Cuba ha espresso soddisfazione per essere stata menzionata come esempio sul tema della libertà di riunione e associazione pacifica nel rapporto del Relatore del Consiglio di Diritti Umani della ONU in materia, Maina Kivi, riporta PL.
Nel dialogo con il Relatore, il delegato cubano, Juan Antonio Quintanilla, ha aggiunto che nel paese esistono ampie libertà per l’esercizio di questo diritto, fatto che si traduce nell’esistenza di oltre 2200 organizzazioni non governative in tutti i settori.
“A Cuba, al contrario di quanto succede in molti paesi, in particolare nelle grandi nazioni industrializzate, gli studenti ed i giovani si concentrano e manifestano in maniera massiccia e spontanea senza dover affrontare azioni di repressione e violenza da parte delle forze di polizia e di sicurezza”, ha affermato Quintanilla.
Durante lo scambio di opinioni, al quale ha partecipato inoltre il Relatore Speciale di diritti umani nella lotta contro il terrorismo, Ben Emmerson, Quintanilla ha dichiarato che i temi affrontati nel rapporto sono importanti, tuttavia, esistono altri aspetti di interesse e rilevanza ai quali bisognerebbe dedicare studi ed analisi.
Tra questi ha citato la gigantesca ondata di repressione contro migliaia di manifestanti dei movimenti Occupa Wall Street, negli Stati Uniti, e gli Indignati in Europa.
“I governi di queste nazioni con frequenza ricorrono alla violenza estrema, percosse selvagge, gas lacrimogeni, proiettili di gomma, persone trascinate al suolo, getti d’acqua ed addirittura droghe, per impedire l’esercizio di questo diritto”, ha denunciato.
D’altra parte, ha dichiarato, il mondo è testimone di un crescente aumento dell’abuso della libertà di associazione al fine di facilitare la creazione di organizzazioni razziste, xenofobe e neofasciste, in particolare nei paesi sviluppati.