolosa, creando opportunità lavorative e sociali anche in altre zone di Haiti.
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