Una delegazione di scienziati statunitensi ha offerto il suo sostegno alla lotta per la giustizia per le vittime del Vietnam, colpite dall’agente arancione disseminato durante la guerra contro il paese dell’Indocina.
I visitatori formano parte di un comitato di mobilitazione per gli aiuti a coloro che ancora soffrono da varie generazioni gli effetti del devastante defoliante lanciato dall’aviazione degli invasori sulle popolazione civile, sui campi coltivati e sui boschi.
Gli scienziati si sono riuniti con il presidente dell’associazione delle vittime, Tran Xuan Khu, che ha ringraziato per l’assistenza offerta ai danneggiati dalla diossina.
Decenni dopo lo spargimento di quel devastante erbicida, oltre alle nascite di creature deformi e mutilate, milioni di abitanti del Vietnam soffrono ancora oggi dolori fisici e mentali.
In accordo con i dati dell’associazione delle vittime dell’agente arancione, dal 1961 al 1971 l’aviazione nordamericana versò 80 milioni di litri del defoliante, con 400 chilogrammi di diossina, uno dei componenti chimici più tossici che si conoscano.
I rappresentanti della popolazione colpita in questa forma, combattono una battaglia legale nei tribunali di New York, per far sì che la fornitrice di quel prodotto, la ditta Dow Chemical, risarcisca gli irreparabili danni provocati.