Il Presidente della Tunisia: “Il blocco

contro Cuba č un vero crimine!”

 

 

24.09.12 - Moises Saab www.granma.cu

 

 

Il presidente della Tunisia, Mohamed Moncef Marzouki, ha detto che il blocco contro Cuba č immorale e criminale ed ha espresso all’ambasciatore cubano in questo paese, Gabriel Tiel Capote,  la sua opposizione alle misure similari.

 

L’opinione č stata espressa durante un incontro con l’ambasciatore cubano, in occasione del termine della sua missione in questo paese del nord dell’Africa, in accordo con una fonte diplomatica.

 

Tiel Capote ha consegnato al presidente una copia in francese della Relazione presentata dal ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez, sui danni provocati dal blocco a Cuba, soprattutto nei settori dell’educazione, la salute e l’alimentazione della popolazione.

 

Moncef Marzouki ha sottolineato che si oppone a tutti i blocchi, perchč  sempre pregiudicano i popoli. 

 

Durante l’incontro,  il presidente tunisino e l’ambasciatore cubano hanno anche analizzato temi d’interesse bilaterale.

 

 

 Il Primo ministro di Tunisi contro

il blocco degli Stati Uniti

 

 

20 settembre 2012 - Juan Carlos Díaz Guerrero  www.granma.cu

 

 

Il Primo ministro di Tunisi, Hamadi Jebali, si č pronunciato contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba negli ultimi 50 anni dalle successive amministrazioni degli USA.

 

Hamadi Jebali ha ricevuto a Tunisi l’ambasciatore uscente di Cuba, Gabriel Tiel, che ha concluso la sua missione in questo paese.

 

Durante la conversazione, il capo del Governo si č interessato in maniera particolare alla situazione dell’Isola, hanno informato fonti diplomatiche.

 

Tiel ha offerto una dettagliata spiegazione degli effetti del blocco economico che le autoritŕ de L’Avana definiscono una guerra criminale e genocidi, ed ha anche informato sulla causa dei Cinque cubani detenuti 14 anni fa negli Stati Uniti, per aver combattuto il terrorismo.

 

Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio Guerrero, Ramón Labańino e René González furono sentenziati in un processo ingiusto, politico e manipolato, ad enormi e spropositate condanne, in un tribunale di Miami.

 

I Cinque erano infiltrati nelle organizzazioni anticubane, nel sud della Florida, dove si organizzavano attentati come quello che costň la vita al giovane italiano Fabio di Celmo, il 4 settembre del 1997.

 

René González, deve restare a Miami in libertŕ vigilata per tre anni, pur avendo scontato tutta l’ingiusta pena imposta.