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No terrorismo |
Hanno
assassinato Félix |
11 settembre 2012 - www.granma.cu
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L’11 settembre del 1980, il terrorismo finanziato dagli Stati Uniti, assassinò il diplomatico cubano Félix García Rodríguez sulla strada di Queens, a Nuova York.
La mano che lo uccise era quella di Pedro Remón Rodríguez, un terrorista nordamericano d’origine cubana, pagato dagli USA.
Félix García fu intercettato nel suo veicolo e colpito dalle pallottole del sicario Remón, del gruppo controrivoluzionario Omega-7. Quando l’auto di Félix si scontrò contro una macchina che transitava in direzione contraria, l’assassino scese dalla sua auto e gli sparò nuovamente.
Le denunce del Governo cubano sottolinearono allora l’impunità con cui agivano nel suolo nordamericano, i gruppi contro rivoluzionari, autori di vari attentati contro i rappresentanti del Isola nella ONU. Quella è la stessa impunità grazie a cui passeggiano oggi per le strade di questo paese.
Remón, con una lunga carriera di servizi al terrorismo contro Cuba, complice di Luis Posada Carriles nella preparazione dell’attentato contro il Comandante in Capo Fidel Castro, a Panama , il 18 novembre del 2000, detenuto e liberato con l’indulto, il 26 agosto 2004, concesso dalla ex presidentessa Mireya Moscoso, tra le altre azioni criminali, è anche segnalato come l’assassino del giovane d’origine cubana che viveva a Puerto Rico, Carlos Muñiz Varela, il 28 aprile del 1979, per le sue attive relazioni con Cuba.
Félix lo si ricorda per la sua semplicità, originalità, simpatia innata e comunicativa, le molte abilità, il disinteresse e il forte senso di solidarietà umana.
Il suo funerale, con una partecipazione di massa, a Cuba, oltre a riflettere la condanna del popolo dell’Isola alle criminali aggressioni che per decenni vili mercenari al servizio dell’ impero hanno commesso, mostrò anche l’ira di tutti coloro che lo conoscevano.
Felix aveva la Rivoluzione nelle vene e tutto quello che faceva si basava nei principi che aveva abbracciato per tutta la sua vita.
Questo è l’esempio che Felix ci ha lasciato: un lavoratore infaticabile, una condotta inappuntabile e una combattività permanente.
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