Marcia di solidarietà
con Cuba a Madrid
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5 marzo 2012 - www.granma.cu
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“Cuba, non è sola” è stato il messaggio per l’Isola, inviato dal cuore di Madrid, da centinaia di persone che hanno partecipato ad una marcia di solidarietà con l’Isola, al grido di “Cuba è e sarà sempre esempio di dignità”, e con il proposito di “smantellare le menzogne e denunciare la campagna di aggressione e gli attacchi della Comunità di Madrid contro la Rivoluzione cubana.
La marcia di Madrid a favore della Rivoluzione cubana si è svolta con chitarre, tamburi e decine di bandiere di Cuba, e con le immagini di Che Guevara.
I manifestanti hanno camminato dalla Glorieta de Atocha sino alla Puerta del Sol, cantando in coro slogan come “Cuba garantiza que Raúl no privatiza”, (Cuba garantisce che Raúl non privatizza); “La Rivoluzione: palante, palante”, e “Al que no le guste que se joda y que se aguante”... ( a chi non piace che si fotta e che l’accetti…)
Convocata da una decina di organizzazioni di spagnoli a favore della Rivoluzione cubana e da alcune associazioni di cubani, la manifestazione si è conclusa alla Puerta del Sol con la lettura di un Manifesto nel quale si difende il “carattere profondamente democratico” della Rivoluzione cubana.
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Spagna: denunciato l’uso di denaro dello Stato contro Cuba |
23 gennaio 2012 - Eduardo Rodriguez-Baz www.granma.cu
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Organizzazioni spagnole di solidarietà con l’America Latina, hanno denunciato l’uso di denaro pubblico della Spagna per calunniare la Rivoluzione cubana, durante la presentazione di una campagna in difesa dell’Isola dei Caraibi.
Numerosi gruppi hanno annunciato la presentazione di “Cuba non è sola”, un’iniziativa indirizzata ad arrestare la spietata guerra scatenata dalle multinazionali dell’informazione con la chiara missione di manipolare la realtà cubana.
Il movimento d’amicizia ha condannato l’utilizzo di fondi e spazi pubblici da parte della presidentessa della comunità di Madrid, Esperanza Aguirre, del Partito Popular (PP) di destra, per pagare attività di gruppi anticubani.
In un incontro realizzato nel Club degli Amici della UNESCO di Madrid, gli attivisti hanno accusato la Aguirre di sviluppare una politica di menzogne in consonanza con gli interessi della destra più reazionaria e terrorista cubano-americana che risiede negli Stati Uniti, sostenendo che il modo d’agire della dirigente conservatrice è indegno di un incarico pubblico, soprattutto nell’attuale crisi economica che la Spagna sta attraversando, con cinque milioni di disoccupati, cioè il tasso più alto dell’Unione Europea.
Mentre il sistema capitalista s’impegna ad assicurare guadagni spropositati agli sfruttatori ed agli speculatori contro i suoi stessi popoli, il governo cubano garantisce livelli di vita decorosa alla sua gente, hanno sottolineato i promotori della campagna. E Cuba lo fa lottando contro l’aggressione permanente e il disumano blocco degli Stati Uniti, condannato tutti gli anni nelle Nazioni Unite.
Il blocco, solo in cifre economiche, è costato a Cuba circa un bilione di dollari.
Intervenendo in questo incontro per la presentazione di “Cuba non sta sola”, la dottoressa in scienze politiche e sociologa, Ángeles Diez, ha indicato che uno degli obiettivi principali è impedire l’isolamento di questa piccola isola, utilizzando questa consegna contro uno dei propositi della guerra mediatica che si sviluppa verso il pubblico.
Attaccando Cuba aggrediscono anche noi e tutti noi che pensiamo che questo sistema capitalista non ha futuro per la sua incapacità di garantire una minima condizione di vita per i suoi popoli, ha dichiarato la professoressa universitaria.
Non dimentichiamo che quest’isola è sempre il nemico dell’impero perchè qualsiasi sistema che pone i valori umani e le necessità della gente al disopra degli interessi personali si trasforma in un avversario del capitalismo.
“Se permettiamo che Cuba resti isolata, favoriamo le condizioni per un intervento armato”, ha dichiarato la Diez.
Francisco Calderón, membro dell’organizzazione Solidarietà per lo Sviluppo e la Pace, ha chiamato i presenti a non dimenticare che Madrid, dopo Miami, è uno dei luoghi dove ha una forte presenza pubblica la contro rivoluzione cubana.
Calderón ha denunciato che la comunità autonoma di Madrid ha prelevato denaro della cooperazione per lo sviluppo per mantenere le organizzazioni nemiche di Cuba.
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