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Cuba reclama la riforma urgente
del Consiglio di Sicurezza |
16 novembre 2012 - V.M.Carriba www.granma.cu
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Cuba ha richiesto una urgente e profonda riforma del Consiglio di Sicurezza che elimini la mancanza di trasparenza, democrazia ed efficienza di quest’organo principale della ONU incaricato della pace e la sicurezza internazionali.
Inoltre Cuba ha reclamato un ampliamento immediato di questo corpo, sia nella categoria dei membri permanenti come dei non permanenti, e lo sradicamento del privilegio del veto anacronistico e antidemocratico.
Queste richieste sono state presentate dal rappresentate permanente di Cuba presso la ONU, Pedro Núñez Mosquera, in una sessione dell’Assemblea Generale sull’integrazione del Consiglio di Sicurezza e l’aumento del numero dei suoi membri.
“La vera riforma della ONU avverrà davvero quando questo organo sarà veramente democratico, avrà una struttura veramente trasparente e affronterà in forma giusta le sfide globali”, ha detto l’ambasciatore cubano.
Insistendo sull’urgenza di questo cambio, ha avvisato che ignorare questo reclamo non è solo lesivo, ma costituisce anche un insulto fatto agli Stati membri dell’organizzazione.
Núñez Mosquera ha ripetuto la proposta di Cuba a favore di un immediato ampliamento del Consiglio di Sicurezza, sia nella categoria dei membri permanenti che dei non permanenti ed ha escluso l’alternativa d’incrementare solo i secondi.
È ingiusto il fatto che attualmente non ci sia un solo scanno permanente per l’Africa, anche se l’agenda dell’organo è plagata di temi relazionati con questo continente.
Inoltre ha lamentato l’assenza di una rappresentazione dell’America Latina in questa categoria dei membri del Consiglio.
Nulla giustifica la mancanza di partecipazione permanente dei paesi in via di sviluppo in un organo di grande importanza nell’organizzazione, ha puntualizzato.
Inoltre Núñez Mosquera ha sottolineato che i nuovi membri permanenti devono avere gli stessi diritti e obblighi degli attuali, includendo quello del veto. Cuba però respinge questa prerogativa.
“Noi vogliamo la sua eliminazione, perchè è anacronistico e antidemocratico e crediamo che la quantità dei membri debba essere di almeno 26”.
Vanno anche modificati i metodi, i procedimenti e le pratiche del Consiglio di Sicurezza con un’agenda che includa le vere sfide internazionali e che non invada i temi che sono di competenza di altri organi dell'ONU.
La riforma del Consiglio di Sicurezza richiede negoziati urgenti e reali”, ha concluso.
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