Il Dipartimento di Difesa
degli Stati Uniti (Pentagono) ha annunciato la morte di un detenuto
nella prigione della base navale di Guantanamo, benché si ignori la sua
identità e le circostanze in cui è deceduto.
Le autorità militari di questa installazione, ubicata in territorio cubano
contro la volontà del popolo e del governo della nazione caraibica, hanno indicato
che non riveleranno il nome dell'ucciso fino a che il governo federale e la
famiglia del detenuto siano state informate.
Secondo il Pentagono, il prigioniero è stato trovato incosciente da
un'ispezione di routine nel centro penale statunitense. Una squadra di emergenza
gli ha fornito i primi aiuti e dopo lo ha trasportato all'ospedale dove i medici
hanno cercato
di rianimarlo senza successo ed è stato dichiarato morto.
Si è deciso praticare un'autopsia e realizzare un'investigazione per determinare
le cause della morte.
Il comunicato assicura che il corpo è stato trattato col rispetto delle
tradizioni e la cultura musulmane, e sarà rimpatriato al paese di origine del
morto.
Esistono numerose denunce sull'impiego di tecniche crudeli in questa
installazione come la privazione del sonno, reclusioni dei prigionieri nudi in
stanze con basse temperature ed interrogatori estenuanti.
Durante la campagna elettorale del 2008, il presidente Barack Obama promise
chiudere il centro di internamento, ma non l'ha fatto. Nell'installazione rimangono
circa 200 accusati in condizioni molto difficili e senza nessuna protezione
legale.