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Provocatori
L’esplosione della nave La
Coubre: il silenzio complice
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6 marzo 2012 - Rogelio del Río www.granma.cu
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Tutto il popolo di Cuba ha ricordato il 4 marzo l’esplosione della nave francese La Coubre, avvenuta 52 anni fa nella baia de L’Avana, un’azione terroristica che provocò la morte di circa cento persone e il ferimento di almeno 200.
La nave trasportava esplosivi, granate e munizioni comprate dal governo cubano in Belgio Una prima esplosione avvenne alle 15.00 del 4 marzo del 1960 e meno di un’ora dopo una seconda detonazione provocò il maggior numero di vittime, perchè decine di persone stavano prestando aiuto.
Le investigazioni realizzate da periti cubani e stranieri scartarono la possibilità di un incidente per il tipo di carico, constatando le misure di sicurezza degli imballaggi, quelle adottate per lo scarico, la perizia e l’efficienza degli addetti.
La mano della CIA
Le esplosioni della nave La Coubre obbedivano ad un sabotaggio preparato nel punto di partenza o durante la navigazione, in accordo con i risultati delle investigazioni.
Sulla nave a vapore viaggiava, senza spiegazioni logiche, un giornalista statunitense e la nave fece scalo a Miami, feudo della contro Rivoluzione.
Si seppe poi che Washington aveva fatto pressioni su Bruxelles perchè non vendesse armi a Cuba, che le necessitava per salvaguardare la Rivoluzione.
Esperti subacquei degli Stati Uniti parteciparono alle ricerche sulla nave affondata, ma non sono mai state diffuse informazioni e nessun documento è mai stato reso pubblico.
L’esplosione della nave a vapore La Coubre fu un crimine orrendo, con un alto prezzo per Cuba, che aveva scelto d’essere indipendente.
Nel funerale del vittime il leader cubano Fidel Castro pronunciò per la prima volta la parola d’ordine Patria o Morte!
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