“Nessuna
risoluzione
nell’Assemblea
Generale è
stata tanto
schiacciante,
in maniera
consecutiva
come quella
presentata
contro il
blocco
genocida
degli Stati
Uniti”, ha
sottolineato
a Miami il
noto
giornalista
Andrés Gómez.
“Questa
condanna
dell’Assemblea
Generale
della
politica
genocida di
Washington
contro
l’integrità
fisica e
politica del
popolo
cubano, è
stata
ignorata in
tutti questi
anni dai
governi
nordamericani”,
ha aggiunto
in un
articolo il
direttore
della
rivista
Areítodigital.
Martedì
scorso, per
il
ventunesimo
anno
successivo,
nell’Assemblea
Generale, è
stata
approvata la
risoluzione
che condanna
il blocco
economico,
commerciale
e finanziaro
imposto
dagli USA al
popolo
cubano.
Gómez
ricorda che
188 nazioni
hanno votato
a favore del
testo, cioè
più del 97%
dei 93 Stati
membri
dell’organizzazione
internazionale,
con tre
contrari:
Stati Uniti,
Israele e
Palau e due
astensioni,
Isole
Marshall e
Micronesia.
Il
giornalista
ha ricordato
che Palau,
Micronesia e
le Isole
Marshall
sono
arcipelaghi
dell’Oceano
Pacifico
Occidentale,
che
nell’insieme
hanno poco
più di
200000
abitanti. Il
loro
bilancio
nazionale
dipende per
legge e in
grande
misura dai
fondi
concessi
dalle
autorità di
Washington e
il loro
sistema
difensivo si
appoggia
esclusivamente
nelle forze
armate degli
Stati Uniti.
Nel
pomeriggio
della
votazione
contro il
blocco, il
portavoce
del
Dipartimento
di Stato,
Mark Toner,
ha
dichiarato,
rispondendo
alle domande
della stampa
che: “La
nostra
politica si
mantiene
uguale”, e
questo mette
in evidenza
la poca
importanza
che
Washington
assegna
all’opinione
della
comunità
internazionale.
“A Miami e
in altri
luoghi, in
maniera
perversa,
sostengono
che il
blocco non
esiste o che
il Governo
lo utilizza
come
pretesto per
giustificare
la
situazione
economica di
Cuba”, ha
denunciato
Gómez, che
ha terminato
il suo
commento
riferendosi
ad una
proposta del
ministro
degli Esteri
cubano,
Bruno
Rodríguez
Parrilla,
fatta
durante il
dibattito di
martedì 13,
nell’Assemblea
Generale.
“Se credete
che
necessitiamo
il blocco
come
pretesto,
levate il
blocco e
provatelo”.