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Guatemala: ringraziano il lavoro dei
cubani dell’Operazione Miracolo Kenia Serrano parla del caso dei Cinque.
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15.10.2013 - www.granma.cu
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Guatemaltechi, umili nell’espressione e nel vestire, hanno ringraziato i professionisti cubani dell’Operazione Miracolo in Guatemala, che hanno operato agli occhi almeno 109740 cittadini negli ultimi cinque anni.
“Nella città corre la notizia che i medici cubani sono molto capaci e non si fanno pagare” , ha confessato Ángel Muralles nel centro oculistico di Villa Nueva, municipio che confina con la capitale, Città del Guatemala.
“Spero che il mio occhio sinistro possa migliorare e sono soddisfatto perchè i cubani sono venuti in Guatemala a condividere il loro sapere”, ha aggiunto Muralle parlando con la presidentessa dell’Istituto cubano di Amicizia con i Popoli, Kenia Serrano, l’ambasciatore Roberto Blanco e la coordinatrice nazionale dell’ Operazione Miracolo, Rosa Lidia Torres.
Sutilo López ha affermato che lo hanno curato bene e Juana Cruz ha ringraziato perchè l’hanno operata a un occhio, ed ha aggiunto che “le mani dei cubani sono benedette da Dio”. Ana Victoria Alarcón ha precisato che era giunta alla clinica per le raccomandazioni di tre vicini, che prima non vedevano e adesso sì che distinguono molto bene.
“Andate dai medici cubani che vi curano, vi offrono buona assistenza e sono anche affettuosi”, ha sottolineato.
Durante la sua visita al centro di salute, Kenia Serrano ha consegnato ai lavoratori dell’ Operazione Miracolo un quadro che raccoglie molte opere sui Cinque cubani arrestati negli Stati Uniti, a Miami, nel settembre del 1998, perchè si erano infiltrati nelle organizzazioni dei terroristi lì radicate, che eseguono azioni violente contro Cuba.
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero e Fernando González sono stati condannati negli Stati Uniti a lunghissime reclusioni che comprendono due ergastoli più 15 anni nel caso di Gerardo, e senza una prova che dimostri la sua colpevolezza.
Il solo dei Cinque che è tornato in Cuba è Renè, che ha trascorso, innocente, 13 anni in prigione e un successivo periodo di libertà vigilata a Miami.
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