Bruno Rodriguez: “Questa è la cronaca

 

di un’esclusione annunciata”

 

 

9 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

Bruno Rodriguez

"Cuba non ha mai chiesto d’andare al Vertice delle Americhe, ma appoggia il reclamo unanime dei paesi dell’ALBA per far finire l’esclusione”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, in una Conferenza stampa svolta nella sede del Ministero degli Esteri dell’Isola.

 

Bruno Rodríguez ha detto che la decisione attorno all’assenza di Cuba dal Vertice che si svolgerà a Cartagena il prossimo mese d’aprile, non è affatto una sorpresa, ma la cronaca di un’esclusione annunciata, ed ha fatto riferimento alle dichiarazioni dei giorni precedenti di vari portavoce del governo degli Stati Uniti.

 

Per l’Isola è inaccettabile e ingiustificabile la posizione degli Stati Uniti per escludere Cuba dal prossimo Summit delle Americhe.

 

“Non ci sono state sorprese: è stata la cronaca di un’esclusione annunciata e gli Stati Uniti con il loro disprezzo e la loro arroganza offendono la Patria Grande”, ha detto.

 

Inoltre ha assicurato che il Consiglio Politico dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America - ALBA - formata dai ministri degli Esteri dei paesi del blocco, continuerà a dibattere questo fatto con consultazioni.

 

“Gli Stati Uniti, con il loro disprezzo e la loro arroganza offendono la dignità della Patria Grande di Bolívar, di Nuestra América di Martí”, ha aggiunto.

 

“L’ ALBA ha una posizione ferma e unanime attorno al tema del blocco contro Cuba e l’esclusione dell’Isola dai meccanismi emisferici come il Vertice delle Americhe e la OSA”, ha sottolineato.

 

“L’esclusione di Cuba è il simbolo più conosciuto dei Vertici fatti a immagine e somiglianza del governo degli Stati Uniti, che sono strumenti per esercitare il dominio in una maniera per niente democratica e con mancanza di rispetto per paesi che sono uguali e sovrani e che non accettano d’essere trattati come altre parti”, ha reiterato il ministro, che ha assicurato che nonostante l’esclusione dell’Isola, voluta dagli Stati Uniti, la presenza di Cuba nel Vertice delle Americhe, pur dalla distanza, sarà molto visibile.

 

“Se questa esclusione serve per rendere più profonde le coscienze dei popoli latinoamericani e dei Caraibi, per l’azione ferma e comune di Nuestra America e per avanzare più risolutamente verso la nostra completa e definitiva indipendenza, sia la benvenuta!”, ha detto ancora il capo della diplomazia cubana.

 

Bruno Rodríguez ha insistito che la posizione de L’Avana è la stessa esposta dal presidente cubano, Raúl Castro, nel più recente Vertice dell’ALBA, svolto a Caracas.

 

“Cuba non l’ha mai reclamata - la sua presenza al Vertice di Cartagena - ma appoggia la proposta del presidente dell’ Ecuador, Rafael Correa, della Bolivia Evo Morales e di altri presidenti, di agire per far sì che s’interrompa questa esclusione.

 

Il Ministro inoltre ha respinto la possibilità che si dibatta su Cuba in sua assenza.

 

“Non è accettabile che si tratti un tema sull’Isola in una riunione privata tra il governo degli Stati Uniti e uno dell’America latina e dei Caraibi Rodríguez ha ringraziato la Colombia per la sua gestione, per far sì che Cuba potesse partecipare al Vertice e si è riferito alle dichiarazioni del presidente Juan Manuel Santos Calderón, che ha spiegato che: “Cuba non parteciperà alla riunione perché non esiste consenso tra i paesi dell’emisfero”.

 

“Analizziamo i dettagli del tema della partecipazione di Cuba al Vertice che si svolgerà a Cartagena. Come abbiamo detto dal principio è un tema che necessita consenso, consenso che sfortunatamente non siamo riusciti ad ottenere”, ha affermato Santos Calderón al termine della sua visita nell’Isola, dove si è riunito con i presidenti dell’isola, Raúl Castro e del Venezuela, Hugo Chávez.

 

Il presidente colombiano ha detto a Raúl, in forma molto chiara che: “Rispettiamo la posizione di vari paesi di fronte alla necessità che Cuba faccia parte e partecipi a questi Vertici”. La riunione di Raúl Castro con Santos si è estesa per quattro ore nelle quali sono stati analizzati temi internazionali, temi regionali e e bilaterali.