L’ambasciatore dello Stato della Palestina a Cuba, Akram Samhan, ha affermato che il suo popolo sta attraversando una situazione difficilissima a causa dell’aggressione israeliana, però ha assicurato che “alla fine prevarrà la forza del diritto e non il diritto della forza”.
Durante la presentazione in una strada de L’Avana nel municipio di Playa, del busto del leader della Rivoluzione Palestinese, scolpito dall’artista cubano Andrés González, il diplomatico ha accusato i dirigenti israeliani di provare ad impedire che il prossimo 29 novembre la Palestina presenti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la petizione per diventare uno Stato osservatore.
Rodrigo Álvarez Cambras, presidente dell’Associazione di Amicizia Cubano-Araba, ha letto una dichiarazione congiunta con l’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), nella quale ha condannato gli atti di genocidio perpetrati contro i territori palestinesi occupati da Israele.
Álvarez Cambras ha fatto un richiamo al Movimento di Solidarietà con Cuba e con la causa palestinese affinché da ogni latitudine si moltiplichino le denunce dei mezzi d’informazione alternativi.
Durante l’atto, presieduto da José Ramón Balaguer, membro del segretariato del Comitato Centrale del Partito e capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali, la presidentessa del ICAP, Kenia Serrano, ha segnalato che nonostante la forza con la quale Israele attaccò la Mukatta, a Ramallah, non riuscirono ad assassinare Arafat e la rabbia mediatica per screditare il suo popolo ebbe come risultato quello di “ingigantire la sua condizione di uomo divenuto martire”.