Recenti azioni del governo degli Stati Uniti sono in contraddizione con ciò che ha affermato, tre anni fa, il presidente Barack Obama nel V Vertice delle Americhe, in Trinidad Tobago, quando ha espresso che avrebbe cercato un nuovo inizio riguardo ai rapporti con Cuba.
Contrariamente negli ultimi mesi Washington ha rinforzato la sua politica di
ostilità verso la Maggiore delle Antille, avviando sovvenzioni miliardarie che
tramite entità federali tentano di smantellare il sistema politico dell’isola.
Il Dipartimento di Stato ha destinato 20 milioni di dollari
per creare reti clandestine di Internet al margine delle regolazioni statali del
paese.
Per quanto riguarda lo spirito ed i soldi, c’è una crescita delle spese per
l’uso delle tecnologie moderne, ha riconosciuto Mark Lopez, vice amministratore
assistente per l’America Latina ed i Caraibi dell’Agenzia Internazionale per lo
Sviluppo (USAID).
In una lettera inviata al Congresso, si spiega come la Casa Bianca pianifichi
spendere questi soldi durante l’anno fiscale che finisce il 30 settembre,
tramite tre entità tra le quali si trova l’Ufficio dell’America Latina ed i
Caraibi (LAC) dell’USAID.
Nello stesso modo parteciperanno l’Ufficio della Democrazia, i Diritti Umani ed
il Lavoro (DRL) e quello degli Affari dell’Emisfero Occidentale (WHA), ha
riportato il giornale The Miami Herald.
Il programma eviterà l’uso d’attrezzatura sofisticata come sono i telefoni
satellitari ed al loro posto verranno usati solo articoli accessibili ai cubani:
computer, dischi fissi, unità USB e telefoni cellulari, ha riferito un impiegato
del Congresso.
Sei degli altri nove programmi per la nazione caraibica inclusi nella lettera
fanno anche riferimento all’uso di nuove tecnologie.
Lopez ha detto che era difficile quantificare l’aumento da un anno all’altro nei
confronti dei fondi dovuto a che i programmi sono per alcuni anni.
La comunicazione non ha offerto altri dettagli sul programma e Lopez si è
rifiutato a rivelarli per evitare che siano conosciuti dal governo cubano.
Nonostante, il funzionario ha sottolineato che il destino finale di questa
attrezzatura saranno i gruppi, che finanziati da Washington, cercano di
distruggere, dall’interno del paese, il sistema politico della nazione cubana.
Le richieste di fondi
per altri programmi si faranno conoscere presto, ha annunciato.
Questa informazione coincide con la divulgazione dei fondi storici dell’USAID
per il sovvertimento del governo cubano: 197 milioni 270 mila dollari, usati
soprattutto tra il 2001 ed il 2008, secondo descrive Tracey Eaton, nel suo blog
Along the Malecon: Fondi per il sovvertimento del governo a Cuba dell’USAID.
Attira l’attenzione il fatto che la segretaria di Stato, Hillary Clinton, si sia
mostrata nel centro di una campagna per, ipoteticamente, appoggiare la libertà
di Internet a livello globale, con lo scopo di accelerare “cambiamenti politici,
sociali ed economici”, ha sottolineato il giornale.
Questo atteggiamento negli affari interni del paese è una delle cause per cui i
paesi dell’Alleanza Boliviana per i Popoli della Nostra America (ALBA) hanno
consigliato agli integranti di questo blocco regionale di
espellere dai loro territori
all’entità statunitense per costituire un fattore di perturbazione che attenta
contro la sovranità e la stabilità politica.
Questo è stato esposto in una dichiarazione del Consiglio Politico dell’ALBA,
dopo una riunione di consiglieri del blocco il 21 giugno a Rio de Janeiro, in
Brasile, durante la conferenza dell’ONU sullo sviluppo sostenibile Rio+20.
Il testo sottoscritto da Bolivia, Cuba, Ecuador, Dominica, Nicaragua e Venezuela
ha denunciato che l’USAID avvia azioni “d’ingerenza aperta” e finanzia gruppi e
progetti indirizzati a destabilizzare i legittimi governi che non rispondono
agli interessi di Washington.
L’anteriore è una “chiara e sfacciata intromissione nei processi politici
interni di ogni nazione”, ha sottolineato il documento.
Nella maggior parte dei paesi dell’ALBA, l’USAID tramite le sue diverse
organizzazioni e facciate, avvia le sue azioni illegali ed impunemente, fuori da
una cornice giuridica, finanzia illegalmente i mezzi di comunicazione, i leader
politici e le organizzazioni non governative”, ha aggiunto.
Il blocco bolivariano ha responsabilizzato l’USAID di promuovere nei loro paesi
tutti i tipi di opposizioni per cospirare e limitare le potestà dei membri
dell’ALBA e in molti casi, saccheggiare le loro risorse naturali.
I nostri paesi non richiedono di nessun tipo di finanziamento estero per
mantenere le nostre democrazie, che si consolidano per la volontà dei popoli
latinoamericani e caraibici, ha precisato il testo.
Non abbiamo neanche bisogno di organizzazioni tutelate da potenze straniere che
in pratica usurpano ed indeboliscono la presenza degli organismi dello Stato, ha
sottolineato la dichiarazione.