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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI 

   

 

Fallita la campagna mediatica

contro Cuba in Brasile

 

 

31.01.12 - http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

Nonostante l'interesse di alcuni media per infangare l'immagine di Cuba in Brasile, a proposito della visita che la presidente brasiliana realizzerà nell'isola, figure di spicco di quel paese hanno smentito questa campagna e hanno riaffermato il loro rispetto per la Rivoluzione cubana.

Il quotidiano O Globo ha pubblicato dichiarazioni rilasciate, a Davos, dal Ministro degli Esteri brasiliano Antonio Patriota: "... A Davos, il ministro degli Esteri, Antonio Patriota, ha chiarito che non ci saranno manifestazioni pubbliche di critica ai cubani in questo campo [diritti umani], e ha punzecchiato gli Stati Uniti quando ha detto: "- Non c'è situazione che ci paia di emergenza a Cuba. Ci sono altre situazioni molto preoccupanti, compresa la situazione a
Guantanamo - ha detto riferendosi al carcere in cui gli Stati Uniti tengono prigionieri i sospettati di terrorismo. (...) "Ci sono aree molto interessanti su cui lavorare con Cuba per migliorare la situazione dei diritti umani e la situazione delle popolazioni vulnerabili, come gli haitiani. Grazie al lavoro dei medici cubani in Haiti, l'epidemia di colera è stata controllata."

Da parte sua, l'importante scrittore Fernando Morais, durante il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre ha dichiarato circa la promozione che i mass media hanno fatto circa la blogger Yoani Sanchez: "In nome delle mie convinzioni, non posso sostenere una donna che ha dedicato la sua vita a combattere la Rivoluzione".

"Sono un difensore della libertà di espressione. Ma prima, io difendo il diritto di 11 milioni di cubani che vengono calpestati dagli statunitensi", ha detto Morais, venerdì 27, durante il dibattito su
'Gli ultimi soldati della guerra fredda' - il libro che ha scritto circa l'arresto e la condanna dei Cinque cubani prigionieri politici negli Stati Uniti. "Io non ho intenzione di spostare un palito perché quella ragazza arrivi in Brasile" ha detto, aggiungendo: "Già ho perso l'innocenza con gli Stati Uniti. In politica estera, non c'è la minima differenza tra un democratico o un repubblicano".

Nell'interscambio lo scrittore ha detto che a Cuba non ci sono bambini che chiedono l'elemosina per le strade, neppure l'analfabetismo, né (caso unico nel l'emisfero sud) la malnutrizione infantile e il suo tasso di mortalità infantile è la metà degli Stati Uniti.

"Tutto ciò è stato conquistato a dispetto del blocco che ostacola lo sviluppo di Cuba. Il boicottaggio ebbe inizio negli anni '60 ed è stato rafforzato negli anni 90 da parte del governo dell'ex presidente Bill Clinton, che apparteneva al Partito Democratico, in teoria, più a sinistra, in quella che può essere considerata sinistra negli Stati Uniti" ha detto l'autore di libri molto popolari in Brasile, come Olga, aggiungendo che il
blocco economico che gli Stati Uniti hanno imposto a Cuba è molto più dannoso di quanto le persone spesso pensano: "E' un mitra puntato alla testa dell'economia cubana".

Secondo Morais l'amministrazione Obama "non ha cambiato assolutamente nulla" nella politica estera degli Stati Uniti, nonostante le aspettative create. "Io non credo che abbia alcuna distensione nei rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti sotto il comando dell'attuale titolare..." ha detto. "Mi ricordo un poster che è stato collo
cato all'ingresso di L'Avana, quando Papa Giovanni Paolo II vi si recò nel 1998: Stanotte 200 milioni di bambini andranno a dormire per strada in tutto il mondo. Nessuno di loro è cubano", ha ricordato l'intellettuale brasiliano.

Anche un gruppo di persone ha lanciato su Internet una petizione pubblica, a cui hanno aderito 87 firme, chiedendo di rifiutare a Yoani Sánchez il permesso di entrare in Brasile, per "essere dichiaratamente una mercenaria", l'appello ha un link alla pubblicazione, nel sito Jornal de Brasil,  dell'
intervista che le ha fatto lo storico francese Salim Lamrani.