Condanna al blocco degli USA

contro Cuba dalla brigata solidale

 

 

17 luglio 2012 - Adalys Pilar Mireles www.granma.cu

 

 

24-7-2012

 

Gentile Direttore Il Manifesto/El Moncada

 

Care/i compagne/i

Siamo i sei rappresentanti dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba che, nel luglio 2012, hanno partecipato alla brigata di lavoro volontario che, come ogni anno, si svolge a Caimito nei pressi dell’Avana.

Vorremmo condividere la positività della nostra esperienza.

Attraverso la condivisione del lavoro nei campi, la partecipazione ad iniziative culturali e politiche abbiamo avuto l’occasione di conoscere in profondità una realtà, di certo contraddittoria, ma lontana dagli stereotipi con la quale viene descritta dai media ufficiali.

Alla luce di questa gratificante esperienza, non possiamo non denunciare le mistificazioni di un’assordante propaganda anti-cubana che sembra essere condivisa da buona parte della sinistra italiana.

Rimarchiamo, pertanto, la solidarietà ad un popolo che, con dignità, affronta tanto le difficoltà della vita quotidiana quanto l’aggressione economica, terroristica e mediatica del governo USA (emblematico il caso dei cinque agenti cubani arrestati ed ingiustamente detenuti negli USA nell’ambito di un tentativo di cooperazione in funzione antiterroristica).

Salutando con affetto i lettori ribadiamo l’importanza di mantenere il dibattito aperto intorno alla realtà cubana, dove tutte le posizioni vengano valutate con onestà intellettuale.

Cordialmente porgiamo fraterni saluti.

 

Francesco Monterisi

Davide Anardu

Angela Ferrario

Marco Frabetti

Valentina Stornaiulo

Giorgio Vallarino

L’attivista europeo Enrique Fernández, ha condannato il blocco commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba, una politica che ha definito come un delitto contro qualsiasi regola.

 

Si tratta, ha evidenziato, di un’azione deliberata che pretende di soffocare il popolo cubano, che considera un esempio di tenacia.

 

Nelle sue dichiarazioni a Prensa Latina, Fernández ha manifestato il suo interesse a tornare nuovamente sull’Isola nei prossimi anni come parte del contingente che ha iniziato il suo programma solidale all’inizio di luglio con giornate di lavoro volontario.

 

Sono in questo paese per la prima volta, per parlare da vicino con la gente, nelle strade, infatti la vera Cuba si conosce poco in Spagna, ha aggiunto.

 

La brigata europea, composta da circa 100 amici provenienti da 17 paesi, sta percorrendo le comunità ed i centri produttivi della provincia di Pinar del Río, 140 km ad ovest de L’Avana.

 

Una parte del gruppo ha visitato la fabbrica di sigari Francisco Donatién, la maggiore del territorio, dove esperti “torceadores” confezionano prestigiosi sigari dei marchi Romeo y Julieta, Hoyos de Monterrey, Vegas Robaina, Cohiba ed altre famose marche di Habanos.

 

Gli attivisti continueranno il loro percorso visitando installazioni educative della provincia, tra cui vari asili creati per accogliere i figli delle madri lavoratrici.

 

Spagna e Regno Unito sono i paesi con la maggiore rappresentanza nel gruppo.

 

Il contingente, che ha realizzato oltre 40 viaggi a Cuba, è composto inoltre da rappresentanti di Austria, Bielorussia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Svezia, Svizzera e Turchia.

 

Al loro arrivo, lo scorso 2 luglio, sono stati accolti nel Campo Internazionale Julio Antonio Mella, della provincia di Artemisa, dove hanno lavorato nelle aree agricole.

 

 

Brigata Europea di Solidarietà

 

comincia le attività a Cuba
 


4 luglio 2012 - Javier Tamayo Ramírez (studente di giornalismo) www.granma.cu

 

 

La brigata di Solidarietà José Martí, formata da oltre 100 attivisti provenienti da 17 nazioni europee, ha cominciato lunedì 2 luglio le sua attività nell’Campo Internazionale Julio Antonio Mella, ubicato nel municipio di Caimito, della provincia di Artemisa.

 

Il gruppo, che visita l’Isola coma parte della 41º edizione dei viaggi di amicizia provenienti dal Vecchio Continente, ha deposto un omaggio floreale di fronte al busto del leader studentesco cubano che da il nome a questa installazione.

 

Nel dargli il benvenuto, Elio Gámez, primo vicepresidente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, ha ringraziato il contingente per questa nuova attività, un’opportunità propizia per portare nelle proprie nazioni l’immagine reale della Rivoluzione e del suo popolo.

 

I componenti della Brigata, che svolgeranno il loro programma di attività fino al prossimo 20 luglio, hanno convenuto che la loro motivazione principale è quella di informarsi sull’attualità della nazione caraibica, da un punto di vista diverso rispetto a quello diffuso dagli empori mediatici stranieri.

 

Margarita Deya, attivista spagnola, ha riferito che le sue maggiori aspettative sono poter condividere esperienze con i cubani e conoscere le trasformazioni economiche che si stanno implementando attualmente nel paese.

 

La britannica Rebecca Jeffries, che si trova a Cuba per la prima volta, ha dichiarato che l’Europa, stretta in una crisi strutturale, dovrebbe riconoscere i successi della nazione caraibica nel campo sociale.

 

Secondo il programma ufficiale, la brigata avrà un incontro con i familiari dei Cinque Eroi cubani condannati arbitrariamente negli USA per aver combattuto il terrorismo, occasione nella quale otterranno informazioni attualizzate sul caso.

 

Il contingente riceverà delle conferenze, avrà dei colloqui con i dirigenti di organizzazioni giovanili e visiterà centri di interesse storico, sociale e culturale nelle province de L’Avana, Artemisa, Mayabeque e Pinar del Río.