José Ramón Machado Ventura ha ricevuto

 

un inviato speciale della Siria

 

 

21.11.12 - W.Mendiluza www.granma.cu

 

 

Il primo vicepresidente cubano, José Ramón Machado Ventura, ha ricevuto il vice ministro siriano delle Relazioni Estere e gli Emigrati, Fayssal Mekdad, che è giunto a Cuba come inviato speciale del presidente Bashar Al-Assad.

 

Durante l’incontro, Mekdad ha riferito un messaggio del suo presidente a capo dello Stato Cubano, Raúl Castro, informa un nota ufficiale alla quale ha avuto accesso Prensa Latina.

 

Machado Ventura ha reiterato il sostegno del Governo cubano al diritto della Siria alla sua sovranità e all’autodeterminazione senza ingerenze straniere.

 

Le due autorità hanno espresso la volontà comune di rinforzare e approfondire i vincoli tra i due paesi ed inoltre hanno parlato dell’attuale situazione in questa nazione araba e nel Medio Oriente.

 

In Siria gruppi armati promossi e finanziati dall’estero stanno eseguendo attacchi e sabotaggi e da 21 mesi seminano la violenza in questo paese arabo.

 

Damasco ha accusato gli Stati Uniti, la Fancia, la Gran Bretagna e alcuni paesi della regione di stimolare gli insorgenti, con l’obiettivo di far cadere il presidente Al- Assad.

 

In una delle sue più recenti denunce, il Governo siriano ha dichiarato che la costituzione a Doha, in Qatar, della detta Coalizione Nazionale per le Forze della Rivoluzione e dell’Opposizione siriana è una vera dichiarazione di guerra, perchè chiama all’intervento, rifiuta il dialogo e le soluzioni al conflitto.

 

 

Cuba a Ginevra respinge i tentativi di

distruggere la sovranità siriana

 

 

18.06.12 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberi

 

 

Cuba ha ripetuto nel Consiglio dei diritti umani dell’ONU a Ginevra il suo rifiuto a qualunque tentativo di distruggere l’indipendenza, la sovranità e l’integrità del territorio siriano.

 

Condanniamo le pretese di imporre al popolo siriano un cambiamento di regime e mettiamo in allerta sull’attuazione diretta a fabbricare pretesti che giustifichino l’aggressione, ha detto l’ambasciatore cubano davanti alle Nazioni Unite a Ginevra, Rodolfo Reyes.

 

Intervenendo nel dibattito generale con la Commissaria per i diritti umani, Navanethem Pillay, Reyes ha riaffermato che corrisponde al popolo siriano, insieme alle sue autorità, la determinazione delle vie e dei mezzi per soddisfare ed eseguire la volontà popolare.

 

Reyes  ha riconosciuto l'impegno della signora Pillay rispetto a varie temi di priorità e sottolineato i programmi diretti alla lotta contro il razzismo e la xenofobia, soprattutto contro gli afro-discendenti, i musulmani ed i lavoratori migranti.

 

Questi fenomeni – ha detto – hanno manifestazioni politiche ed istituzionali in Europa Occidentale e negli Stati Uniti, di gravi conseguenze attuali ed un peggiore impatto nel futuro prossimo.

 

Il diplomatico ha considerato imprescindibile la condanna a gravi violazioni dei diritti umani commesse da alcuni paesi del nord, come la decisione di mantenere il centro di detenzioni arbitrarie e di torture nella base navale degli Stati Uniti a Guantanamo ed i crimini della NATO contro civili innocenti nel corso delle sue aggressioni a paesi in via di sviluppo.

 

Reyes si é riferito, inoltre, alla crescente repressione contro manifestanti pacifici che perdono diritti e garanzie basilari di vita in beneficio dell’incremento delle fortune dei gruppi finanziari multinazionali.

 

Ha anche fatto allusione all’uso di moderne tecnologie - come gli aeroplani chiamati droni - ed operazioni di intelligenza per realizzare esecuzioni extragiudiziali.

 

 

I pionieri della Siria ringraziano i bambini

cubani per la loro solidarietà

 

 

24 maggio 2012 - Livia Agacino Cela www.granma.cu

 

 

L’Organizzazione dei Pionieri Al-Baas della Siria ha ringraziato per la solidarietà e l’amicizia dei loro simili cubani di fronte agli attacchi che la loro Patria subisce.

 

L’ambasciatore di Cuba in Siria, Luis E. Marisy, ha ricevuto una delegazione dell’ organizzazione siriana ed ha dichiarato che l’incontro è una mostra non solo delle relazioni tra i due governi, ma anche di quelle tra le loro organizzazioni giovanili.

 

Marisy ha sottolineato i vincoli storici tra i due paesi e i due popoli nella lotta contro il nemico comune. Cuba è stata sempre a lato dei siriani contro l’aggressione e la campagna mediatica, appoggiando le riforme incamminate dal governo del presidente Bashar al-Assad.

 

Tra gli altri aspetti della lunga amicizia tra siriani e cubani, ha ricordato la visita effettuata in questo paese nel giugno del 1959 dal comandante Ernesto Che Guevara.

Hanno partecipato all’incontro di solidarietà per la parte siriana, Rima Saloum, capa del burò delle Relazioni Internazionali dei pionieri siriani, Hiba Said, del burò del Teatro, Musica e Arti e Yazan Mohamed, del dipartimento delle Relazioni Estere, tra i vari funzionari.

 

Saloum ha ringraziato la posizione cubana a favore del popolo della Siria e delle cause umanitarie in tutto il mondo e i pionieri cubani per aver inviato le opere eseguite in un concorso di disegni realizzato a Cuba.

 

L’Organizzazione dei Pionieri José Martí (OPJM) ha organizzato un concorso di disegno intitolato “Per la Pace e l’amicizia”, attraverso il quale i bambini cubani e siriani residenti nell’Isola hanno espresso la loro solidarietà.

 

Durante l’incontro i dirigenti siriani hanno consegnato alla parte cubana una proposta per ampliare le relazioni e lo scambio tra le organizzazioni dei pionieri, oltre ad un certificato di ringraziamento per l’appoggio alla lotta del loro popolo.

 

Per la parte cubana ha partecipato all’incontro Rainer García Miranda, secondo segretario incaricato dei temi consolari.

 

 

Dichiarazione del viceministro delle Relazioni Estere


Cuba condanna gli attentati in Siria

 

 

 

11 maggio 2012 - www.granma.cu

 

 

Il viceministro delle Relazioni Estere, Marcos Rodríguez Costa, ha condannato gli attentati con due autobomba avvenuti giovedì 10 maggio nella capitale della Siria, e che hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti.

 

Il viceministro ha reiterato che Cuba condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. Inoltre ha sottolineato la più ferma contrarietà all’ingerenza straniera e alle minacce contro l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale della Siria, con le quali si pretende di destabilizzare il paese.

 

El Viceministro Rodríguez Costa ha ratificato che solo al popolo siriano e alle sue autorità corrisponde trovare una soluzione pacifica ai problemi che sta affrontando questa nazione.

 

 

Cuba incita la ONU a condannare

l’ingerenza straniera in Siria

 

 

25 aprile 2012 - Jean -www.granma.cu

 

 

 

Il rappresentante permanente di Cuba presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Pedro Núñez Mosquera, ha condannato le politiche d’ingerenza e destabilizzazione contro la Siria, ha informato Telesur.

 

L’ambasciatore cubano ha dichiarato che il Consiglio di Sicurezza non è stato concepito, nè può agire come strumento per provocare cambiamenti di regime in nessun paese.

 

Núñez ha richiamato la ONU ad evitare pressioni di nazioni che desiderano un intervento per far cadere il governo del presidente Bashar al Assad.

 

“Obbligo di quest’o organo è fomentare la pace e non la violenza, evitare la destabilizzazione, proteggere il popolo innocente e non usarlo e manipolarlo per fini geo politici”, ha sostenuto.

 

Il diplomatico ha insistito che Cuba condannerà qualsiasi tentativo d’aggredire l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale della Siria.

 

In questo senso ha avvertito che la pace e la sicurezza di tutte le nazioni del Medio Oriente sarebbero in gioco se si permettesse un intervento di forze straniere nel paese arabo.

 

Paesi come Russia, Cina, Iran, Libano e quello dell’America Latina, hanno mostrato il loro disaccordo su un possibile intervento militare straniero in Siria ed hanno denunciato i fatti d’ingerenza che avvengono in questa nazione.

 

L’agenzia statale della Siria, SANA, ha informato che un gruppo di terroristi armati ha ucciso due ufficiali dell’esercito vicino a Damasco, la capitale del paese.

 

L’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani, con sede a Londra, ha detto che un terzo è stato ammazzato nel quartiere Barzeh della capitale, ha aggiunto EFE.

 

La SANA ha indicato che i funzionari della Dogana alla frontiera siriana con il Libano, hanno sequestrato un’automobile piena di munizioni e di armi, includendo tre mitragliatrici e un lanciamissili.

 

 

Cuba denuncia la campagna per

 

giustificare un’aggressione contro la Siria

 

 

14 febbraio 2012 - Victor M. Carriba  www.granma.cu

 

 

Cuba ha denunciato nell’Assemblea Generale della ONU la manipolazione e le menzogne promosse per giustificare un’aggressione contro la popolazione della Siria.

 

Particolarmente allarmanti sono i richiami di coloro che promuovono un cambio di regime in Siria e promuovono l’uso della forza e della violenza, invece di contribuire al dialogo e al negoziati tra le parti, ha sottolineato Pedro Nuñez Mosquera, rappresentante permanente di Cuba nelle Nazioni Unite.

 

Parlando durante una sessione del massimo organo, l’Assemblea Generala, convocata per trattare la situazione dei diritti umani in Siria, ha richiamato ad ascoltare le proposte e le misure del governo siriano per risolvere il conflitto.

 

Inoltre ha avvertito sulle incitazioni alla violenza, all’aggressione militare e all’intervento straniero che chiedono la stampa e funzionari ad alto livello di alcuni paesi membri della NATO.

 

Il diplomatico ha segnalato che una guerra civile in Siria o un intervento di forze straniere avrebbero gravi conseguenze per la pace e la sicurezza internazionali ed in particolare per la convulsa regione del Medio Oriente.

 

Núñez Mosquera ha reiterato la contrarietà di Cuba all’intervento straniero, sia in maniera diretta o con l’appoggio di gruppi armati irregolari, e la promozione di avventure di guerra che seminano la distruzione e moltiplicano i morti.

 

Poi ha ricordato la posizione dei membri della NATO nel Medio Oriente, gli ingiustificabili bombardamenti contro la Libia dopo la manipolazione d’una risoluzione del Consiglio di Sicurezza e l’accettazione con il silenzio complice, di fronte alle azioni d’Israele contro il popolo palestinese.

 

Tutto questo dimostra che non è precisamente la promozione dei diritti umani la legittima motivazione di coloro che chiamano l’Assemblea Generale a pronunciarsi sul tema che ci occupa, ha indicato.

 

“A partire delle esperienze precedenti create con i recenti casi di manipolazione della Carta della ONU, la doppia facciata e la violazione del Diritto Internazionale, noi reiteriamo la nostra condanna di qualsiasi tentativo d’aggressione dell’indipendenza, la sovranità e l’integralità del territorio della Siria”.

 

Questa linea appoggia la ricerca d’una soluzione pacifica della crisi, con il pieno rispetto della sovranità e dell’indipendenza della Siria, perchè corrisponde esclusivamente al popolo siriano e alle sue autorità determinare le vie ed i metodi per seguire e attendere la volontà popolare.

 

L’ambasciatore cubano ha anche puntualizzato che la comunità internazionale deve prestare aiuti per salvaguardare la pace e la stabilità in questo paese e non incitare ad azioni che provocano morti, delitti, aggressioni a persone innocenti e insicurezza cittadina.