Non ha rivelato pubblicamente di cosa hanno parlato, ma non ci si potrebbe aspettare niente di buono considerando il calibro dei partecipanti.
Una riunione a Miami del cosiddetto Partito del Popolo Cubano Ortodosso - il cui nome da solo offende il ricordo dell’organizzazione fondata da Eduardo Chibas - che è riuscita a radunare personaggi che alle loro spalle hanno una lunga storia d’aggressioni e terrorismo contro Cuba.
Grazie al camaleontico sistema giudiziario statunitense, troviamo terroristi liberi a Miami ed eroi antiterroristi condannati a lunghissime pene detentive nelle carceri degli Stati Uniti.
Luis Posada Carriles non ha bisogno di presentazioni: documenti dell’FBI e della CIA
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lo vincolano all’assassinio di 73 persone che viaggiavano su un aereo civile cubano che esplose in volo.
Era lì, nella Sala degli Specchi del Ristorante Versailles, insieme agli amici di una vita e con altri più recenti, come il congressista repubblicano David Rivera, secondo cui qualunque azione contro Cuba è insufficiente. Ricordiamo, tra le ultime, il tentativo di proibire i viaggi degli emigrati cubani verso il loro paese, condannandoli a cinque anni di separazione familiare una volta giunti negli Stati Uniti.
Secondo il giornale La Voz de la Calle, l’atto è stato caratterizzato da “una profonda emozione patriottica”. Se non fosse per la comprovata attività cospirativa di Posada e dei suoi complici, si potrebbe pensare - a giudicare dalle foto - che l’emozione fosse in realtà dovuta al sontuoso banchetto finanziato dagli organizzatori.