Medaglia dell’Amicizia al coordinatore

della Lombardia

 

L’italiano Sergio Nessi ha dedicato ai Cinque Eroi la Medaglia dell’Amicizia che ha ricevuto nella piazza della rivoluzione ”Maggiore generale Vicente García González”, nella città di Las Tunas, 690 chilometri ad est di Havana

 

 

13 agosto 2012 - amicuba

 

 

Concessa dal Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba, su proposta dell’Istituto cubano di amicizia con i popoli (ICAP), con orgoglio e felicità, la decorazione per il coordinatore dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia -Cuba della regione Lombardia, che da 22 anni supporta la condanna al blocco, la lotta contro il terrorismo e per la liberazione degli antiterroristi imprigionati negli Stati Uniti.

 

“Dedicare a questi antiterroristi la medaglia non è un gesto retorico e coloro che mi conoscono – ha detto – sanno che non mi piace la retorica, è che io sono convinto che anche se fosse l’unica ragione, anche solo per il fatto di avere questi cinque figli coraggiosi, la Rivoluzione cubana merita il sostegno e l’ammirazione di tutti i popoli del mondo”.

 

Nel territorio orientale cubano aveva iniziato da 15 anni un lavoro di solidarietà con molti dei suoi connazionali, che è stato ed è tuttora molto importante perché “…è qualcosa che uno dà ma è sempre molto quello che riceve, nel senso dell’affetto della gente, la conoscenza di un’altra cultura,di altre persone, altre esperienze politiche e sociali”.

 

Il gemellaggio dei circoli della Lombardia con Las Tunas è stato firmato nel 1997, a partire dal suo viaggio in provincia, quando la direzione dell’ICAP propose questa destinazione ad una importante donazione di farmaci, alle quali sono seguite alcune iniziative come la Brigata di lavoro volontario “Giovanni Ardizzone”, progettato per un’occasione ma che ha già raggiunto 29 edizioni. Questa forza di solidarietà può conoscere i cubani e l’isola più direttamente di un gruppo turistico; soprattutto perché “il lavoro è difficile, in un ambiente – l’Italia – che non è facile politicamente, anche a causa dell’ignoranza che i media internazionali svolgono con un ruolo sempre più forte, molto negativo nel caso di Cuba”. «Che cosa dicono la maggior parte delle volte – precisa Nessi – segue il flusso della propaganda americana;» il mezzo non è favorevole, è difficile far passare un messaggio diverso, come la causa del 5, possiamo fare ben poco, perché ci sono poche risorse, siamo di fronte ad una realtà che è molto difficile da affrontare per fare un discorso di solidarietà con Cuba.

 

Dal 1990 l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha tra i suoi membri questo professore di letteratura e storia delle scuole superiori, che era passato una volta attraverso la nazione caraibica di transito dal Nicaragua, vedendo solo l’aeroporto, fino a sviluppare poi dell’interesse per quella realtà e tornare nel 1992 a La Habana come partecipante a una Brigata. Quindi aumentato il lavoro volontario, proprio quando era iniziata la fase molto difficile del Periodo Speciale, in cui “abbiamo fatto il possibile per aiutare questa gente che tanto amiamo”, ha detto Nessi dell’ ANAIC , che ha anche trovato poi l’amore in questa regione orientale e – dice – “Mi sento un po‘ di Las Tunas”. Il direttore delle relazioni internazionali dell’assemblea provinciale del potere popolare di Las Tunas, Camilo Peréz Comcepción, ha dato la Medaglia dell’Amicizia al l’italiano Sergio Nessi, assieme a un altro attivista della solidarietà con la causa dei Cinque, il tedesco Gunter Belchaus.

 

Nay Caballero, delegato provinciale dell’ICAP, ha raccontato la storia di questo amico di Cuba, che ha coordinato le operazioni di 20 circoli di amicizia dell’ ANAIC nella regione Lombardia, per il finanziamento di progetti e lo sviluppo di incontri di solidarietà.