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Molte personalità appoggeranno i Cinque cubani a Washington |
23.03.13 - www.granma.cu
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Molte personalità hanno confermato sino ad oggi la loro partecipazione alla “2ª Giornata d’Appoggio alla Causa dei Cinque antiterroristi cubani”, prigionieri politici negli Stati Uniti, che si svolgerà dal 30 maggio al 5 giugno, a Washington DC.
Tra loro, la leggendaria attivista afro- statunitense Angela Davis, l’attore Danny Glover e padre Miguel D'Escoto, ex ministro degli Esteri del Nicaragua e presidente della 63ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha precisato il Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque, in un comunicato ricevuto da Prensa Latina.
Parteciperanno anche la nota combattente sociale spagnola Dolores Huerta, Fondatrice dell’Associazione Nazionale dei Lavoratori Agricoli e la reverenda Joan Brown Campbell, ex segretaria generale del Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti.
Inoltre, lo scrittore, giornalista ed ex parlamentare brasiliano Fernando Morais, autore del libro Gli ultimi soldatio della guerra fredda che narra la storia dei Cinque, come sono conosciuti nel mondo:Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González ( in libertà vigilata dall’ottobre del 2011).
Ugualmente fanno parte della lista il cineasta Saul Landau, l’avvocato Martin Garbus, membro del gruppo legale dei Cinque, Wayne Smith, ex capo della Sezione d’Interesse di Washington a L’Avana.
Uno dei punti chiave nel dibattuto è la necessità di trovare una soluzione al caso dei Cinque, arrestati d quasi 15 anni in territorio statunitense, ricorda il Comitato Internazionale.
Come parte del dialogo stiamo invitando gli amici solidali con Cuba e la gente di buona volontà degli Stati Uniti e del mondo ad accompagnarci in questa giornata “Cinque giorni per i Cinque cubani”, a Washington DC, puntualizza il testo.
Il gruppo dei Cinque fu arrestato il 12 settembre del 1998 nella città di Miami, mentre vigilava le organizzazioni criminali d’origine cubana dedicate ad eseguire azioni criminali contro la popolazione civile dell’Isola, che hanno provocato in mezzo secolo più di 3.400 morti e migliaia di invalidi.
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