Ringraziamenti per l’appoggio di Cuba

alla causa Araba Saharawi

 

 

17 dicembre 2012 - Joel Michel Varona  www.granma.cu

 

 

Ahmed Hash, ministro delegato per l’America Latina ed Inviato Speciale della Repubblica Democratica Araba Saharawi, ha ringraziato il governo ed il popolo di Cuba per il suo appoggio incondizionato alla causa di questo territorio dell’Africa Occidentale.

 

Voglio trasmettere la nostra gratitudine per la posizione solidale, ferma, solida e permanente della nazione caraibica con la causa Araba Saharawi, una posizione dell’Isola simile a quella assunta nei confronti di altri paesi in varie occasioni, ha affermato Hash nelle sua dichiarazioni alla stampa rilasciate a L’Avana.

 

Il comportamento di Cuba è segnato dai suoi principi, che sono diventati il suo marchio nelle relazioni internazionali, ed il nostro caso non fa eccezione.

 

Il mio viaggio a Cuba è un’iniziativa del presidente Mohamed Abdelaziz, e nello stesso tempo esprimiamo la nostra solidarietà con le province orientali dell’Isola colpite lo scorso ottobre dall’uragano Sandy.

 

 

Cuba ha salutato l’anniversario

della Repubblica Saharaui

 

 

29 febbraio 2012www.granma.cu RR

 

 

Il presidente cubano, Raúl Castro, ha inviato un messaggio d’auguri al suo omologo Mohamed Abdelaziz in occasione della proclamazione della Repubblica Araba Saharaui Democrática (RASD) nel suo 36º anniversario.

 

Nel testo, Raúl Castro riafferma: "La nostra volontà di continuare ad appoggiare la giusta aspirazione del fraterno popolo saharaui all’indipendenza e alla sovranità”, dice una nota del Ministero degli Esteri cubano.

 

In accordo con la fonte, ii ministro cubano degli Esteri, Bruno Rodríguez, ha fatto gli auguri a sua volta al suo pari, Mohamed Salem Ould Salek.

 

Rodríguez ha espresso la volontà de l’Avana di continuare a stringere i vincoli bilaterali.

 

Il 27 febbraio del 1976 fu proclamata la RASD, nazione che da allora affronta l’occupazione del Marocco.

 

A proposito di questa data, l’ambasciatore saharaui in Cuba, Malainine Etkana, ha commentato alla stampa che da quasi quattro decenni una parte importante della popolazione vive in accampamenti di rifugiati, mentre un altro numero significativo lo fa nei territori occupati, sempre in difficili condizioni.

 

Dal 1991, anno in cui fu proclamato il cessate il fuoco con l’auspicio delle Nazioni Unite, si sono svolti molti incontri per i negoziati, "ma è sempre stata presente l’intransigenza dell’occupante con l’appoggio di varie potenze occidentali", ha denunciato il diplomatico.