Cuba
e il Regno dell’Arabia Saudita analizzano come concretare le
modalità della cooperazione nella salute pubblica, hanno
annunciato a Riad le fonti diplomatiche, dopo la firma di un
accordo di collaborazione.
I ministeri
di Salute dell’Isola e del regno arabo hanno sigillato un patto
che permette la presenza di professionisti cubani della salute
con alta qualificazione nei due ospedali più prestigiosi del
regno: il King Saud Medical City e il Prince Salman.
Dopo
la cerimonia della firma, l’ambasciatore cubano nel paese,
Enrique Enríquez, ha ratificato la decisione del suo paese di
"stringere maggiormente i vincoli tra le due nazioni e
contribuire allo sviluppo dei programmi di governo disegnati per
migliorare e ampliare i servizi di salute in Arabia saudita.
Il patto
regola il meccanismo dei contratti a tempo di medici cubani,
come parte del Programma per il Medico Visitatore, disegnato dal
governo del regno saudita, per garantire nei suoi principali
centri di salute la presenza di specialisti di grande prestigio.
La cerimonia
della firma è stata presieduta dal dottor Mohammed Hamzah
Khoshaim, viceministro di Salute, che ha segnalato l’importanza
dell’accordo per rinforzare la cooperazione bilaterale e che ha
riconosciuto il prestigio del sistema di salute strutturato a
Cuba come politica dello Stato, dal trionfo della Rivoluzione,
nel gennaio del 1959.
A Cuba,
nonostante le difficoltà finanziarie esistenti per colpa del
blocco imposto dagli Stati Uniti, da più di mezzo secolo
l’assistenza medica è gratuita, dalla nascita sino
all’attenzione geriatrica, e comprende le operazioni chirurgiche
più complesse. |