A chi dà fastidio l'educazione a Cuba?

 

 

16.10.2012 - Omar Perez Salomon http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

Un dispaccio dell'agenzia di stampa  britannica Reuters riferisce che "Cuba sta tagliando il suo sistema d'istruzione gratuita". Immediatamente vari media hanno fatto eco alla notizia con titoli di grande suggestione. Vediamo alcuni di loro, The New York Times: "Con tagli, l'istruzione gratuita non è più un patrimonio cubano"; The Sun Sentinel e The Chicago Tribune: "Cuba taglia spese nell'istruzione, cambiano priorità"; El Financiero "Cuba riduce le spese nell'istruzione gratuita"; Europa Press: "Cuba comincia a tagliare il sistema d'istruzione gratuito".

E' curioso che coloro che sono complici dell'esclusione globale delle maggioranze nell'accesso all'istruzione, e applaudirebbero il ritorno dell'isola al capitalismo d'analfabeti e alle università d'elite, hanno a cuore l'educazione a Cuba. Perché vogliono che fallisca, i nemici della Rivoluzione cubana, attraverso i loro mezzi di comunicazione, pretendono screditare le misure volte ad aggiornare il modello economico cubano se queste vengono implementate nel settore dell'istruzione. Vorrei attirare l'attenzione sul fatto che nessuno di questi media mainstream fa riferimento ai lineamenti approvati al
VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, che chiariscono che le misure che si adottano sono prese per perfezionare il sistema educativo cubano.

Non si tratta, come pretendono mostrare questi media, che il governo cubano limiti l'accesso alla conoscenza, ma al contrario, propiziare che nel nostro socialismo il popolo abbia la possibilità di raggiungere le più alte mete nel campo dell'istruzione e della cultura. Nessuno di loro dice che a Cuba l'istruzione rimane  obbligatoria sino al nono grado e a tutti quelli che terminano questo livello gli si garantisce il ​​proseguimento degli studi.

A Cuba, tutte le persone hanno pari diritti e opportunità di studiare dalla scuola primaria fino all'università, come previsto dalla Costituzione della Repubblica. Dal primo lineamento riferito all'istruzione, si stabilisce che si continuerà avanzando nell'elevazione della qualità e il rigore del processo educativo docente, e nel ruolo della famiglia nell'educazione dei bambini e dei giovani.

Per raggiungere questi obiettivi si pianifica formare con qualità e rigore il personale docente che sia necessario; utilizzare strumenti  e attrezzature audiovisive come complemento del lavoro educativo del docente; ottenere che le matricole nelle differenti specialità e carriere siano correlati alle esigenze del sviluppo dell'economia e della società; attualizzare i programmi di formazione e ricerca e di ricerca nelle università in accordo con le necessità di sviluppo economico e sociale del paese e delle nuove tecnologie; aumentare le iscrizioni ai corsi di agricoltura, pedagogici, tecnologici e delle scienze di base correlate, e definire che i lavoratori possano studiare sotto il principio che ci deve essere in considerazione del suo tempo libero e del suo sforzo personale.

Un totale di 14 milioni di bambini tra i 5 e 17 anni in America Latina
lavorano, e la maggior parte, circa 9,4 milioni, eseguono lavori pericolosi, secondo le stime dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. Nessuno di questi bambini vive nel paese che più ha fatto per l'educazione dei suoi abitanti e di altri paesi, ed il più attaccato dai media al servizio dell'imperialismo che blocca il suo sistema educativo e la sua economia. Inoltre, una cifra superiore ai tre milioni di persone si sono alfabetizzate a partire dal metodo cubano 'Io sì posso', dopo essere stato applicato in quasi tre decine di paesi in tutto il mondo. Per nascondere queste realtà e scoraggiare coloro che, in tutto il pianeta, reclamano il diritto all'educazione gratuita e di qualità, conquistato dai cubani ma una chimera in molti luoghi, la grande stampa necessita dire che Cuba retrocede nell'istruzione gratuita.

Ma l'accesso all'istruzione a Cuba é, come Fidel ha detto in chiusura del IV Congresso dell'Istruzione Superiore, il 6 febbraio 2004, "l'opera educativa senza precedenti che il popolo cubano ha creato", e che continua sviluppando allo scopo di ottenere un capitale umano qualitativamente superiore.


 

¿A quienes molesta la educación en Cuba?

Omar Pérez Salomón

Un despacho de la agencia británica Reuters se refiere a que “Cuba está recortando su sistema de educación gratuita”. De inmediato varios medios se hicieron eco de la noticia con titulares muy sugerentes. Veamos algunos de ellos, The New York Times: “Con recortes, la educación gratuita ya no es un patrimonio cubano”; The Sun Sentinel y The Chicago Tribune: “Cuba recorta gastos en educación, cambia prioridades”; El Financiero: “Cuba reduce gastos en educación gratuita”; Europa Press: “Cuba comienza a recortar sistema de educación gratuita”.

Es curioso que quienes son cómplices de la exclusión global de las mayorías en el acceso a la enseñanza, y aplaudirían el regreso de la Isla al capitalismo de analfabetos y universidades elitistas, se preocupen por la educación en Cuba. Porque quieren que fracasen, los enemigos de la Revolución Cubana, a través de sus medios de prensa, pretenden demeritar las medidas que en la actualización del modelo económico cubano se vienen implementando en el sector de la educación. Llamo la atención sobre el hecho de que ninguno de esos grandes medios hace alusión a los lineamientos aprobados en el VI Congreso del Partido Comunista de Cuba, que dejan claro que las medidas que se adoptan son para perfeccionar el sistema educativo cubano.

No se trata, como pretenden hacer ver esos medios, que el gobierno cubano limite el acceso a los conocimientos, sino todo lo contrario, propiciar que en nuestro socialismo el pueblo tenga la posibilidad de llegar a las más altas metas en el terreno de la educación y la cultura. Ninguno de ellos dice que en Cuba la educación sigue siendo obligatoria hasta los nueve grados y a todos los que terminan ese nivel se les garantiza la continuidad de estudios.

En Cuba, todas las personas gozan de iguales derechos y posibilidades de estudiar desde la escuela primaria hasta las universidades, como lo establece la Constitución de la República. Desde el primer lineamiento referido a la educación, se establece que se continuará avanzando en la elevación de la calidad y rigor del proceso docente educativo, y en el papel de la familia en la educación de niños y jóvenes.

Para alcanzar estos objetivos se plantea formar con calidad y rigor el personal docente que se precisa; utilizar los equipos y medios audiovisuales como complemento de la labor educativa del docente; lograr que las matrículas en las diferentes especialidades y carreras estén en correspondencia con las demandas del desarrollo de la economía y la sociedad; actualizar los programas de formación e investigación en las universidades en función de las necesidades del desarrollo económico y social del país y de las nuevas tecnologías; incrementar la matrícula en carreras agropecuarias, pedagógicas, tecnológicas y de ciencias básicas afines, y definir que los trabajadores puedan estudiar bajo el principio de que debe ser a cuenta de su tiempo libre y a partir de su esfuerzo personal.

Un total de 14 millones de niños y niñas entre cinco y 17 años en América Latina trabajan, y la mayor parte, cerca de 9,4 millones, realizan labores peligrosas, según cálculos de la Organización Internacional del Trabajo. Ninguno de esos niños viven en el país que más ha hecho por la educación de sus habitantes y de otros países, y el más atacado por los medios de comunicación al servicio del imperialismo que bloquea su sistema educativo y su economía. Además, una cifra superior a tres millones de personas se han alfabetizado a partir del método cubano Yo Sí Puedo, tras ser aplicado en casi tres decenas de países de distintas partes del mundo. Para ocultar esas realidades y desestimular a quienes en todo el mundo reclaman el derecho a la educación gratuita y de calidad, conquistado por los cubanos pero una quimera en muchos lugares, la gran prensa necesita decirles que Cuba retrocede en la educación gratuita.

Pero el acceso a la educación en Cuba es, como dijera Fidel en la clausura del Cuarto Congreso de Educación Superior, el 6 de febrero de 2004, “la obra educativa sin precedentes que el pueblo cubano ha creado”, y que continúa desarrollando con vistas a lograr un capital humano cualitativamente superior.