Internauti di differenti latitudini hanno partecipato oggi al “tuitazo” con l’etichetta #DerechosdeCuba, col proposito di denunciare le sanzioni e provocazioni contro il paese caraibico eseguite o promosse dagli Stati Uniti.
L’appuntamento virtuale nella rete sociale Twitter, iniziato alla 10:00 ora locale (14:00 GMT), si realizza dopo che l’Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri di Washington ha imposto la maggiore multa, fino al momento, alla banca olandese ING Bank (619 milioni di dollari) per realizzare transazioni finanziarie con Cuba.
Il fatto si somma ad altri come la multa alla firma Ericsson per riparare strumenti di seconda mano per la telefonia mobile nel paese caraibico, oltre alle restrizioni imposte dal gigante Google a siti digitali cubani per l’uso di accessori gratuiti.
Inoltre, gli attacchi non si limitano al terreno virtuale, perché la Casa Bianca ha incluso nuovamente Cuba, questa settimana, nella lista nera delle nazioni che non compiono gli standard minimi per l’eliminazione della tratta di persone.
Tra i paesi con partecipanti più attivi nel “tuitazo” si trovano Brasile, Messico, Spagna, Portogallo, Venezuela e Stati Uniti.
Gli internauti sottolineano i risultati cubani come l’educazione e la salute gratuita, l’appoggio dell’isola alla formazione di studenti di più di un centinaio di paesi, oltre ad esigere la fine del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti.
Per un mondo multipolare che rispetti la sovranità ed indipendenza dei paesi. Per i #DerechosdeCuba a decidere il suo modello sociale, ha affermato uno dei tweet apparsi come parte dell’iniziativa, la terza convocata questo anno.
Il Dipartimento del Tesoro multa la ditta Ericsson per riparare strumenti delle telecomunicazioni per Cuba; ed i #DerechosdeCuba?, Impone Google restrizioni agli spazi cubani in Internet e viola i #DerechosdeCuba, denunciano altre entrate.
Sono nostri #DerechosdeCuba la sospensione del bloqueo a #Cuba, chiusura della base illegale yankee a #Guantanamo e libertà per #LosCinco, #derechosdecuba sono i diritti del mondo, no all’ingerenza nordamericana, manifestano vari partecipanti.