Complice di Posada Carriles ribadisce il suo appoggio al candidato Capriles |
20 settembre 2012 - J.G.Allard www.granma.cu
|
Ricardo Koesling (il dirigente del partito politico Piedra che aveva dichiarato che “ai sostenitori di Chavez li manderemo via con il piombo, i colpi, a calci o in qualsiasi altro modo” proclamando che continua ad appoggiare il candidato della destra Henrique Capriles Radonsi), è il capo della mafia cubano americana di Miami a Caracas e rappresenta in Venezuela la rete terrorista di Luis Posada Carriles.
Isterico, dopo l’annuncio della rottura di Piedra con la formazione di Capriles Radonski, Koesling, che dice di essere ancora il segretario delle finanze ed avvocato del gruppo, ha espresso la sua rabbia durante un’intervista a Radio Caracas.
Koesling è associato al terrorismo cubano americano fin dagli anni settanta. Fu complice della fuga di Luis Posada Carriles dal carcere di San Juan de los Morros, nel 1985, mentre collaborava ad alto livello con il Governo di Jaime Lusinchi.
Il 12 aprile 2002, a Caracas, Ricardo Koesling fu tra coloro che diressero l’assalto all’ambasciata cubana durante il colpo di Stato contro Chávez, insieme a Salvador Romaní, che si trova attualmente in asilo politico a Miami con la compiacenza del Dipartimento di Stato. In questo stesso atto di terrorismo contro i rappresentanti diplomatici cubani, partecipò attivamente l’attuale candidato della destra Henrique Capriles Radonski, allora sindaco del municipio di Baruta.
Koesling appartiene alla stessa rete cubano americana del terrorista Francisco Pimentel, complice degli attentati de L’Avana nel 1997, ed Hermes Rojas, artefice delle torture insieme a Posada ad El Salvador.
Tra le relazioni di Koesling a Caracas ci fu sporadicamente Henry López Sisco, che attualmente si trova in asilo politico in Costarica. Torturatore ed assassino della polizia segreta durante l’amministrazione di Carlos Andrés Pérez, vecchio sbirro che diresse le riunioni che si svolsero tra i rappresentanti della polizia del governo di Carlos Andrés Pérez e Manuel Contreras, il capo della DINA di Pinochet, nell’agosto del 1975.
Nel circolo dei legionari di Koesling, bisogna segnalare inoltre il golpista Alejandro Peña Esclusa, oggi capo di UnoAmerica, l’organizzazione fascista latinoamericana promossa da ex militari dell’Operazione Condor e complice di azioni terroriste. Peña Esclusa continua ad essere accusato di possesso illegale di esplosivi dopo le denunce del terrorista di El Salvador Francisco “El Panzón” Chávez Abarca.
A Miami, la truppa mafiosa di Capriles Radonski
Dopo il trionfo di Hugo Chávez e della sua Rivoluzione, la mafia di Miami che per decenni ha eseguito i piani della CIA per destituire la Rivoluzione Cubana, se è ampliata con un banda di venezuelani che hanno fatto dell’opposizione al Presidente il loro affare. Come lo fecero a partire dal 1959 i complici della dittatura di Fulgencio Batista, con l’appoggio aperto o occulto delle varie amministrazioni nordamericane che si sono susseguite.
Alla fine di febbraio del 2009, su iniziativa di Posada e di Ángel de Fana Serrano, si riunirono pubblicamente a Miami terroristi e mafiosi cubano americani con golpisti venezuelani guidati da Patricia Poleo e militari venezuelani traditori. De Fana partecipò nel 1997 nel complotto dello yacht La Esperanza, gestito dalla FNCA, organizzato da Posada ed auspicato dalla CIA che condusse un gruppo di terroristi verso la Isla Margarita per commettere un attentato contro la vita di Fidel.
Si trovava in prima fila nella suddetta riunione cospirativa, Patricia Poleo, profuga della giustizia venezuelana a causa della cospirazione per il vigliacco assassinio del procuratore Danilo Anderson. Al suo fianco si trovava colui che fece da aiutante a Pedro Carmona nel colpo di Stato contro il presidente Chávez nel 2002, il colonnello dell’esercito Gustavo Díaz.
Si fecero vivi anche il capitano traditore della Guardia Nazionale Javier Nieto Quintero, vincolato nel 2004 ad un caso di paramilitari colombiani, ed il tenente José Antonio Colina Pulido, responsabile degli attentati con esplosivi contro gli uffici diplomatici di Spagna e Colombia a Caracas nel 2003.
A questa truppa si sommava l’ex commissario della Direzione dei Servizi di Intelligence e Prevenzione (DISIP) Joaquim Chaffardet, anch’egli con base in Florida, nella cui casa furono ritrovati a marzo del 2009 alcuni esplosivi oltre a materiale vincolato con il caso dell’attentato contro l’aereo di Cubana de Aviacion distrutto in pieno volo nel 1976.
Da allora sono giunti a Miami molti altri delinquenti, corrotti, profughi, come Guillermo Zuloaga, ex presidente del canale di notizie Globovisión, e Raúl Díaz Peña, complice profugo di Colina Pulido.
Questa confraternita di criminali con la quale si identifica Koesling, costituisce oggi l’appoggio poco invidiabile del quale dispone in territorio nordamericano il candidato dell’opposizione alla Rivoluzione Bolivariana.
|