“Cuba è amata nel nord dell’ Africa e nel Vicino Oriente”, ha affermato Kenia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) dopo la sua visita di lavoro a El Cairo.
“Cuba è un fattore di unità e di coesione dovunque la si nomina”, ha segnalato dopo un incontro con la missione statale cubana, guidata dall’ambasciatore Otto Vaillant, e con i cubani residenti, che hanno partecipato ad un’attività culturale per la fondazione dell’ Organizzazione dei Pionieri José Martí e dell’Unione dei Giovani Comunisti.
“Negli accampamenti dei rifugiati saharaui a Tindouf, in Algeria, centinaia di persone parlano spagnolo e quando gli chiedi dove lo hanno imparato, risulta che sono ex studenti di Cuba”, ha commentato Kenia, che è deputata, presidentessa del Gruppo di Amicizia Cuba- Repubblica Araba Saharaui Democrática (RASD) dell’ Assemblea Nazionale del Potere Popolare ed ha aggiunto che questo è un esempio tangibile della solidarietà concreta e della cooperazione sud-sud, iniziata da Cuba.
Poi ha parlato delle difficili condizioni dei rifugiati saharaui, ai quali sono stati ridotti fortemente gli aiuti umanitari: “E dai quali sono stata ricevuta con enorme affetto, co`si come il presidente della RASD, Mohamed Abdelaziz", ha segnalato.
Il prossimo scalo è l’Iran dove è stata invitata per uno scambio nel Majlis (parlamento) e con le istituzioni d’amicizia, di fronte alla demonizzazione delle autorità di questo paese che difendono i diritti del loro popolo.
“Il popolo dell’Iran affronta sanzioni come il cubano e questo ci unisce. In questo paese abbiamo molti amici con i quali promuoveremo il III Incontro di Solidarietà con Cuba, programmato per l’ottobre del 2014 a L’Avana”, ha comunicato.
La presidentessa dell’ICAP è stata ricevuta dal vice ministro degli Esteri egiziano Taher Ahmed Farahat, dalla direzione dell’Organizzazione di Solidarietà con i Popoli di Africa e Asia e dalla Direzione dell’Associazione d’Amicizia Egitto-Cuba.
Poi c’è stato un incontro con l’ambasciatore Vaillant e i disegnatori umoristici politici egiziani, che hanno pubblicato opere in appoggio ai Cinque antiterroristi cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti del settembre del 1998.
I disegnatori egiziani stanno preparando una mostra per il settembre prossimo, quando si compirà il 15º anniversario dell’ingiusta reclusione dei Cinque, come sono conosciuti in tutto il mondo, nella campagna per la loro liberazione.