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Solidarietà
ai
5 dal mondo
Argentina
- Belgio - Bielorussia
- Brasile -
Canada
- Colombia - Cuba - Gambia -
Giappone - Guatemala -
Haiti - Iran - Italia -
Kazakistan -
Kenia -
Libano - Messico - Mozambico - Nicaragua -
Perù - Portorico - Russia
- Seychelles - Spagna - Sudafrica
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ARGENTINA
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Iniziative per la liberazione dei Cinque, in Argentina |
10.10
- Il Movimento di Solidarietà con Cuba in Argentina ha ratificato per giovedì
12, una marcia a Buenos Aires, per esigere l’immediata liberazione dei quattro
antiterroristi cubani che sono ancora reclusi ingiustamente nelle prigioni degli
USA.
Il
12 si compiranno 15 ani lunghi e dolorosi anni da quando i Cinque cubani furono
arrestati e isolati nelle carceri statunitensi e condannati poi a Miami a un
totale di quattro ergastoli e 77 anni di prigione, denuncia il comunicato
dell’organizzazione MASCUBA.
I Cinque
sono Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e
René González.
Quest’ultimo è stato liberato dopo 13 anni di reclusione e un
periodo di libertà vigilata a Miami, interrotto in cambio della sua rinuncia
alla cittadinanza statunitense, nel mese di maggio scorso, quando è tornato
definitivamente a Cuba.
MASCUBA
ha convocato con il Comitato Argentino per i Cinque e altri gruppi solidali a
marciare dalla centrale Piazza Italia sino all’ambasciata degli USA, con
l’appoggio di un ampio ventaglio politico - democratico e popolare.
La
manifestazione, dice il comunicato, servirà anche per domandare l’eliminazione
del blocco economico e le aggressioni degli Stati Uniti contro Cuba, per
ricordare il 40º anniversario del colpo militare in Cile, che provocò la morte
del presidente Salvador Allende, appoggiato da Washington e dalla CIA.
I manifestanti
inoltre condanneranno ed esigeranno l’interruzione immediata dei piani del
governo statunitense d’attaccare la Siria, e reclameranno la restituzione
all’Argentina delle isole Malvine.
A
Rosario e a Córdoba si realizzeranno attività per i Cinque, incontri politici e
radio aperte, con la partecipazione del forze locali, mentre in altre città
sventolerà la bandiera della libertà per Gerardo, Antonio, Ramón e Fernando.
I
Cinque furono accusati senza prove e condannati in un processo politico e
manipolato, a Miami, perchè cercavano di prevenire gli attentati contro l’Isola
pianificati e finanziati da Miami ed eseguiti da gruppi di terroristi, gli
stessi che furono complici del Piano Condor di repressione nel Cono sud.
Durante la
dittatura militare in Argentina –ricorda MASCUBA- furono assassinati 15
argentini che lavoravano nell’ambasciata cubana a Buenos Aires e nelle imprese e
scuole relazionate con questa missione, e inoltre furono fatti sparire due
giovani diplomatici cubani, tutti scomparsi nella “Automotores Orsetti”, allora
sede del comando del Piano Condor, in Argentina.
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BELGIO
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Una città
belga ha dedicato una corsa in bicicletta ai cubani antiterroristi |
22.10
- La città belga di Ieper, nel nordovest del paese, ha dedicato la sua
tradizionale Corsa Ciclistica per la Pace agli antiterroristi cubani condannati
ingiustamente negli Stati Uniti, reclamando la loro liberazione.
Con la partecipazione di 276 ciclisti, il percorso si è esteso per cinque Km.
ed ha incluso il Parco della Pace, dove nel 2011 erano stati piantati cinque
alberi di ciliegio in omaggio ai Cinque, come sono conosciuti
internazionalmente.
Gerardo
Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e
René
González (quest’ultimo è tornato a Cuba) furono detenuti nel 1998 mentre
ostacolavano i gruppi di terroristi cubano-americani radicati a Miami, che
pianficano ed eseguono azioni violente contro il popolo cubano.
Nel comunicato messo a proposito della Corsa in bicicletta, gli organizzatori
hanno denunciato l’ingiusta reclusione dei Cinque e le molte illegalità commesse
durante il processo manipolato.
In
occasione della corsa sono posti sui rami dei ciliegi i ritratti dei patrioti
cubani e molti nastri gialli, in risposta alla campagna convocata da René
González, perchè negli USA i nastri giallo sono un simbolo per esprimere il
desiderio che torni a casa un essere amato, come accade a Cuba con i Cinque.
Un
gruppo di musicisti si è poi messo a suonare con le cornamuse sotto gli
alberi e l’ambiente è divenuto così magico che anche i ciclisti in gara si sono
fermati un attimo per ascoltare.
I due vincitori,
Kevin Brysbaert per gli uomini e Charlotte Dewilde per le donne, hanno ricevuto
una targa dei Cinque dalle mani di Katrien Demuynck, presidentessa del Comitato
belga por la Libertà degli Eroi di Cuba, combattenti contro il terrorismo.
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BIELORUSSIA
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Giurista
bielorusso difende la causa degli antiterroristi cubani |
06.04
- Il presidente del TribunalE Supremo Economico della Bielorussia Víctor
Kamenkov, ha denunciato la violazione dei diritti umani dei Cinque
antiterroristi cubani, ingiustamente condannati negli Stati Uniti.
“Condanno tutte le ingiustizie che si commettono contro di loro e i loro
familiari, per aver combattuto il terrorismo”, ha reiterato Kamenkov che è anche
presidente dell’Unione dei Giuristi di questa nazione, parlando durante una
riunione di lavoro con diplomatici cubani accreditati a Minsk.
Inoltre ha assicurato che la sua organizzazione si unirà alla campagna
internazionale di solidarietà con gli antiterroristi cubani e realizzerà azioni
d’appoggio.
Alfredo Nieves,
ambasciatore di Cuba in Bielorussia, ha ricordato che Gerardo
Hernández, Antonio Guerrero, René González, Ramón Labañino e Fernando
González, dal territorio degli Stati Uniti tentavano d’impedire le azioni di
violenza contro l’Isola, perpetrate da gruppi di terroristi.
I
Cinque furono detenuti il 12 settembre del 1998 e condannati per aver
controllato le azioni dei gruppi di terroristi nemici di Cuba che risiedono a
Miami, a ingiuste e severissime reclusioni che comprendono persino due ergastoli
per Gerardo.
Nieves ha commentato che la stampa statunitense mantiene un ermetico silenzio su
questo tema e che le autorità nordamericane hanno pagato diversi giornalisti al
tempo del processo per creare disinformazione.
“L’assenza di questa verità nei mezzi di comunicazione internazionale obbedisce
ad una decisione politica di mantenerla sotto silenzio”, ha aggiunto il
diplomatico cubano
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BRASILE
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Gli emigrati
cubani per la liberazione dei Cinque |
21.10
- Adriana Pérez, moglie dell’antiterrorista cubano Gerardo Hernández, ha
chiesto, a Rio de Janeiro, ai delegati del 1º Incontro dei Cubani Residenti
all’Estero, di fare propria la battaglia per la liberazione dei quattro
compatrioti ancora reclusi negli Stati Uniti.
Adriana ha letto una lettera di Gerardo ai circa 100 partecipanti all’incontro e
li ha incitati a sommare le voci e a realizzare attività in tutti gli angoli del
mondo a favore della liberazione del suo compagno, di Ramón Labañino, Antonio
Guerrero e Fernando González, detenuti per aver evitato azioni violente contro
Cuba.
Il
quinto dei Cinque, René González, ha spiegato, si trova a L’Avana dopo aver
trascorso tredici anni in prigione e scontato quasi un anno e mezzo di libertà
vigilata a Miami.
Per tornare in Patria ha dovuto rinunciare alla sua cittadinanza statunitense.
È
indispensabile raddoppiare le azioni per far conoscere il caso negli Stati Uniti
e per far sentire la pressione mondiale sulla Casa Bianca e influire su una
decisione politica a loro favore.
“Stare in prigione per 15 anni porta varie conseguenze”, ha spiegato ed ha
sottolineato l’importanza di unire le forze tra le associazioni di cubani
residenti all’estero, per diffondere con forza questa lotta a favore dei
Cinque, come li si conosce internazionalmente.
“Questa è anche una battaglia a favore della sovranità di Cuba”, ha aggiunto.
“I
Cinque rappresentano il diritto di Cuba a difendesi dal terrorismo di Stato e
dalle aggressioni degli Stati Uniti” ha detto Andrés Gómez, fondatore della
brigata Antonio Maceo, che ha chiesto agli emigranti di unire le forze e
intraprendere azioni che generino pressioni sull’amministrazione nordamericana.
“Si tratta, ha
aggiunto, di compiere un dovere con la Patria e di difendere la sovranità di
Cuba come hanno fatto Gerardo, Ramón, Antonio, Fernando e
René,
e lottare perchè si faccia giustizia
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CANADA
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Un
incontro sul caso dei Cinque Eroi cubani. |
18.10
- Gruppi solidali del Canada realizzano oggi un incontro nella città di
Vancouver per attualizzare la conoscenza del caso degli antiterroristi cubani
prigionieri negli Stati Uniti da più di 15 anni, ha informato l’attivista Tamara
Hansen.
La Hansen ha
anticipato a Prensa Latina che il Console generale di cuba a Toronto, Javier
Domokos, nell’occasione offrirà tutti i dettagli del campagna intrapresa per la
liberazione immediata e senza condizioni di Gerardo Hernández Nordelo, Ramón
Labañino Salazar, Antonio Guerrero Rodríguez e Fernando González Llort.
Questi
uomini furono arrestati a Miami il 12 settembre del 1998 e scontano severissime
condanne per aver eviatato azioni come quelle che nell’ultimo mezzo secolo hanno
provocato più di tremila vittime nell’Isola.
René
González Sehwerert, il quinto combattente patriota già liberato, è uscito di
prigione il 7 ottobre del 2011, dopo 13 anni d’ingiusta prigionia e quasi due di
liberta vigilata passata a Miami, lontano dalla famiglia e dalla Patria, dov’è
tornato dopo la rinuncia alla cittadinanza statunitense.
La Hansen ha
aggiunto che durante l’attività si esamineranno le possibilità e le azioni
future del movimento internazionale a favore della liberazione degli
antiterroristi.
L’incontro è
stato organizzato dal gruppo Comunità di Vancouver di Solidarietà con Cuba e dal
Comitato di Vancouver por la Liberazione dei Cinque come sono conosciuti nel
mondo. Questi uomini furono iniquamente processati a Miami, in un clima
mediatico molto ostile, organizzato per manipolare l’opinione pubblica, pagato
da Washington per persuadere la giuria con minacce, ed essere certi di una
condanna dei cubani.
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Appoggio per la
liberazione dei Cinque antiterroristi cubani |
25.04
- Adriana Pérez, moglie di Gerardo Hernández, uno dei Cinque antiterroristi
cubani
condannati
ingiustamente e reclusi negli Stati Uniti, ha ricevuto l’appoggio della comunità
religiosa canadese nella lotta per il loro ritorno in Patria.
Durante una visita nella città di Toronto, Adriana Pérez è stata ricevuta dal
segretario generale della Chiesa Anglicana, il dottor Michael Thompson e da
Stuart Pike, presidente della diocesi della regione di Niagara Falls.
I
due religiosi, a nome dei presenti, hanno espresso la loro disposizione per la
realizzazione di azioni locali e verso gli Stati Uniti, per sostenere la causa
mondiale per la liberazione dei Cinque antiterroristi, ha segnalato un
comunicato inviato a Prensa Latina.
Inoltre Adriana ha incontrato Chris Levan e un gruppo di rappresentanti della
Chiesa Unita di Cristo, dov’è stato espresso lo stesso impegno di esigere dal
presidente degli USA, Barack Obama, la scarcerazione immediata di questi Cinque
uomini.
Poi Adriana Pérez ha concesso un’intervista alla stazione CIUT-FM, radio
comunitaria dell’Università di Toronto, amplia la nota in cui ha ricordato che
le autorità di Washington le negano il diritto di visitare suo marito. ed ha
partecipato ad un incontro di solidarietà con i Cinque, organizzato dal
Sindacato dei Lavoratori dell’Acciaio a Toronto, con altri gruppi amici di Cuba.
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La
moglie di Gerardo Hernández parla della causa dei Cinque
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17.04
- Adriana Pérez, moglie di Gerardo Hernández, uno dei Cinque antiterroristi
cubani prigionieri
politici negli Statii Uniti, metterà al corrente il pubblico canadese sulla
situazione di questi uomini e sulle irregolarità commesse nel processo contro di
loro.
Adriana Peréz e l’ambasciatore di Cuba a Ottawa, Julio Garmendía, hanno
partecipato ad un incontro il 15 aprile nell’Hotel Westin Bayshore di Vancouver
e ne terranno un altro il 20 nella sede del Sindacato dei Lavoratori Uniti
dell’Acciaio a Toronto.
I
due incontri hanno al centro la spiegazione delle cause di Gerardo Hernández
René González, Ramón Labañino, Fernando González e Antonio Guerriero.
Il
Comitato Internazionale per la Liberazione dei Cinque ha denunciato nuovamente
che gli Stati Uniti non hanno mai concesso il visto ad Adriana per andare a
visitare il marito condannato a due ergastoli più 15 anni, per il delitto di
cospirazione per uccidere e spionaggio, che non è mai stato provato e sul quale
non esistono prove di sorta.
Le
conversazioni in Canada sono state organizzate dal Sindacato dei Lavoratori
Uniti dell’Acciaio e i loro patrocinatori sono il Comitato per la libertà dei
Cinque di Vancouver, l’Associazione di Amicizia con Cuba di questa città e il
Gruppo Comunità di Vancouver di Solidarietà con Cuba.
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Presenteranno il caso dei Cinque |
09.04
- Adriana
Pérez, la moglie di uno dei Cinque antiterroristi cubani, ingiustamente detenuti
negli
Stati Uniti, presenterà in Canada le irregolarità presenti nel loro processo
giudiziario.
L’ambasciatore di Cuba Julio Garmendía, parteciperà all’incontro che si svolgerà
nell’Hotel Westin Bayshore di Vancouver, sulla situazione di Gerardo Hernández e
dei suoi compatrioti René, Ramón, Fernando e Antonio, riporta Prensa Latina.
La
presentazione è organizzata dal sindacato dei Lavoratori Uniti dell’Acciaio e i
patrocinatori sono il Comitato per la Libertà dei Cinque, di Vancouver;
l’Associazione di Amicizia con Cuba di questa città e il gruppo Comunità di
Vancouver di Solidarietà con Cuba.
L’attivista Tamara Hansen ha denunciato che Gerardo Hernández è stato condannato
a due ergastoli più 15 anni di carcere per cospirazione, anche se non sono mai
state presentate le prove per questi delitti.
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Una
mostra delle caricature di Gerardo |
15.01
- La mostra di caricature “Umorismo dalla mia penna”, di Gerardo Hernández, uno
dei
cinque
antiterroristi cubani prigionieri politici negli Stati Uniti, sarà esposta per
la prima volta nella città canadese di Québec.
L’esposizione, che poi verrà portata anche nelle scuole e nelle università,
forma parte delle azioni che si realizzano in Canada a favore della causa dei
Cinque.
La
Confederazione Nazionale dei Sindacati, La tavola di concertazione della
solidarietà Québec-Cuba e il Comitato di Solidarietà Fabio Di Celmo, sono gli
organizzatori dell’ iniziativa che vuole sensibilizzare e unire nuove volontà
attorno a questa causa
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Disposti ad intensificare la lotta per la
libertà dei Cinque |
08.01
- Gruppi sociali del Canada hanno riaffermato la loro disponibilità a
raddoppiare le azioni nel corso di quest’anno per ottenere la scarcerazione
immediata ed incondizionata dei Cinque cubani detenuti dal 1998 negli Stati
Uniti per aver prevenuto atti terroristici organizzati in Florida.
Noah Fine, coordinatore del Comitato di Vancouver per la libertà di Gerardo
Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González,
ha dichiarato che il giorno 5 di ogni mese la sua organizzazione preparerà una
serie di proteste per chiedere il ritorno di questi uomini alle loro case.
Negli stessi termini si è pronunciato Thomas Davies, del gruppo Comunità di
Vancouver in Solidarietà con Cuba, evidenziando che l’appoggio sul caso è
cresciuto nel mondo e si è espresso a favore di nuove iniziative per divulgare
la verità sui Cinque, come sono conosciuti internazionalmente.
Dei Cinque antiterroristi, quattro stanno scontando severe condanne in carcere
per aver seguito i gruppi violenti con base a Miami, i quali pianificavano
azioni come quelle che negli ultimi 53 anni hanno provocato più di 3.400 vittime
a Cuba.
René González invece è uscito di prigione il 7 di ottobre del 2011 dopo 13 anni,
ed in questo momento è sottoposto ad un castigo aggiuntivo di tre anni di
libertà vigilata nella città nordamericana.
Fine e Davies hanno rilasciato suddette dichiarazioni durante una manifestazione
che si è svolta di fronte alla galleria d’arte di Vancouver come parte della
campagna globale per la liberazione dei Cinque.
I
partecipanti hanno anche chiesto il ritorno di René a Cuba e l’assegnazione del
visto a sua moglie Olga Salanueva, e ad Adriana Pérez, moglie di Gerardo, per
poter far visita ai loro mariti negli Stati Uniti.
I
manifestanti si sono aggiunti all’evento aperto la scorsa settimana sul sito
Twitter, dove liberi cittadini, mezzi stampa, organizzazioni politiche e sociali
di varie parti del mondo tra cui Brasile, Argentina, Francia, Stati Uniti,
Canada, Nicaragua, Messico, Cuba e Colombia, hanno pubblicato dei commenti di
sostegno agli antiterroristi cubani.
I
Cinque subirono lunghe e spropositate condanne dopo un processo farsa svoltosi a
Miami, dove i mezzi d’informazione ricevettero dei fondi federali con lo scopo
di creare un clima ostile ed assicurare la loro condanna.
Le
autorità di Washington consegnarono sostanziosi fondi a giornalisti di vari
organi d’informazione tra cui CBS, The Miami Herald, El Nuevo Herald, il Diario
las Américas, Radio e TV Martí e WAQI, che operarono come agenti segreti per
manipolare l’opinione pubblica, condizionare la giuria ed interferire nel
processo legale.
Gli avvocati degli antiterroristi stanno cercando di dimostrare che tra il 1998
ed il 2001 la popolazione di Miami ricevette attraverso la stampa un arsenale di
propaganda pagata dal Governo per influenzare negativamente la popolazione in
merito al processo ed agli accusati.
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COLOMBIA
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Piedad
Córdoba a L’Avana per una grande “Causa Giusta” |
02.10 - La ex senatrice colombiana Piedad Córdoba è interessata a fare del caso
dei Cinque una gran "Causa Giusta", come ha detto alcuni giorni fa a L’Avana,
parlando dell’iniziativa di comunicazione che lei stessa dirige.
Dopo un incontro con i familiari dei combattenti antiterroristi e con l’Eroe
della Repubblica di Cuba, René González, la Córdoba ha detto che è sua
intenzione fare un appello alla sensibilità e alle emozioni, perchè si aprano le
porte delle loro prigioni.
La
realizzazione di un documentario su questo tema vuole trasmettere un forte
messaggio a tutti i popoli dell’America Latina e soprattutto al popolo
nordamericano, all’Accademia e a tutte le organizzazioni che lottano per i
diritti umani, ha affermato.
La dirigente del
movimento Colombiane e Colombiani per la Pace,
ha
ratificato l’impegno di "continuare a lottare sino a quando non saranno liberi,
perchè stanno scontando ingiuste condanne, che sommano tutto un popolo, solo
perchè ha preso la decisione d’essere libero e sovrano.
Il programma
Causa Giusta condotto dalla Córdoba trasmesso dalla catena TeleSur, si basa
sulla trasmissione di una serie di documentari sulla realtà economica, politica
e sociale dell’America Latina.
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CUBA
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Più
vicino a Cinque cubani straordinari
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06.11
- Non è un segreto che Gerardo, Antonio, Fernando, Ramón e René sono uomini di
straordinario valore. Ma quando si ascoltano testimonianze di persone che hanno
condiviso con i Cinque Eroi esperienze in missioni internazionali, nel quartiere
o dal solco di una scuola in campagna, la loro grandezza si avvicina.
Alcuni dei loro vicini, dei compagni di classe, di lavoro e nella vita, hanno
condiviso questi ricordi in un’Udienza Parlamentare che si è svolta ieri nel
Teatro della Facoltà di Medicina Julio Trigo, nel municipio di Arroyo Naranjo,
della capitale, dov’è cresciuto Gerardo.
Mirna Esperance Céspedes, vicina di Gerardo, ha raccontato ai presenti che lui,
pur condannato a due ergastoli più 15 anni, continua a preoccuparsi di tutto
quello che avviene nel quartiere.
Gerardo ha mandato un messaggio che è stato letto da sua sorella Isabel
Hernández, nel quale esprime tutta la speranza di tornare a riunirsi presto in
questo luogo “con tutto il nostro quartiere, la nostra Cuba intera, per
ringraziare il nostro popolo per questo affetto con cui ci onora e ci
incoraggia”.
La
presidentessa della Commissione delle Relazioni Internazionali dell’Assemblea
Nazionale, Yolanda Ferrer, ha detto che l’obiettivo dell’incontro era segnalare
i valori che li distinguono e li hanno resi simboli della dignità di tutto il
popolo cubano.
Hanno partecipato all’Udienza il presidente del Parlamento cubano e membro del
Burò Politico, Esteban Lazo; l’Eroe della Repubblica, René González; familiari
dei Cinque, funzionari del Partito e del Governo.
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Religiosi cubani esigono la
liberazione dei Cinque Eroi
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07.10
- Con un incontro con i membri delle differenti religioni del paese, sono
terminate nell’Associazione Yoruba di Cuba le attività per denunciare i 15 anni
d’ingiusta reclusione dei Cinque Eroi cubani prigionieri politici dell’impero.
Diversi familiari dei Cinque fratelli prigionieri hanno assistito allo
spettacolo ed hanno apprezzato il ritmo afrocubano dei Gruppi Los Ibeyis e los
Obiní Batá, oltre alle declamazioni di Jorge Bryan.
Aylín Labañino, figlia di Ramón Labañino, ha detto che era la prima volta che
assisteva ad una cerimonia come quella ed ha sostenuto che quel che desidera è
che nella prossima occasione la possa vedere in compagnia di suo padre. Poi ha
ringraziato l’Associazione e tutti i presenti all’attività.
Antonio Castañeda, presidente dell’Associazione Yoruba di Cuba, ha fatto un
richiamo mondiale agli uomini religiosi o no, perchè esigano la liberazione dei
Cinque e l’annullamento del blocco statunitense imposto unilateralmente contro
l’Isola.
Hanno partecipato all’incontro anche Caridad Diego, a capo dell’Ufficio
d’Attenzione ai Temi religiosi del Comitato Centrale del Partito, e il reverendo
Pablo Odén Marichal, coordinatore della Piattaforma Pastorale Cubana e vari
membri del consiglio dei sacerdoti e le sacerdotesse maggiori dell’istituzione
yoruba.
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Mostra fotografica
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La mostra fotografica “Cinquefoglie”, dedicata alla battaglia per il ritorno degli antiterroristi cubani imprigionati ingiustamente negli Stati
Uniti, è stata inaugurata questo sabato nella Casa de la Guayabera di questa città.
Composta da 15 immagini, che simbolizzano gli anni di ingiusta reclusione, la mostra esprime simbolicamente l’ingiustizia e l’ipocrisia del sistema giudiziario degli Stati Uniti verso Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González.
Secondo i suoi autori “Cinquefoglie” è una metafora per i cinque petali gialli di questa pianta che, benché originaria dell’Europa si è naturalizzata in tutto il pianeta.
Come parte della tradizionale giornata di ogni mese per il ritorno a Cuba degli Eroi si sviluppò il Gruppo organizzato dal Comitato delle Madri per la Liberazione dei Cinque, della Cátedra del Adulto Mayor (Università degli Anziani).
Canzoni e poemi si sono uniti per richiedere al presidente nordamericano di usare le sue prerogative per far cessare l’arbitraria condanna ai combattenti antiterroristi.
María del Carmen Basso, scrittrice e poetessa di Sancti Spíritus, ha detto che il presidente degli Stati Uniti con la sua inazione ha dimenticato le sue radici e la sua retorica di difensore dei diritti umani si scontra con la reclusione dei patrioti cubani.
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L’Esposizione “Luci gialle” a favore degli antiterroristi
cubani
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30.09
- Un’esposizione fotografica intitolata "Luci gialle", è stata inaugurata a
Camagüey, tra le molte iniziative del Comitati di Difesa della Rivoluzione -CDR
- durante la Campagna per la Liberazione dei Cinque, ha informato Luís Varcasia,
che si occupa delle relazioni pubbliche.
Varcasia ha detto a Prensa Latina che la mostra raccoglie diverse istantanee
scattate nel contesto del XV anniversario della reclusione dei Cinque
antiterroristi cubani, arrestati negli Stati Uniti nel 1998 per aver
controllato, da infiltrati, le azioni perpetrate contro l’Isola dai terroristi
radicati a Miami.
Le
immagini sono esposte nella sede dell’Associazione cubana dei Comunicatori
Sociali, in questa città a 570 Km, dalla capitale, in un’esposizione auspicata
anche dai CDR, la più grande organizzazione di massa di Cuba, che raggruppa le
famiglie cubane nei quartieri.
La
mostra resterà aperta sino al 5 ottobre, giorno in cui i Comunicatori Sociali
convocheranno a un Foro in Internet, per reclamare la scarcerazione di Gerardo
Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González.
René González, uno dei Cinque, è l’unico che è tornato a Cuba nel mese di
aprile scorso, dopo aver scontato 13 anni di reclusione e quasi due di libertà
vigilata a Miami.
L’intellettuale camagüeyano
Jorge Santos ha detto che la mostra fotografica è parte della risposta immediata
che offre il popolo cubano in appoggio ai Cinque Eroi, per reclamare la loro
liberazione, in ogni tipo di manifestazione.
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Migliaia di cubani alla Maratona per i Cinque Eroi |
23.09
- Cinquemila cubani circa, è stato impossibile calcolare il numero esatto,
hanno partecipato alla corsa-camminata “Cinque Chilometri per i Cinque”, come
parte della giornata di solidarietà con gli antiterroristi che scontano
durissime e ingiuste sentenze nelle carceri degli Stati Uniti. Una
rappresentazione di glorie dello sport cubano, atleti delle squadre nazionali di
pugilato, karate e altre arti marziali, hanno partecipato alla maratona,
iniziata a L’Avana dal Capitolio Pochi minuti di partire è stato consegnato
ufficialmente a René González il dorsale con il numero onorifico 2002, assegnato
quest’anno ai Cinque dal Progetto Marabana-Maracuba.
Carlos Gattorno, direttore generale del progetto Marabana-Maracuba ha detto che
questa è stata una del più belle corse organizzate in tutti questi anni ed ha
risaltato la partecipazione di massa della popolazione, di atleti...
Glorie dello
sport e artisti si sono sommati a questa iniziativa che anche reso omaggio al
VIII Congresso dei Comitati di Difesa della Rivoluzione, che ha organizzato
l’incontro sportivo, con l’Istituto Cubano dello sport, INDER.
All’arrivo in calle G, nel Malecón, René González è stato circondato da un
gruppo di giovani che hanno chiesto la liberazione dei quattro antiterroristi
ancora reclusi.
Tra i partecipanti, il campione olimpico di Barcellona 1992, Javier Sotomayor,
la medaglia d’argento nei 100 metri a Mosca 1980 Silvio Leonard e la titolare
mondiale e medaglia d’argento olimpica di Atlanta nel 1996, negli 800 metri,
Ana Fidelia Quirot, con il campione di baseball Enrique Díaz e i campioni
mondiali di pugilato Félix Savón, Jorge Hernández y Armando Martínez.
La maratona è
stata effettuata in forma simultanea in tutte le province, nei municipi e nelle
comunità rurali dell’Isola.
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Sportivi cubani parteciperanno alla Maratona per i Cinque |
20.09
- “Atleti delle squadre nazionali di pugilato e le arri marziali di Cuba hanno
confermato
la loro partecipazione alla Maratona per i Cinque”, ha informato Carlos
Gattorno, direttore generale del progetto Marabana-Maracuba.
La
maratona "Cinque chilometri per i Cinque si correrà domani, sabato 21, in tutta
Cuba, come parte della giornata di solidarietà con gli antiterroristi cubani che
sono ingiustamente reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti.
“Questa maratona ha la particolarità di non essere competitiva e il suo
obiettivo principale è coprire la distanza del circuito”, ha segnalato Gattorno.
La
corsa-camminata renderà omaggio anche all’VIII Congresso dei Comitati di Difesa
della Rivoluzione, l’organizzazione di massa che ha organizzato l’incontro
sportivo assieme all’Istituto Cubano degli Sports (Inder).
Gli organizzatori hanno detto che la maratona si effettuerà in forma simultanea
in tutte le province, i municipi, i paesi in campagna e tra le montagne
dell’Isola, com’è tradizione per questo genere di manifestazione sportiva.
La
partenza sarà trasmessa dall’emittente Radio Reloj.
I partecipanti si
identificheranno con qualcosa di giallo e potranno anche confezionare un proprio
dorsale, ma tutti dovranno portare il 2002, numero onorifico dato quest’anno ai
Cinque, dal progetto Marabana-Maracuba.
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Più
di 20000 colombe in volo per la liberazione dei Cinque Eroi |
20.09 - “Questo è un gesto d’amore puro, che unisce i cuori e moltiplica la
voglia di lottare e di vincere”, ha detto Antonio Guerriero (figlio), parlando
dell’iniziativa della gioventù cubana di far volare 20.000 colombe nello stesso
momento in tutta la geografia dell’Isola, da San Antonio a Maisí.
Protagonisti della bella iniziativa, “Tonito” e altri familiari dei Cinque Eroi
cubani ingiustamente condannati negli Stati Uniti per aver combattuto il
terrorismo.
“Nell’area del Hotel Nacional di Cuba, vicino alla cascata, il primogenito di
Antonio, sua nonna e sua zia, Mirta Rodríguez e María Eugenia Guerrero,
rispettivamente; Isabel, la sorella di Gerardo Hernández; Irma Sehwerert,
madre di René González (tra i Cinque è il solo che è tornato in Patria dopo aver
scontato la sua condanna), hanno atteso emozionati il momento stabilito, ed è
stato bello, come se aprendo le man e lanciando nell’aria queste cinque colombe
candide, in qualche modo si stessero liberando dalla loroi ingiusta reclusione
Tony, Gerardo, Ramón Labañino Fernando González”, ha detto Miguel Colina,
membro del Burò Nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti.
“Ogni colomba è
un NO all’odio, alla prepotenza, all’oppressione, all’imperialismo e alle sue
guerre per egoismo e cupidigia”, ha affermato Danay Pulido, segretaria
generale del comitato di base della UJC in questa importante
installazione turistica, che ha anche salutato il prossimo svolgimento del XVIII
Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti ed ha assicurato che “come
oggi in tutta Cuba, l’appuntamento di dicembre in Ecuador farà crescere le ali
al sogno possibile di un mondo migliore e alla speranza dell’immediato ritorno
dei Cinque Eroi nella loro Patria.
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I Martiani per i Cinque |
18.09
-
Ogni giorno ha la sua storia . ma quella di questo martedì 17 è stata la
solidarietà.
Appena sorto il sole nel Bosco Martiano del Ariguanabo, a San Antonio de los
Baños, Liliana, Álex, Luis Enrique, Jesús y Reynaldo, si disponevano a
percorrere un altro tratto della Rotta delle Cento Ceibas, ma subito una notizia
li sorprende: René González Sehwerert, e un centinaio di giovani li
accompagneranno nel nuovo tratto di 12 chilometri.
Insieme cominciano la camminata. L’insistente pioggerella non impediste
l’emozione di condividere questa tappa con un Eroe di questi tempi. Il momento è
una nuova dimostrazione della volontà di questi ragazzi della Plaza Martiana
della Società Culturale José Martí (SCJM) , che dopo aver camminato per un
migliaio di chilometri in 60 giorni da Punta de Maisí, continuano la loro
marcia verso Occidente.
Come una marea, pieni d’energia, con frasi martiane gridate a viva voce e zaini
pieni di fiducia, speranza e amore, la truppa è giunta bagnata a San Pedro,
Punta Brava, il luogo dove il 7 dicembre del 1896 morì il Luogotenente Generale
Antonio Maceo.
Lì
li aspettavano i membri della SCJM e della sua Giunta Nazionale, i dirigenti
del territorio e gli studenti, accompagnati dal cantautore Adrián Berazaín, che
ha cantato a Martí: “Por encima de lo conocido”.
Tutti i martiani
si sono stretti in un abbraccio solidale ed hanno moltiplicato le loro voci con
uomini e donne di buona volontà, che lottano nel mondo per il ritorno in Patria
di
Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González e Ramón
Labañino.
Poi Reynaldo Perera de Armas, segretario esecutivo nazionale del Consiglio dei
Giovani Plaza Martiana, ha espresso l’orgoglio d’essere giunti in questo
storico luogo e d’avere, come i suoi compagni tutto l’animo per giungere sino al
Cabo de San Antonio, il prossimo 7 ottobre, dopo una camminata di 1800
chilometri.
“Possiamo camminare per ripidi sentieri, scendere e salire colline, superare i
ruscelli, sopportare gli acquazzoni e le vesciche e persino camminare con le
scarpe rotte, animati dall’incoraggiamento e l’appoggio del popolo cubano”, ha
detto.
L’eroe della Repubblica di Cuba ha dato animo a questi coraggiosi camminanti
per superare i 18 giorni che restano e li ha esortati a continuare a sognare i
progetti che aiutano a portare avanti la Rivoluzione.
Non ci sono dubbi che queste azioni riempiono di patriottismo, ratificano la
volontà della gioventù di oggi di andare sempre, come diceva Martí “verso quello
che nasce, a creare e ad innalzare ...
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ASSALTO AL CIELO, QUESTO MERCOLEDÌ, PER LA PACE E PER I CINQUE |
18.09 - Da Sant’Antonio a Maisí, più di 20.000 colombe si alzeranno in volo all'unisono questa mattina, con un messaggio di pace, amore e la speranza del pronto ritorno in Patria dei combattenti antiterroristi cubani condannati negli Stati Uniti.
“Ali di libertà” è il nome scelto per questa azione congiunta dai “pini nuovi” e la sua avanguardia politica, l'Unione di Giovani Comunisti (UJC) e la Federazione Colombofila di Cuba, i cui soci - più di novemila in tutta la nazione - festeggiano la loro giornata questo 18 settembre.
L'iniziativa fa parte della grande crociata di milioni di persone a Cuba e in tutto il mondo che chiedono giustizia per i Cinque Eroi cubani, essendo passati già 15 anni dall'incarceramento di Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerriero e René González.
Alle 10 di mattina di questo mercoledì, da zone centrali di tutte le province - come “La Cascada”, all’incrocio tra 23 e Malecón, al Vedado di La Habana - le colombe prenderanno volo e solcheranno il cielo, la maggioranza con nastri e mastri gialli legati alle zampe.
Questa bella idea prende in prestito il nome da una mostra di dipinte fatti in prigione già vari anni fa da Guerrero che ha riprodotto l'immagine di una ventina di specie di uccelli endemici cubani in acquarelli su cartoncino.
Quando si è cercato allora titolo per la dimostrazione, l'Eroe ha deciso che “Ali di libertà” si conciliava perfettamente, non solo col tema, ma con la sua causa, perché gli uccelli, come lui e i suoi quattro fratelli di lotta, non dovrebbero stare in cattività.
Le colombe sono simbolo di pace e di purezza, così come di via di comunicazione e ponte di intendimento, perfino nelle condizioni più avverse, e tutto questo è esplicito in questa richiesta di attenzione al mondo e nella battaglia per I Cinque, ha affermato Pedro Ortega, funzionario del Comitato Nazionale dell'UJC.
Azioni come quella di oggi portano impressi l'ingegno e la passione dei giovani, anche preludio da Cuba a quel canto alla pace, alla solidarietà e il sogno possibile di un futuro migliore. |
A Las Tunas una
scultura dedicata ai Cinque |
11.09
- È quasi terminata la scultura dedicata ai Cinque Eroi cubani antiterroristi,
ingiustamente
reclusi negli Stati Uniti, creata dall’ufficiale di polizia e caricaturista
Marcial Flores.
L’opera di cemento è intitolata “Rompere il muro del silenzio”, è alta più di
tre metri, è ispirata al logotipo della campagna internazionale di solidarietà
con i Cinque e si trova davanti all’Unità provinciale del Transito, in Avenida
Carlos J. Finlay, di questa città orientale.
Marcial Flores, autore di più di 200 opere grafiche in appoggio alla campagna
mondiale per i Cinque è membro del gruppo degli scultori di Las Tunas, lavora
da alcuni mesi a quest’opera, alla quale
hanno collaborato anche gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, e gli
scultori Róger Antuña e Leonardo Fuentes.
I
Cinque sono il principale tema creativo di questo vigile urbano che ha
pubblicato le sue opere in varie province di Cuba e in altri paesi, ed ha vinto
diversi premi in concorsi nazionali e internazionali.
Flores è uno
degli artisti grafici cubani con la maggior quantità di caricature create sul
caso dei Cinque Eroi antiterroristi, molte delle quali sono usate come parte dei
materiali della solidarietà internazionale con questi patrioti
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E’ stata inaugurata a L’Avana mostra di
acquerelli di Antonio Guerrero |
11.09 -
L’esposizione di acquarelli “Yo me muero como vivì’”, di
Antonio Guerrero, uno dei Cinque cubani che compiono
prigione negli Stati Uniti, è stata inaugurata oggi nel
Memorial Josè Martì de L’Avana.
In una nota
introduttiva scritta per l’occasione, Guerrero ha
spiegato che i 15 acquarelli hanno in comune il ricordo
dell’ingiusto e crudele trattamento che hanno dovuto
sopportare lui e gli altri quattro cubani dal primo
giorno del loro arresto.
“L’esposizione
raccoglie momenti della nostra sopravvivenza per 17
mesi, isolati nelle celle di punizione del chiamato
“buco” del Centro Federale di Detenzioni di Miami, ha
spiegato Guerrero.
Come ha raccontato, ha deciso di lasciare in 15 la
quantità delle opere, perché coincidono col numero di
anni che compiono in cattività giovedì 12 settembre.
Pretendiamo –ha
aggiunto – in un futuro prossimo, arricchire questo
lavoro con scritti, poemi ed altre opere plastiche di
noi Cinque e, con ciò, fare conoscere, con queste
memorie, quel primo periodo della nostra reclusione che
possiamo catalogare come il più duro e crudele.
Il poeta e scrittore
Victor Casaus, che ha espresso le parole inaugurali, ha
commentato che le immagini sono state create durante
questo anno nella prigione federale di Marianna, in
Florida, e documentano la statura umana e morale di
questi uomini.
All’inaugurazione hanno
assistito la vicecancelliere cubana Ana Teresita
Gonzalez, la presidentessa dell’Istituto Cubano di
Amicizia coi Popoli, Kenya Serrano, Renè Gonzalez ed
altri parenti dei prigionieri politici, come la
pacifista statunitense Cindy Sheehan e l’accademico
Salim Lamrani.
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Inaugurata a
Cienfuegos la mostra itinerante “I Cinque non hanno frontiere” |
10.09
- L’esposizione itinerante denominata “I Cinque non hanno frontiera” è stata
inaugurata
e resterà aperta per un mese nella sede dell’Istituto Cubano
d’Amicizia con i Popoli (ICAP).
La
mostra, che presenta 80 pezzi elaborati dagli antiterroristi Antonio Guerrero e
Gerardo Hernández, è stata inaugurata dai membri del Comitato Centrale del
Partito e dalla prima segretaria a Cienfuegos, Lidia Esther Brunet Nodarse, che
ha invitato il popolo a intensificare la lotta per la liberazione degli Eroi.
Dopo il periodo a
Cienfuegos, la mostra con i dipinti degli uccelli americani di Tony e le
caricature di Gerardo e le foto-pannelli sulla vita dei Cinque patrioti, andrà
a Villa Clara per poi raggiungere la capitale.
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Tratti contro il muro del silenzio |
10.09 -
Una relazione pubblicata dal il Progetto Censurato dell'Università Statale di Sonoma, in California, ha rivelato nel 2008 che una delle informazioni più taciute dai mezzi di comunicazione degli Stati Uniti fu il caso de I Cinque.
Gli antiterroristi cubani furono ingiustamente imprigionati negli USA 15 anni fa, per aver monitorato organizzazioni che programmavano azioni violente contro il popolo di Cuba.
Il grande muro di silenzio che circonda il tema impedisce che il popolo nordamericano acceda alla verità su questo processo e possa intercedere davanti al suo governo affinché prevalga la ragione, e Ramón Labañino, Gerardo Hernández, Antonio Guerrero e Fernando González possano ritornare nella loro patria.
Contro quella muraglia di disinformazione e mutismo si alzano iniziative come quelle dell'ufficiale di polizia divenuto caricaturista Marcial Flores, che dà i tocchi finali a quella che a Las Tunas sarà la prima scultura dedicata ai Cinque a Cuba.
“Il pezzo di calcestruzzo, di tre metri di altezza, è ispirato al logo della campagna internazionale di solidarietà con I Cinque, il quale appare rompendo un muro di cemento che simbolizza l'ingiustizia e il silenzio che circondano il caso. Così acquista forma tridimensionale una delle mie opere grafiche più conosciute”, ha detto Flores.
Con più di 200 disegni sul tema, questo ufficiale di transito è identificato come il caricaturista che dedicato il maggior numero di opere agli antiterroristi cubani; la maggioranza di esse si possono trovare per il mondo in manifesti e perfino in lettere inviate alla Casa Bianca a successivi presidenti degli Stati Uniti.
Sostenuto da importanti premi nazionali e internazionali e per la sua assidua apparizione su mezzi di stampa, Flores si muove con scioltezza nell'arte grafica, alla quale è arrivato da autodidatta e ispirato da Gerardo Hernández, uno dei Cinque, anche lui caricaturista.
“Sono in corrispondenza con Gerardo, e da poco una compagna che comunica con Tony mi ha informato che questi aveva saputo di questa faccenda, si è mostrato entusiasta di conoscere la mia opera e ha ringraziato per il mio lavoro”, ha sottolineato Flores.
I Cinque sono un'ispirazione costante per me – ha detto - non solo perché mi hanno permesso di sviluppare le mie attitudini come disegnatore, ma perché hanno dotato la mia opera di un contenuto molto umano e giusto.
Oltre alla scultura che spera di inaugurare alla presenza di René González, che è ritornato in patria dopo avere compiuto 13 anni di ingiusta prigione e aver scontato una parte della sua libertà vigilata negli Stati Uniti, Flores programma una mostra di manifesti e 15 nuove opere, con le quali desidera contribuire ad abbattere il muro di silenzio che ancora persiste a quindici anni di ingiustizia.
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200
Km. in bicicletta in appoggio alla causa dei Cinque
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16.08
- Con un’offerta di fiori a José Martí, cinque giovani di Brasile, Cuba, Stati
Uniti, Puerto Rico e Honduras, hanno cominciato a percorrere la rotta di 200
Km. in bicicletta per reclamare la liberazione degli Eroi antiterroristi
cubani ancora rinchiusi nel carcerati del impero.
Con la direzione del brasiliano Leandro Nascimento, sono partiti dal Parque
Central de L’Avana, sulla rotta che avrà come prossima fermata la Scuola
Latinoamericana di Medicina, dove incontreranno gli studenti e parleranno della
causa dei Cinque.
Poi raggiungeranno Artemisa in questa dimostrazione di appoggio della
gioventù a Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González e Ramón
Labañino, ancora rinchiusi nelle carceri statunitensi, per aver controllato i
gruppi di terroristi radicati a Miami, ha detto Nascimento alla stampa.
René è a Cuba, dopo aver scontato tutta la sua condanna e aver trascorso quasi
due anni in libertà vigilata a Miami, come condanna addizionale.
Dopo una visita al Caimito, l’Accampamento Internazionale dell’Istituto Cubano
di Amicizia per i Popoli - ICAP - dove incontreranno alcuni familiari dei
Cinque, i giovani sportivi visiteranno il Mausoleo dei Martiri e la Facoltà di
Medicina di Artemisa e renderanno omaggio al Generale Antonio Maceo y Grajales,
nel El Cacahual.
Il percorso
terminerà martedi 20 con un incontro nella scuola
Salvador Allende, de L’Avana.
Formano il gruppo
Jesús Alejandro Sotomayor, di Puerto Rico; Alex Chacón, dell’ Honduras; Carlos
Alberto Real, di Cuba, y Xóchitl Williams, degli Statu Uniti.
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Un
Murale per i Cinque ha aperto “Arte alla Rampa” |
29.06
- La riproduzione di un murale dedicato ai Cinque Eroi cubani condannati negli
Stati Uniti per aver combattuto il terrorismo, ha aperto ieri la Fira Arte alla
Rampa nel Pabellón Cuba, sede nazionale dell’ Associazione Hermanos Saíz.
Durante l’inaugurazione, René González ha ringraziato per questa opera a nome
sei suoi compagni ingiustamente reclusi nelle prigioni dell’impero ed ha
convocato a rompere il muro di silenzio che esiste ancora nella società
statunitense attorno al caso dei Cinque.
Accompagnato da sua moglie, Olga Salanueva, René ha aggiunto che è molto
stimolante giungere in un paese nel quale fiorisce il talento ed ha chiamato a
fomentare la creazione artistica intellettuale per continuare ad edificare una
società più umana e solidale, nella quale regni la bellezza.
Durante l’incontro, Jorge Alfonso, direttore del Fondo Cubano dei Beni
Culturali, ha segnalato che questo murale è stato realizzato in formato più
piccolo e accessibile e si spera di portarlo a Washington come parte della
campagna internazionale per i Cinque.
All’opera originale, una tela
di 1.40 metri di larghezza per dieci di lunghezza, hanno collaborato Gerardo,
Ramón, Antonio e Fernando, ancora prigionieri negli Stati Uniti e un gruppo di
più di 20 famosi artisti cubani: Flora Fong, Roberto Diago, José Omar Torres,
Rubén Rodríguez, Juan Moreira, Alexis Leyva (Kcho), Ernesto Rancaño, Ever
Fonseca, Eduardo Abela, Lesbia Vent Dumois, José Rodríguez Fuster, Alicia Leal,
ArístidesHernández, Mabel Poblett, tra gli altri.
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¨Obama...Give me
five¨ nell’incontro internazionale di Disegno in Cuba |
20.06
- "Obama...Give me five", suggestivo slogan in inglese per la libertà dei Cinque
antiterroristi cubani condannati negli Stati Uniti, si nota in un’esposizione di
cartelloni dell’incontro “Disegno Forma 2013”, che si svolge a L’Avana.
Il
direttore artistico e disegnatore grafico cubano Jorge Martell ha detto a
Prensa Latina che sono esposti vari cartelli della campagna grafica "Obama...
Give me five" da lui creata e approvata dal Comitato Internazionale per la
Liberazione dei Cinque, uno slogan tradotto in molte lingue con molto successo.
Martell, che ha vissuto 30 anni negli Stati Uniti, ha segnalato che lo slogan in
inglese considera l’idiosincrasia e i codici estetici del popolo statunitense.
“È
cosi che si usa, per sensibilizzare questo pubblico con la nobile causa dei
Cinque combattenti antiterroristi cubani, quattro dei quali sono reclusi da
quasi 15 anni”.
I
Cinque, come sono chiamati nella campagna internazionale Gerardo Hernández,
Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e il recentemente liberato
René González, sono stati condannati a reclusioni di persino due ergastoli per
aver denunciato le azioni di terrorismo pianificate dai gruppi nemici di Cuba
che agiscono nel sud della Florida
L’incontro internazionale Disegno Forma 2013, si svolge nel Palazzo delle
Convenzioni de L’Avana con lo slogan “Disegno per tutti” e la partecipazione di
circa 300 delegati di una dozzina di paesi.
L’appuntamento ha l’obiettivo di creare uno scenario in cui disegnatori,
accademici, professionisti, imprenditori, università e agenzie di pubblicità,
tra i tanti, possono conoscere e mostrare il disegno che si necessita per lo
sviluppo e il benessere della società e dell’ambiente, dicono gli organizzatori
dell’incontro.
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La Piattaforma Pastorale Cubana esige la
fine dell’ingiustizia contro i Cinque |
16.05
- La Piattaforma Pastorale Cubana ha reclamato a Matanzas con un proclama la
necessità della riunificazione familiare dei Cinque antiterroristi, per porre
fine ad un’ingiustizia che si estende nel tempo in modo non necessario.
Il
testo è stato diffuso durante un'attività patriottico-culturale effettuata nella
Cappella della Resurrezione del Seminario Evangelico di Teologia, SET, di questa
città a 100 Km. da L’Avana.
"I
Cinque non sono un numero, sono una causa, è la causa di Cuba, è la lotta
patriottica di tutte le cubane e i cubani per la piena indipendenza e sovranità
di una nazione, aggiunge il documento letto da Yamilka González, alunna del SET.
Il
messaggio segnala che la filosofia del blocco economico, commerciale e
finanziario contro l’Isola è sempre stato un tentativo permanente di colpo di
Stato, tanto violento quanto infruttuoso contro la Rivoluzione cubana".
Il
reverendo Pablo Odén Marichal, deputato e coordinatore della Piattaforma, ha
precisato che la sua fondazione è avvenuta il 7 ottobre de 2011, ispirata
dall’esempio d’amore, unità e dedizione dei Cinque nella loro lotta per la
giustizia, la pace e contro il terrorismo.
I
Cinque ci hanno insegnato, come popolo e come società, qual’è il vero senso
dell’idea martiana dell’equilibrio del mondo, ha aggiunto Marichal, coordinatore
dell’ente che riunisce sette religioni.
L’attività è stata aperta dalle parole di benvenuto di Reinerio Arce, rettore
della SET.
Nei momenti culturali ci sono state canzoni della trova tradizionale e letture
del sonetto “Ritornerò”, di Tony e frammenti di testi di Gerardo e René.
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Il Balletto Nazionale di Cuba offre uno
spettacolo speciale per i Cinque Eroi |
15.05
- Il Balletto Nazionale di Cuba (BNC) offrirà, il 18 maggio, una serata di gala
speciale in
onore dei
Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti nel 1998.
“Cuba dentro un piano”, del coreografo Eduardo Blanco, inizierà lo spettacolo
creato dalla prima ballerina assoluta Alicia Alonso, ha informato il quotidiano
Granma.
Lo
spettacolo nel teatro Mella include coreografie di significato storico-sociale
nel loro contenuto, come la proposta di “La Avanzata” un brano emblematico del
repertorio della compagnia nella tappa rivoluzionaria.
Inoltre due balletti di Alicia Alonso, direttrice del BNC : “Elegía por un joven”,
dedicato a Fabio di Celmo, vittima del terrorismo, e “Al encontrarse”, ispirato
nella storia dei combattenti rivoluzionari Ernesto Che Guevara e Aleida March.
Completeranno la gala, “Canción de cuna para despertar”, un lavoro di proiezione
latinoamericana della cilena Hilda Riveros, il pas de deux Spartaco; e il duo
“Las llamas de París”, pas de deux classico inspirato dalla Rivoluzione
Francese.
Interpreti saranno Anette Delgado, Yanela Piñera, Dani Hernández, Ernesto
Álvarez, José Losada, Ernesto Díaz, Leandro Pérez, Verónica Corveas, Grettel
Morejón, Camilo Ramos, Arián Molina, Alfredo Ibáñez, Víctor Estévez y Miguel
Anaya, assecondati da solisti e dal corpo di ballo.
I
Cinque, come si conoscono internazionalmente Gerardo Hernández, Antonio Guerrero,
Ramón Labañino, Fernando González e René González furono detenuti nel 1998
perchè erano infiltrati a Miami tra i gruppi violenti nemici di Cuba, per
impedire azioni di terrorismo contro l’Isola che hanno provocato migliaia di
morti e invalidi. Di loro, solo René González è libero da pochi giorni dopo 15
anni di reclusone.
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IV Incontro Giovanile Internazionale di
Solidarietà con i Cinque |
30.04
- L’Unione dei Giovani Comunisti, in rappresentazione delle organizzazioni
studentesche
e dei movimenti giovanili, sta realizzando a L’Avana il IV Incontro Giovanile
Internazionale di Solidarietà con i Cinque.
Durante il foro, giovani di tutto il mondo scambiano esperienze e riflettono
sulle azioni da sviluppare per far sì che René, Fernando, Antonio, Ramón e
Gerardo tornino in Patria dopo più di 14 anni d’ingiusta reclusine nelle
prigioni degli Stati Uniti, per aver combattuto il terrorismo.
Nell’Incontro Giovanile Internazionale di solidarietà con i Cinque si esporranno
i valori dell’ altruismo, l’internazionalismo, la dignità e il sacrificio che
caratterizzano questi Eroi, baluardi per i giovani del mondo.
Solo la mobilitazione internazionale renderà possibile l’influenza necessaria
per ottenere giustizia per i Cinque con la loro liberazione, per cui lotta il
popolo cubano accompagnato da milioni di amici nel mondo intero.
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Dedicato ai Cinque, l’accampamento dei
Pionieri per il 4 Aprile
|
04.04
- Un accampamento gigante, il prossimo venerdì in Cuba intera, sarà l’azione più
importante dell’Organizzazione dei Pionieri José Martí per i suoi 52 anni, uno
di più della Unione dei Giovani Comunisti (UJC).
Questa iniziativa sarà dedicata a Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón
Labañino, Antonio Guerrero e a René González, come messaggio d’amore, come una
forma per accompagnare nella loro reclusione i Cinque Eroi cubani che furono
pionieri e per i quali fare il campo fu sempre una festa.
“Il 4 aprile non sarà il solo modo di celebrare i ‘pini nuovi’ per riaffermare
il loro impegno con la Patria e un avvenire che da questo presente devono
aiutare a costruire e difendere”, ha affermato Nexy Véliz Naranjo, presidentessa
dell’Organizzazione dei Pionieri José Martí che con Yuniasky Crespo Baquero,
prima segretaria della UJC, ha partecipato ad un incontro di allegria nel Parco
de los Tabaqueros, nel Consiglio Popolare Santiago de Las Vegas, nel municipio
avanero di Boyeros, che i bambini hanno preso d’assalto per cantare, recitare,
disegnare, giocare e molte altre cose.
L’arrivo del quattro aprile sarà festeggiato in tutte le scuole con mattutino
speciale, inizio di un’intensa giornata nella quale tutti i movimenti dei
pionieri entreranno in azione e i pionieri e le guide migliori nell’emulazione
riceveranno in questo ordine distinzioni e la condizione Quattro di Aprile.
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Adriana Pérez ha
incontrato i ciclisti che percorrono Cuba per i Cinque
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25.03
- Camagüey è stata testimone del passaggio de cinque ciclisti di Guantánamo che
attraversano
l’Isola in difesa della causa dei Cinque Eroi, ingiustamente reclusi negli Stati
Uniti.
Adriana Pérez, moglie di Gerardo, ha dato il benvenuto a Erlín, Manuel, Orlando,
Josué e Noreivis, la sola donna del gruppo, nel Centro Misto Nicolás Guillén,
dove nel teatro pieno di studenti e professori, si è parlato della causa dei
Cinque e delle esperienze che si vivono in questi giorni.
“Non potevo tralasciare questa iniziativa giovanile per la lotta per la libertà
dei Cinque, che arriva in tutti gli angoli dell’Isola e che si estende anche in
altre parti del mondo”, ha detto Adriana, che ha paragonato questo percorso a
quello eseguito dai giovani latino-americani membri del Progetto “Seminando
cammini per i Cinque”, che in motocicletta hanno percorso a rovescio la rotta
del Che e del suo amico Alberto Granado.
Noreivis Argüelles Matos, istruttrice d’arte nella specialità di pittura, ha
espresso i sentimenti delle donne giuste del mondo di fronte alla crudeltà
dell’impero con i Cinque e i loro familiari.
“Per questo sono qui, per ratificare che le donne cubane sono sempre in lotta
per i loro figli. Le madri, le mogli, le figlie e le sorelle degli Eroi cubani
non sono sole, Noi siamo con loro, combattendo e battagliando.
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Esposti i dipinti di Tony Guerrero su Martí
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20.03
- L’esposizione “Il vero uomo”, con i dipinti del viso di José Martí eseguiti da
Antonio Guerrero, uno dei Cinque Eroi cubani ingiustamente reclusi negli Stati
Uniti, è stata aperta a Santiago di Cuba nel Museo 26 di Luglio, che si trova
nei Padiglioni della Caserma Moncada, assaltata da Fidel Castro e da giovani
rivoluzionari, il 26 di Luglio del 1953, ispirati dagli ideali dell’Eroe
nazionale.
Ha partecipato all’inaugurazione Antonio Guerrero, il figlio maggiore del
combattente antiterrorista che, in 15 anni di reclusione, ha sviluppato una
notevole creatività artistica sia nella poesia che nella pittura.
Il titolo si riferisce al frase dell’Apostolo “Il vero uomo non guarda da che
lato si vive meglio, ma da che lato si trova il dovere...”
Come parte del l’omaggio a Martí nel 160º anniversario della sua nascita, gli
otto quadri riflettono momenti trascendentali della sua vita, dal 1862 al 1892,
e sono acompagnati da testi di lettere, libri e articoli giornalistici.
Le ultime due opere, intitolate “Martí per i Cinque”, sono del 2012, realizzate
nella prigione federale di Marianna.
Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González e René
González, scontano arbitrarie condanne nelle prigioni statunitensi dal 1998, con
varie accuse mai provate, mentre realmente combattevano il terrorismo contro
Cuba.
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Un solo grido per
la giustizia |
07.02
- La celebrazione a Cuba del Movimento “I 5 per i 5”, giorno in cui tutti i
gruppi di solidarietà internazionale con la causa, si mobilitano per far
conoscere la verità sul caso ed esigere la libertà immediata degli Eroi, è stata
un canto d’amore alla verità e alla giustizia.
Stavolta la celebrazione ha avuto sede nell’Istituto Superiore Politecnico José
Antonio Echeverría (Cujae), che dal 2004 è chiamato, dagli antiterroristi cubani
e dalle loro famiglie, la Casa dei Cinque.
Questa casa, la mattina presto, è diventata un laboratorio informatico, da dove
sono stati inviati centinaia di messaggi al presidente degli Stati Uniti, per
esigere che faccia uso delle sue prerogative e firmi l’indulto per liberare gli
Eroi cubani.
Inoltre sono stati proiettati documentari e video sui Cinque e i loro
famigliari.
La
Cujae, rettrice della Rete delle Università di solidarietà con questi
combattenti anti terroristi, che conta su circa 6000 membri in79 paesi, ha
promosso diverse iniziative per accompagnare questo appoggio mondiale, tra le
quali la tradizionale “Peña Cultural”, che è divenuta tribuna di reclamo per
l’ingiustizia.
Jorge Jérez, studente di giornalismo nell’Università di Camagüey e autore del
blog ‘Jorgito x Cuba’, che cerca di rompere il muro di silenzio dei grandi media
sul caso, ha detto che nessun cubano può dormire tranquillo se nella giornata
non ha fatto qualcosa per la liberazione di questi Eroi.
Il
messicano Ernesto Díaz, della Facoltà Elettrica della Cujae, ha detto che la
battaglia per la libertà dei Cinque è la lotta per risvegliare le coscienze, per
continuare a dimostrare ai popoli fratelli che cos’è l’imperialismo e di cosa è
capace.
È
portare il messaggio di Cuba al mondo, ha aggiunto.
Nella giornata è
stata inaugurata un’esposizione di tre serie tematiche dei disegni di
Antonio Guerrero: ‘Gli uccelli endemici di Cuba’, ‘I Guacamayos’ e ‘Gli uccelli
di Nuestra America’.
Durante la presentazione l’Eroe cubano ha ricevuto la condizione di membro
d’onore del movimento degli artisti dilettanti dalla Facoltà di Architettura.
I
professori di Belle Arti della Cujae hanno dipinto un murale in reclamo della
libertà degli anti terroristi.
Hanno partecipato
alla giornata Magali Llort, Irma Sehwerert e Mirta
Rodríguez, madri di Fernando, René e Antonio, rispettivamente, e Alicia
Alonso
Becerra, rettrice della Cujae, con i pionieri della scuola elementare José de la
Luz y Caballero, il repentista Alexis Díaz Pimienta
e il suo gruppo, e il duo Ad Libitum.
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GAMBIA
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Esposizione |
18.09
- Organizzata nel contesto della Giornata Internazionale di Solidarietà con i
Cinque, l’Ambasciata di Cuba in Gambia è la sede di un’esposizione dedicata ai
Cinque, ingiustamente condannati 15 anni fa negli Stati Uniti per aver
combattuto le azioni di terrorismo contro il loro paese.
La
mostra fotografica, esposta precedentemente nella scuola di medicina del Gambia
lo scorso 12 settembre, presenta frammenti delle dichiarazioni realizzate da
note personalità, includendo vari Premi Nobel della Pace, sull’ingiustizia
commessa nel caso di questi combattenti cubani.
L’esposizione è
stata inaugurata alla presenza dei membri del Movimento di Solidarietà con Cuba
e di quelli dell’associazione dei laureati in Cuba, che hanno espresso il loro
appoggio ai Cinque Eroi e alla Rivoluzione cubana.
|
GIAPPONE
|
La verità dei
Cinque in Giappone |
22.05
- A Osaka,
la terza città più grande del Giappone e uno dei suoi porti industriali più
importanti, un pubblico eterogeneo con un’importante presenza di giovani, ha
ricevuto informazioni dettagliate e attuali sull’ingiustizia che da 15 anni si
commette contro gli antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.
Elizabeth Palmeiro, moglie di Ramón Labañino, accompagnata da Alicia Corredera,
vicepresidentessa dell’ICAP, hanno portato la voce dei patrioti cubani sino al
Giappone, dove la solidarietà con Cuba è molto forte e non sono pochi coloro che
lavorano intensamente per formare quella giuria di milioni che rimetterà in
libertà Gerardo, Antonio, Ramón e Fernando.
La
sede diplomatica cubana ha informato che la giornata auspicata dal gruppo di
solidarietà per conoscere Cuba, a Osaka, è terminata con una dichiarazione in
cui 50 partecipanti hanno espresso il loro impegno con la lotta per far
terminare l’ingiustizia.
La
moglie di Ramón e la delegazione che l’accompagna sono poi partiti per
Hiroshima, per rendere omaggio alle vittime del bombardamento atomico, opera
degli Stati Uniti, nell’ agosto del 1945, per imporsi come potenza.
Elizabeth Palmeiro, è stata ricevuta dall’ambasciatore cubano in Giappone,
Marcos Rodríguez, e sta svolgendo un notevole programma di attività che include
incontri con parlamentari, avvocati, gruppi di solidarietà e funzionari del
Ministero delle Relazioni Estere. Inoltre parteciperà al III Incontro Nazionale
di Solidarietà con Cuba.
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GUATEMALA
|
Reclamata la liberazione degli
antiterroristi cubani |
06.08
- Membri della Coordinatrice di Solidarietà con Cuba e con i Popoli, in
Guatemala hanno reclamato la liberazione degli antiterroristi cubani,
prigionieri politici negli Stati Uniti da quasi 15 anni.
L’iniziativa solidale si è svolta nella comunità 29 di Dicembre di
Chimaltenango, municipio ubicato a 54 chilometri a ovest dalla capitale dove più
di cinquanta membri della riferita Coordinatrice hanno reclamato la
scarcerazione dei patrioti con il loro ritorno definitivo in Patria.
Mayra Godoy, rappresentante della Coordinatrice, ha incitato i partecipanti ad
accentuare la lotta per la liberazione dei cubani condannati, prigionieri nelle
carceri degli USA.
Il
sindaco Félix Tacen ha parlato della profonda ammirazione che si prova per Cuba
in questa località, dovuta all’appoggio che L’Avana offre ai popoli del mondo e
in Guatemala nei settori della salute, lo sport e l’educazione.
L’addetto commerciale dell’ambasciata di Cuba, Julio Almaguer, ha segnalato
l’importanza di continuare a realizzare questa attività, perchè la continuata
solidarietà dei popoli del mondo è trascendentale per ottenere la liberazione
dei Cinque- uno di loro, Renè, è ora libero a Cuba dopo aver scontato 13 anni di
prigione e uno e mezzo di libertà vigilata.
Molti portavano sul petto fotografie con i visi dei Cinque e sono stati gridati
slogan come "Ramón, Fernando, Gerardo, René e Antonio, esempi vivi di lotta e
dignità" e "Libertà per i Cinque, già!”
Inoltre sono stati organizzati degli incontri sportivi di calcetto e pallavolo
tra gli abitanti della comunità, membri della Coordinatrice e i rappresentanti
dell’ambasciata di Cuba e della Brigata Medica dell’Isola che lavora in questa
nazione centro americana.
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Il caso dei Cinque
nell’Università di San Carlos |
14.03
- Il caso dei Cinque cubani
antiterroristi condannati ingiustamente negli Stati Uniti è stato tema di una
conversazione con decine di studenti dell’Università di San Carlos, la più
prestigiosa e antica delle istituzioni del suo tipo in Guatemala.
Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Fernando González e Antonio
Guerrero hanno combattuto il terrorismo nel territorio statunitense, ha spiegato
Enrique Álvarez, a nome della Coordinatrice Guatemalteca di Solidarietà con Cuba
e con i Popoli.
L’incontro con gli studenti si è svolto di sera nel teatro della Facoltà di
Storia di questa università. Álvarez, direttore delle Relazioni Internazionali
del partito Alternativa Nueva Nación (ANN), ha precisato che esiste un movimento
internazionale a favore della liberazione di questi cubani, noti nel mondo come
I Cinque.
Quattro sono sempre reclusi, mentre Rné deve restare negli Stati Uniti in regime
di libertà vigilata dall’ottobre del 2011, come ulteriore condanna, dopo aver
scontato tutta la sua ingiusta sentenza.
Il consigliere politico dell’ambasciata di Cuba in Guatemala, Julio Almaguer, ha
detto che i Cinque furono arrestati nel settembre del 1998, perchè erano
infiltrati nei gruppi estremisti che pianificavano ed eseguivano azioni di
terrorismo contro Cuba, dalla città statunitense di Miami, Florida.
“Il fatto più importante è che non esistono prove che dimostrino che stavano
eseguendo azioni contro gli Stati Uniti o che avevano commesso crimini”, ha
spiegato ancora Almaguer, invitando gli studenti a documentarsi sul tema.
Ingrid Morales, coordinatrice della Facoltà di Storia, ha dato il benvenuto e
quindi è stata proiettata la pellicola Kangamba, un film cubano sulla guerra in
Angola, diretto da Rogelio París, che ricorda le operazioni delle forze cubane
che partecipavano nel paese africano a quella decisiva battaglia avvenuta nel
1983 contro migliaia di soldati addestrati e armati dal razzista esercito
sudafricano a Cangamba, un piccolo paese situato nel sud dell’Angola.
La Coordinatrice Guatemalteca di Solidarietà con Cuba e con i Popoli, raggruppa
i membri del Partito di Unità Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca, il ANN e
una decina di gruppi sociali.
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HAITI
|
Domandano in Haiti la liberazione degli
antiterroristi cubani |
03.04
- Più di 300 studenti della Scuola di Formazione degli Agenti Sanitari di Cabo
Haitiano hanno reclamato la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani
detenuti negli Stati Uniti da più di 14 anni.
Fonti diplomatiche dell’Isola dei Caraibi hanno informato Prensa Latina che con
loro hanno partecipato anche il Gruppo degli Amici di Cuba di Gal Man Duplá e i
membri della Brigata Medica della più grande delle Antille.
“Liberate i Cinque”, come sono conosciuti nel mondo Gerardo Hernández, Fernando
González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e René González, è stato un reclamo
permanente durante l’incontro, presieduto dal senatore haitiano Westner
Polycarpe.
“Hasta la victoria siempre”, “Viva Cuba” e “Bravo Fidel Castro” sono state altre
mostre di della solidarietà haitiana per il vicino paese.
Junier Calderón, incaricato dell’Ufficio Consolare dell’Ambasciata cubana a
Puerto Príncipe, ha ringraziato per le manifestazioni d’appoggio ed ha
riaffermato che i popoli dei due paesi saranno per sempre fratelli.
I Cinque furono arrestati il 12 settembre del 1998 mentre vigilavano le azioni
criminali dei gruppi anticubani residenti in Florida.
Dopo un processo parziale e manipolato, come riconoscono moltissimi giuristi,
istituzioni e organismi nel mondo, sono stati condannati a pene estreme come due
ergastoli, più di 15 anni di reclusione.
René González è stato recluso sino al 7 ottobre del 2011, e adesso deve scontare
tre anni di libertà vigilata in territorio nordamericano, lontano dalla famiglia
e dalla Patria, e questo viene considerato come un’ulteriore condanna.
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IRAN
|
Inaugurata in Iran un’esposizione sugli antiterroristi cubani |
28.10
- L’
ambasciata di Cuba a Teheran ha inaugurato un’esposizione fotografica sui
Cinque e sugli sforzi mondiali per la loro liberazione, durante la Giornata
Internazionale di Solidarietà con gli antiterroristi cubani, in questo paese
dell’Asia Centrale.
Il
montaggio della mostra è stato organizzato dall’Associazione d’Amicizia Iran –
Cuba (AAIC) e dalla Casa Culturale Melal, ubicata nel parco Qeytariyeh, nel
nord della capitale.
La
declamazione di poesie di Hadi Kansari, presidente della AAIC, e un discorso
dell’ambasciatore cubano qui, Vladimir González, hanno dato inizio
all’esposizione composta da 20 immagini.
Il capo della missione statale dell’Isola ha espresso la certezza che la
solidarietà mondiale e il suo impatto nella società nordamericana otterranno la
liberazione di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González y Ramón
Labañino, condannati a reclusioni molto severe per aver difeso il loro paese da
azioni di terrorismo.
Solo René González è tornato a Cuba dopo aver scontato 13 anni di prigione,
quasi due anni di libertà vigilata a Miami ed aver rinunciata alla sua
cittadinanza statunitense.
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ITALIA
|
Roma: libertà
immediata per i Cinque eroi cubani prigionieri degli USA! |
14.09
- La Rete dei Comunisti e Militant, già a partire dalla notte del 12 settembre,
giorno
del compimento del quindicesimo anno di ingiusta carcerazione dei
Compagni Cubani prigionieri dell'impero USA, hanno iniziato anche in Italia
la
campagna dei “Nastri Gialli” per la loro Libertà Immediata. Durante la
notte
sono stati affissi manifesti in tutto il centro storico e in particolare davanti
ad alcuni importanti simboli della storia di Roma come il Colosseo, intorno a
Piazza Navona e all’Università.
La mattina del 12
settembre insieme ai compagni del capitolo italiano della
rete
in Difesa dell’Umanità (e in particolare di Nuestra America, CESTES,
Contropiano, Radio Città Aperta e Natura Avventura edizioni e il Laboratorio
Europeo di Critica Sociale) sono stati effettuati volantinaggi informativi e
sono
stati attaccati striscioni in tutta la città, in vari posti di lavoro
come
ministeri, ospedali, nelle università suscitando grande curiosità,
partecipazione e solidarietà da parte di studenti, docenti, lavoratori e
tanti
militanti dell'Unione Sindacale di Base-USB.
Nella sede
centrale dell'USB sempre a Roma si sono tenuti incontri tra gli
iscritti e come sempre la USB ha dato la massima adesione e partecipazione a
questa
campagna internazionale a cui ha aderito con forza la Federazione
Sindacale Mondiale di cui la USB è parte.
Nel corso di una
iniziativa di lotta dei lavoratori della USB, molti dei
quali
continuano anche oggi ad essere arrampicati sull'Arco di Costantino
per
rivendicare il diritto al lavoro, al salario e alla dignità, insieme ai
compagni del Capitolo Italiano della Rete in Difesa Umanità e portando
solidarietà militante ai lavoratori in lotta, sono stati distribuiti
volantini e affisso uno striscione per rivendicare la libertà dei compagni
antiterroristi cubani legando questa battaglia alla più generale battaglia
per la
libertà dallo sfruttamento capitalista. In serata siamo tornati
all’Arco di Costantino esponendo un altro striscione della campagna.
Nel primo
pomeriggio si è tenuta una lunga trasmissione in diretta a Radio
Città
Aperta con interviste e collegamenti nazionali e internazionali anche
a Cuba
per seguire come si sta svolgendo questa importante giornata di
lotta.
La trasmissione
in radio è stata occasione anche per collegamenti in diretta
in
Cile in occasione del quarantesimo anniversario del drammatico golpe,
intervistando compagni dell’Associazione familiari delle vittime della
brutale dittatura di Pinochet e di organizzazioni politiche e sindacali che
continuano la lotta antimperialista e anticapitalista al fianco di Cuba e
dei
paesi dell’ALBA e che proprio in quel momento stavano partecipando ad
iniziative di lotta della campagna internazionale per la libertà dei Cinque
cubani
in Europa e nel loro paese.
Nel pomeriggio si
è continuata l’attività di informazione e sensibilizzazione in tutta la città
distribuendo volantini sul caso dei compagni cubani prigionieri dell’impero USA
ed esponendo manifesti e striscioni nel centro storico e facendo dono di
fiocchi gialli a tantissimi turisti che chiedendo il perché, s’informavano ed
esprimevano
la
loro costernazione per questo drammatico caso di ingiustizia che non
conoscevano, solidarizzando con i compagni cubani e i loto familiari.
Anche oggi 13
settembre si è tenuta una lunga trasmissione in diretta dai
microfoni di Radio Città Aperta per fare il punto sulle varie attività che
si
sono tenute in tutto il mondo e promosse dal Comitato Internazionale per
la
libertà dei 5.
La
Rete dei Comunisti esprime il più vivo ringraziamento ai compagni del collettivo
Militant e a tutte le strutture del Capitolo Italiano della Rete in difesa
dell’Umanità per aver aderito a questa giornata di lotta e aver dato come sempre
il proprio contributo militante a questa battaglia antimperialista,
anticapitalista e indifesa dei 5 compagni cubani e dei diritti
all’autodeterminazione per l’intera umanità.
Libertà immediata
per i compagni rivoluzionari cubani prigionieri degli
USA!
Sempre al fianco di Cuba rivoluzionaria e socialista!
Con i popoli e i governi dell’ALBA per il socialismo nel XXI secolo!
No
alle aggressioni e alle guerre imposte dagli imperialismi contro
l’autodeterminazione dei popoli!
|
In
Italia e nel mondo per la libertà dei Cinque Eroi cubani |
14.06
- Una grande marcia a Washington e manifestazioni partecipate in tanti paesi
dell’ America Latina, e inoltre, iniziative in Spagna ed in Italia per chiedere
la libertà di Cinque antiterroristi cubani ingiustamente detenuti nelle carceri
statunitensi.
Centinaia e centinaia di donne
e uomini hanno urlato al governo Obama il rispetto del diritto internazionale e
della stessa Costituzione nordamericana calpestata ed umiliata, insieme alle più
elementari regole democratiche e di civiltà, infliggendo pene severe a
combattenti per la libertà impegnati a fermare la mano assassina di terroristi
cinici e meschini.
A Roma si sono realizzati nel
mese di maggio incontri unitari a La Villetta con le Ambasciate di Cuba e
Venezuela, personalità del mondo politico, religioso, della cultura e del
giornalismo. Serate allietate dalla salsa e dal bolero che avevano come
scenografia enormi pannelli contro un infame Blocco che umilia la stessa idea di
libertà e per la chiusura del lager di Guantanamo.
Emozionante il pacifico sit-in
realizzato il 5 giugno davanti l’Ambasciata degli Stati Uniti che insieme a La
Villetta, l’Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli,
il comitato per i Cinque dell’Alta Maremma, il comitato “Fabio di Celmo”,
Italia-Cuba, il Comitato Giustizia per i 5, l’associazione Angulo Cubano e il
Teatro dell’Esistenza, rappresentanti del Partito Comunista, del PD, dell’Italia
dei Valori, di Rifondazione Comunista e del PdCI, ha visto la partecipazione di
tanti semplici cittadini, del vignettista Enzo Apicella, di Lucio Manisco e
Luciano Iacovino, Sandino Cerboneschi e Carlo Nobili, La Villetta di Bologna e
la Villetta di Piombino, Ines Venturi e Franco Forconi, Lucia Petrillo e Roger
Rubio, Michele Capuano e Fabio Massimo Vernillo, Cinzia, Loredana, Gianni Madia
e Sergio Franceschi, Elio Lamari e Gianni Riefolo, Eugenio Righetti e Diana
Gasperoni che si sono alternati al microfono per chiedere giustizia, per
ricordare le tante vittime del terrorismo contro l’Isola Grande e tra queste il
giovane italiano Fabio di Celmo, per chiedere una giusta condanna del
reo-confesso Posada Carriles mandante di tanti efferati delitti rimasti ancora
impuniti.
Ed, infine, l’8 giugno ancora
una grande giornata, alla Casa dei Popoli di Roma, con Cuba e il grande concerto
della cantante Teresa Laufaries.
“La lucha sigue” hanno
comunicato gli organizzatori e, infatti, in autunno, ci sarà una manifestazione
a Bruxelles, davanti al Parlamento Europeo, l’incontro con gli europarlamentari
Vattimo, Rinaldi e De Angelis, per chiedere l’approvazione di un ordine del
giorno dalla parte dei Cinque Cubani.
Un identico slogan ha, dunque,
attraversato l’oceano: “VOLVERAN”
La Presidenza de La Villetta.
Comitato Fabio di Celmo.
|
Fiorella Mannoia si unisce alla campagna x la libertà dei Cinque |
07.05 -
La grande artista di fama internazionale *Fiorella Mannoia*,
vincitrice di numerosi premi, autrice di 21 album musicali che hanno segnato la
storia della musica italiana, musicista sempre attenta alle tematiche sociali e
di solidarietà, Cavaliere dell'Ordine del Consiglio Mondiale del Panafricanismo,
si è unita alla campagna internazionale per la liberazione dei Cinque anti
terroristi cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti.
Renè Gonzalez uno dei Cinque cubani è stato liberato il 3 maggio scorso, ma
continua a ritenersi prigioniero fino a quando i suoi Cinque compagni di lotta
non verranno liberati.
Il
Circolo di Roma e l'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba continuano
nella battaglia per la liberazione di Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero, Ramon
Labañino e Gerardo Hernandez detenuti da 15 anni ingiustamente nelle prigioni
degli Stati Uniti per aver smascherato le azioni terroristiche organizzate dalla
mafia cubano americana di Miami in Florida.
|
Importante
manifestazione per i Cinque Antiterroristi Cubani |
Como-pro-Cuba:
domenica 5 maggio 2013
Migliaia di volantini sono già stati diffusi e sulle strade di Como sono
riapparsi i grandi manifesti sei metri per tre con il logo della nostra campagna
per i cinque. Nei prossimi giorni annunceremo l'iniziativa con una conferenza
stampa che terremo al Consolato Cubano di Milano. Dal Primo Maggio partiranno
gli spot a Radio Popolare di Milano. Già circola sulla rete il video promo:
http://ilcinquepericinque.blogspot.it/2013/04/presentato-il-video-promo-della.html
.
Sono già state effettuate con successo le "prove tecniche di trasmissione" della
diretta della manifestazione, che comincerà alle ore 11 di domenica e si potrà
vedere sul nostro sito regionale http://www.lombardiacuba.it/ o sul sito della
campagna per i cinque http://ilcinquepericinque.blogspot.it/ .
Alla "pedalata" parteciperà una delegazione del "Coordinamento Alta Maremma
Libertà per i Cinque" e dell'Associazione Svizzera-Cuba, e perfino due giovani
statunitensi che arriveranno espressamente da Los Angeles (USA).
Saranno presenti: l'Ambasciatrice di Cuba e il Console Cubano di Milano, il
Presidente Nazionale dell'Associazione ITALIA-CUBA Sergio Marinoni, il Vice
presidente del "Comitato italiano giustizia per i cinque" Franco Forconi.
Il
ritrovo per i ciclisti è alle 7.30 e la partenza alle 8.30; l'arrivo è previsto
per le 11.30; seguirà la premiazione con tanto di banda musicale e rinfresco per
i ciclisti.
E'
molto importante che tutti i compagni che sono presenti indossino la maglietta
della pedalata, con la scritta "Libertà per i cinque": (quando arrivate
chiedetene una ai compagni di Como).
È
anche possibile fermarsi a pranzo alla trattoria sotto la nostra sede di Via
Lissi 6 - Como, ma bisogna assolutamente prenotare perché i posti sono limitati:
antipasto della casa, lasagne, rostbeef agli aromi, contorni vari, vino, acqua,
caffè: 20 euro. Prenotate alla sede di Como
al pomeriggio (031594692) o al 3392457171.
Venite
numerosi o collegatevi alla diretta !
Saluti.
Sergio Nessi
- Coordinatore Regionale Lombardia ANAIC (ITALIA-CUBA)
|
Offensiva mediatica |
27.04
- Con
una offensiva mediatica senza precedenti, l'Associazione Nazionale di Amicizia
Italia-Cuba,
ha esposto 10 cartelloni pubblicitari di 4 metri per 3 in dieci quartieri della
capitale italiana.
Il
primo è stato inaugurato in Via Cristoforo Colombo una delle arterie principali
di Roma.
I
cartelloni,con i volti di ANTONIO GUERRERO, FERNANDO GONZALEZ, GERARDO HERNANDEZ,
RAMON LABANINO E RENE GONZALEZ, portano la seguente scritta : libertà per i
cinque cubani da quindici anni in carcere negli Stati Uniti, per aver
smascherato il terrorismo contro Cuba, L'Associazione Italia-Cuba, continuerà
nella battaglia per chiedere la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani
fino a quando non verrà abbattuto il muro di silenzio che circonda questo caso.
I
mass media italiani e le grandi corporazioni dell'informazione non parlano del
caso dei Cinque perchè metterebbero in risalto la doppia morale del Governo di
Washington nella lotta al terrorismo.
In
Florida ed in particolare a Miami, radicano organizzazioni terroristiche
finanziate dalla FNCA che vivono sotto l'ala protettrice del Governo USA.
|
21
metri di solidarietà con i 5 cubani prigionieri negli USA |
06.03
- L'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, grazie al contributo di
GREGOR s.r.l. ha esposto un manifesto di 21 metri in solidarietà con i Cinque
antiterroristi cubani detenuti da 15 anni nelle prigioni degli Stati Uniti.
Nella trafficatissima Via Cristoforo Colombo, al lato della ex Fiera di Roma,
campeggia da oggi una gigantografia con i volti di Gerardo Hernandez , Rene
Gonzalez, Ramon Labanino,Fernando Gonzalez y Antonio Guerrero e la scritta
“LIBERATELI”.
I
Cinque, mondialmente conosciuti antiterroristi cubani sono detenuti da 15 anni
in differenti penitenziari degli Stati Uniti per aver monitorato le attività dei
gruppi e delle organizzazioni responsabili di azioni terroristiche contro Cuba.
I
Cinque cubani hanno commesso un errore imperdonabile: hanno lottato contro il
terrorismo anticubano e lo hanno fatto a Miami.
Il
governo di Washington ha pagato segretamente diversi giornalisti affinchè
dessero una copertura di parte durante il processo contro i Cinque cubani,
influenzando cosi, negativamente i giurati e l'opinione pubblica.
Personalità di tutto il mondo, tra questi, anche 10 Premi Nobel hanno chiesto al
Presidente Barak Obama la libertà per i Cinque.
Fino ad ora l'unica risposta è stato il silenzio.
Come silenziosi sono i mass media occidentali. Sui Cinque ricade anche una pena
addizionale che dovrebbe farci vergognare.
È
LA PENA DEL SILENZIO!
LIBERTA' PER I
CINQUE CUBANI DETENUTI NEGLI STATI UNITI.
|
L’amore non si
arresta, liberi subito! |
15.01
- Con questa impostazione politica e culturale si è tenuta a Roma domenica 13
gennaio l’iniziativa per la liberazione dei Cinque eroi cubani e di solidarietà
politica con Cuba
socialista rivoluzionaria. A fare da cornice all’evento, un luogo storico e
prestigioso come la Chiesa del Gesù, realizzata per volere della famiglia
Farnese nel 1561, è la Chiesa Madre della Compagnia di Gesù , qui tra gli
affreschi di Pietro da Cortona e le volte disegnate da Giacomo Della Porta si
conserva la tomba del suo Fondatore, Sant'Ignazio di Loyola.
L’incontro promosso dall’ Associazione e Rivista Nuestra America insieme al
Capitolo italiano delle Rete delle Reti di intellettuali e artisti e movimenti
sociali in Difesa dell’Umanità , ha visto la partecipazione di attivisti
politici e militanti di organizzazioni politiche , sindacali e sociali, a
partire dalla Rete dei Comunisti ,dell’Unione Sindacale di Base, con studenti,
cattolici di base, semplici cittadini e intellettuali , docenti universitari e
artisti e che hanno dedicato cinque tecniche artistiche, pittura, fotografia,
poesia, musica e saggistica ai Cinque eroi cubani, ingiustamente detenuti e resi
ostaggi dall’amministrazione USA ormai da oltre 14 anni.
L’ iniziativa è
stata anche l’occasione per la presentazione del libro “Una settimana a Cuba,
con il Papa, Raul, Fidel e molti altri” scritto dal professor Luciano Vasapollo
e Padre Antonio Tarzia ,ed è stato accompagnato dall’ importante e graditissima
partecipazione di
S.E.
l’Ambasciatrice della Repubblica di Cuba in Italia, Milagros Carina Soto Aguero,
insieme ad un’ampia delegazione di rappresentanza diplomatica.
Oltre
centocinquanta persone hanno riempito la Sala Grande della Chiesa del
Gesù ,
una platea composta da che ha ascoltato con attenzione il dibattito e apprezzato
le performance artistiche. Una partecipazione numerosa che testimonia il sempre
crescente interesse al caso drammatico dei nostri 5 fratelli cubani,e quanta
simpatia e attenzione c’è intorno alla rivoluzione cubana che senza retorica
grazie alle sue conquiste raccoglie
interesse e solidarietà tra un ampio spettro di persone. Le pareti della Sala
Grande hanno ospitato le opere pittoriche di artisti di riconosciuto prestigio
come Donatella Calì, di Franco Dore, di Fabbrizio Luciano, di Emilio Napoleoni e
di Mattia Serino, tutti presenti all’iniziativa; opere molto belle e
significative, profonde dedicate con simpatia e amore ai Cinque rivoluzionari
cubani.
Il pomeriggio
d’impegno politico, artistico e intellettuale a sostegno di Cuba, è stato
accompagnato dalle coinvolgenti e appassionate note degli allievi della Banda
Musicale Paolo Ciavardini, condotta magistralmente dal Maestro Domenico
Ciavardini. Gli orchestrali hanno eseguito in maniera impeccabile brani di
musica classica dedicati a Renè , Fernando, Antonio, Gerardo e Ramon. Mentre
Carmela Rocca recitava da vera professionista e con emozione partecipata le
toccanti poesie di Donatella Calì dedicate alla
battaglia internazionale per la libertà dei 5, alle sue spalle scorrevano le
fotografie di paesaggi italiani e di immagini artistiche piacevolissime di
Mariano Mecucci.
L’incontro è
stato aperto dal Vice Presidente del Comitato Italiano giustizia per i Cinque e
coordinatore del Capitolo italiano delle Rete delle Reti di intellettuali e
artisti e movimenti sociali in Difesa dell’Umanità, il Professor Luciano
Vasapollo. Nel suo intervento di
apertura ha ricordato quanto sia ingiusta e offensiva per i diritti fondamentali
dell’umanità la detenzione dei Cinque , che per difendere il loro paese, la loro
patria socialista, stanno scontando 14 anni di carcere in condizioni durissime,
lontani dagli affetti e dal proprio paese, nel silenzio complice
dell’informazione delle istituzioni internazionali. Questi
uomini
hanno combattuto il terrorismo internazionale, ma vengono
arbitrariamente detenuti a causa dell’ostilità politica degli USA contro
l’autodeterminazione e indipendenza di Cuba. tenendo da ostaggi in carcere
i 5
agenti cubani gli USA intendono colpire il popolo cubano ed il governo
per il
percorso di indipendenza della rivoluzione socialista cubana e tutti
i
popoli che lottano per l’autodeterminazione contro la barbarie
capitalista e imperialista. Cuba è attaccata perché è tra i protagonisti del
processo dell’ALBA che sta trasformando il continente latino americano ed è
punto
di riferimento della transizione socialista per tutti e governi che
scelgono di sottrarsi al dominio dei paesi imperialisti, percorrendo la via
la via
della sovranità popolare, della giustizia sociale, e la promozione di
uno
sviluppo economico in armonia con l’uomo e con l’ambiente.
Nel suo
intervento Padre Antonio Tarzia, che insieme al Professor Vasapollo
ha
scritto: “Una settimana a Cuba con il Papa, Raul, Fidel e tanti altri”,
il
resoconto del viaggio fatto durante la visita di Benedetto XVI all’Avana
ed
edito da Jaca Book -2012-, è riuscito a dare un immagine fuor di
retorica dei successi conseguiti dalla rivoluzione socialista cubana. Il
direttore di Jesus ha ricordato il suo primo incontro con Fidel, sfociato
nella
traduzione con edizione italiana del libro intervista “Fidel Castro
la mia
Fede”, che all’epoca tra feste dell’Unità e librerie paoline ha
venduto oltre 50.000 copie . Il popolo cubano è stato in grado di resistere
all’embargo,una vera e propria guerra l’ha definita Padre Tarzia ,perché la
rivoluzione cubana ha messo al centro l’uomo e la sua emancipazione,
attraverso le conquiste sociali, ma anche grazie alla battaglia sull’etica
e sui
valori. Grazie a questo oggi il popolo cubano ha una capacità di
affrontare le difficoltà con “il sorriso”, libero dalla miseria umana e
materiale che colpiscono invece molti popoli dell’America Latina e in tutto
il
mondo. Nel mio recente viaggio a Cuba ha ricordato Padre Tarzia, ho visto
un
miglioramento della società insieme alla diffusione di beni di consumo
prima
sconosciuta. Questo sicuramente è dovuto anche all’Alleanza
Bolivariana dei popoli dell’ America Latina, un alleanza solidale che
consente a Cuba di inviare medici e insegnanti in Venezuela, Nicaragua, o
Bolivia ricevendo in cambio a prezzo politico petrolio o derrate alimentari,
nella
logica dello scambio solidale e complementare. L’Alba ha
precisato
Padre Tarzia
coglie lo spirito e l’anelito di indipendenza dei popoli
dell’America Latina, fatti propri da Josè Martì e da Simon Bolivar.
Citando l’editto
dell’Imperatore romano Costantino , Padre Tarzia ha tenuto
a
precisare quanto il Governo cubano sia attento alla libertà di culto, e
come
questa sia parte integrante delle politiche tese a garantire lo
sviluppo culturale, l’accesso allo studio e alla partecipazione politica.
Ha concluso
Tarzia che si può non essere d’accordo su alcuni aspetti
del
socialismo ma è indubbio che Cuba è un paese in cammino e che la sua
rivoluzione è molto distante da come viene dipinta dai media internazionali
ed è
punto di riferimento per un mondo diverso e più giusto.
L ’Ambasciatrice
della Repubblica di Cuba in Italia Milagros Carina Soto
Aguero,
ha portato il saluti del governo di Cuba all’iniziativa,
sottolineando l’importanza della solidarietà ai Cinque e come questa
campagna internazionale di giustizia e di libertà stia crescendo
coinvolgendo strati sempre più ampi di società. Occorre riportare Rene,
Antonio, Gerardo, Fernando e Ramon alle loro famiglie, nella loro Patria ha
ripetuto l’Ambasciatore della Repubblica di Cuba,concludendo il suo incisivom
saluto
e sottolineando in maniera molto partecipata che il libro scritto
dal
Professor Vasapollo e da Padre Tarzia resituisce un immagine vera e
umana
del popolo cubano e di Cuba e della sua rivoluzione, un popolo capace
di
lottare e di resistere senza perdere l’allegria e la tenerezza.
Nell’intervento
di chiusura il Professor Vasapollo ha voluto ricordare
l’importante passaggio che sta attraversando la rivoluzione sottolineando
il
ruolo fondamentale di Cuba nell’ all’Alleanza Bolivariana dei popoli
dell’
America Latina, un alleanza solidale che consente a Cuba di inviare
medici
e insegnanti in Venezuela, Nicaragua, o Bolivia ricevendo in cambio a
prezzo
politico petrolio o derrate alimentari, nella logica dello scambio
solidale e complementare; e ha poi con forza e determinazione denunciato gli
attacchi strumentali e privi di qualsiasi fondamento teorico e pratico che
accusano Cuba di snaturare il carattere socialista della transizione.
riprendendo le
parole del Presidente Raúl Castro Ruiz in merito alla fase di
attualizzazione del processo di pianificazione socialista a Cuba :“Tutto
ciò
che facciamo è finalizzato alla salvaguardia e allo sviluppo di una Cuba
socialista sostenibile e prospera” . Il processo rivoluzionario come
qualsiasi attività, necessità di aggiustamenti e rettifiche,attualizzazione,
poiché
non può prescindere dal contesto internazionale e dalle condizioni
oggettive interne ed esterne. Questo significa fare i conti con la crisi
sistemica del capitalismo che tocca anche Cuba in maniera ancora più dura
per le
sue scelte di autodeterminazione socialista . Luciano Vasapollo ha
messo
in relazione l’analisi delle problematiche economiche e sociali, le
pesanti condizioni imposte dalle ricadute sociali della crisi - in primo
luogo
l’aumento delle materie prime sia energetiche che alimentari - con gli
importanti e urgenti aggiustamenti del modello di pianificazione assunti
dal VI
Congresso del PCC e che tenacemente si stanno realizzando, mettendo
anche
in risalto il ruolo strategico giocato dall’ALBA nel costruire una
concreta alternativa al capitalismo e alle politiche neo-liberiste e nel
rafforzamento del processo di autonomia di indipendenza e di interscambio
solidale in corso in America Latina.
Il Direttore di
Nuestra America ha rinnovato la solidarietà e la vicinanza al Popolo Venezuelano
al Presidente e Comandante Ugo Chavez Frias, ricordando l’imponente
manifestazione che ha visto centinaia di migliaia di persone sfilare a Caracs
per ribadire il cammino intrapreso con la rivoluzione bolivariana. Mentre
l’opposizione annullava la sua marcia, i Presidenti di Nicaragua, Bolivia,
Uruguay e di altri paesi del continente
latino
americano, si sono stretti intorno al Venezuela Bolivariano
riconfermando l’appoggio strategico all’ALBA; questo è il senso storico e
strategico di un’alleanza che sempre più consolida il suo carattere politico
nella
costruzione del socialismo del XXI secolo.
La manifestazione
si è conclusa ringraziando la scelta solidale di questi
artisti che hanno voluto mettere la loro arte al servizio della battaglia
di
verità e giustizia per i Cinque, una decisione molto apprezzata sia
dagli
organizzatori e sia dalla platea dei partecipanti all’incontro.
Il
Professor Vasapollo ha ricordato l’importanza di questo tipo di incontri,
poiché
si dimostra come attraverso l’arte e la cultura si riesce fare
informazione sul caso dei Cinque riuscendo al tempo stesso ad avvicinare a
Cuba e
ai processi dell’ALBA settori più ampi di società, non ultimi
quelli
dei cattolici di base.
Associazione e
Rivista Nuestra America e Capitolo italiano delle Rete delle
Reti di
intellettuali e artisti e movimenti sociali in Difesa dell’Umanità
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KAZAKISTAN
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Veterani del
Kazakistan hanno creato un Comitato di solidarietà con i Cinque |
08.10
- Rappresentanti
di organizzazioni di veterani del Kazakistan che hanno prestato servizio inCuba,
hanno confermato la loro solidarietà con l’Isola e la causa mondiale per la
liberazione dei cubani antiterroristi, reclusi da più di 15 anni negli Stati
Uniti.
Il
coordinatore del nuovo gruppo di solidarietà, Vasili Korzhunov, ha condannato
l’ingiusta prigionia e le dure condanne imposte a Gerardo Hernández, Fernando
González, Antonio Guerrero, René González e Ramón Labañino, per " aver evitato
la ripetizione di fatti come il crimine di Barbados", ha affermato.
Korzhunov ha presentato, domenica 6, nella sede dell’ambasciata di Cuba in
questo paese centro asiatico, la costituzione del Comitato per la Liberazione
dei Cinque Eroi cubani, in apporto alla Campagna Internazionale per l’immediata
liberazione degli antiterroristi cubani.
Inoltre ha detto che l’iniziativa corrispondeva al Giorno delle Vittime del
Terrorismo di Stato, flagello che i Cinque hanno combattuto, infiltrandosi nelle
organizzazioni violente radicate nel sud della Florida, per ostacolare le azioni
di terrorismo contro l’Isola.
All’incontro
solidale hanno partecipato dirigenti della Società d’Amicizia Kazakistan-Cuba e
degli amici dell’Isola, che inoltre hanno reclamato l’eliminazione dell’
illegittimo blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba dagli
Stati Uniti da più i 50 anni.
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KENIA
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Iniziativa per i Cinque |
02.10 -
A
Nairobi, in Kenia, si è svolto un incontro culturale nel teatro dell’Università,
con l’auspicio del Comitato per la liberazione dei Cinque e dell’Associazione
d’Amicizia Kenia-Cuba.
Hanno partecipato diplomatici del Venezuela a Cuba, leader sindacali, dirigenti
politici e studenti universitari.
Booker Ngesa, presidente del Comitato, ha letto una
lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nella quale
si esige l’immediata liberazione degli Eroi cubani dopo 15 anni d’ingiusta
reclusione.
Inoltre è stato
proiettato il documentario “Per favore, che il vero terrorista si alzi in
piedi”, di Saul Landau, che racconta la storia dei Cinque, ha informato il sito
digitale del MINREX cubano.
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LIBANO
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Libanesi condannano gli abusi contro i
Cinque cubani |
05.03
- Le violazioni delle autorità penali statunitensi contro i Cinque cubani sono
stati condannati oggi dal Comitato libanese di Solidarietà per la Liberazione
dei Cinque (L4C5).
L'organizzazione lavora per ottenere la
liberazione di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino e Fernando
Gonzalez, che stanno scontando severe condanne nel carcere per informare il
governo cubano sulle attività di gruppi terroristi situati negli Stati Uniti.
Renè Gonzalez ha completato la sua pena, ma è costretto a rimanere sotto libertà
vigilata nel territorio statunitense, dove la sua integrità fisica è a rischio.
“Esprimiamo la nostra indignazione per la chiusura per 21 giorni di Ramon
Labañino, ammanettato in una cella d'isolamento massimo a basse temperature e
senza l'autorizzazione di una visita dal suo avvocato”, ha sottolineato la
comunicazione circolata oggi tra i mass media.
L'L4C5, composto da libanesi di tutti gli strati sociali e palestinesi, che sono
stati imprigionati nelle carceri israeliane, esorta l'opinione pubblica globale
per la solidarietà con Labañino e per la spedizione di lettere al Presidente
degli Stati Uniti, Barack Obama, perché ordini l'immediata liberazione dei
Cinque cubani.
Il processo dei Cinque Cubani è stato descritto come ingiusto ed arbitrario da
varie personalità, tra cui alcuni Premi Nobel per la Pace e dall'organismo delle
Nazioni Unite.
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MESSICO
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Giornata di
solidarietà con i Cinque antiterroristi cubani
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10.09
- Le azioni in Messico per la Giornata Mondiale di Solidarietà con i Cinque
antiterroristi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, è iniziata con un
incontro politico in appoggio a questa giusta causa, nella capitale, Città del
Messico.
Durante l’incontro, organizzato dal Movimento Messicano di Solidarietà con Cuba,
sono stati proiettati video con la storia di questi Eroi e un richiamo di René
González, uno dei Cinque- come sono conosciuti nel mondo- che ha già scontato
una lunga condanna.
Ugualmente, è stata trasmessa la canzone “Lega un nastro giallo al vecchio
albero”, alludendo a questo simbolo che portano in questi giorni partecipanti di
tutto il mondo alla Giornata.
Jesús Escamilla, dirigente del Movimento, ed altri membri hanno ratificato la
decisione di rinforzare la lotta per la liberazione degli antiterroristi.
Per l’ambasciata cubana, il terzo segretario, Raúl Mojena, ha ricordato il caso
dei Cinque ed ha denunciato la doppia morale del governo degli USA che li ha
ingiustamente condannati senza prove, mentre ospita impunemente e in assoluta
libertà il terrorista e torturatore confesso Luis Posada Carriles, che
organizzò l’esplosione di un aereo civile cubano, che provocò la morte di 73
persone innocenti e molte altre azioni criminali.
Il
movimento di solidarietà ha anticipato che tra le varie attività che si
svolgeranno nei prossimi giorni c’è la consegna all’ambasciata degli Stati Uniti
di una lettera per il presidente Barak Obama, che reclama la libertà immediata
per questi patrioti cubani.
Il
prossimo giovedì 12, quando si compiranno 15 anni dall’arresto di Gerardo
Hernández, Fernando González, Antonio Guerriero, Ramón Labañino e René González,
si svolgerà un grande incontro per reclamare la loro libertà.
I
Cinque sono stati condannati perchè raccoglievano informazioni tra i gruppi
estremisti nemici di Cuba, organizzatori di attentati contro il popolo cubano
dal sud degli USA.
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MOZAMBICO
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Festeggiamenti in
Mozambico per la liberazione di René |
16.05 - Il Comitato del Mozambico per la liberazione dei Cinque Eroi cubani ha
espresso la sua felicità per il definitivo ritorno a Cuba dell’antiterrorista
René González, posto in libertà dopo 14 anni d’ingiusta reclusione negli Stati
Uniti.
In
un messaggio, l’organizzazione di solidarietà ha segnalato che saluta
fraternamente il definitivo ritorno di René, Eroe della Repubblica di Cuba y uno
dei migliori figli dell’Isola, che per amore alla sua Patria era disposto a dare
la vita, se necessario.
Reñe è un esempio di lotta e resistenza per un ideale, è segnalato nel documento
che dice che per i popoli progressisti la liberazione di questo combattente
cubano costituisce una luce di speranza in vista della liberazione dei suoi
quattro fratelli, sempre reclusi negli Stati Uniti.
Inoltre il documento ratifica che il Comitato esige dal Governo statunitense la
libertà immediata e senza condizioni dei quattro fratelli ancora prigionieri:Antonio
Guerrero, Fernando González, Gerardo Hernández e Ramón Labañino.
I
cinque sono stati condanti dopo un processo politico e manipolato, perchè
avvisavano Cuba sui piani di terrorismo che i gruppi nemici dell’Isola
organizzavano dal territorio nordamericano.
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NICARAGUA
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Mostra
di disegni di Tony Guerrero |
28.09
-
L’esposizione dei Ritratti dei Patrioti Cubani, disegnati
dall’antiterrorista Antonio Guerriero,
prigioniero da 15 anni negli Stati Uniti, è stata inaugurata in Nicaragua.
Questa mostra è
un’iniziativa della Rete dei Giornalisti Amici di Cuba, e forma parte della
campagna mondiale sviluppata dal 5 settembre al 6 ottobre, per reclamare la
liberazione di
Antonio, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e Fernando González.
I
Cinque Eroi cubani, assieme a René González –l’unico che ha potuto tornare a
L’Avana dopo aver scontato pienamente la condanna imposta – formano il gruppo
dei Cinque anti terroristi, ingiustamente condannati negli Stati Uniti.
La
principale ingiustizia contro di loro è averli condannati senza prove, in un
processo manipolato, essendo loro innocenti.
“Gli Stati Uniti mantengono in libertà i veri e noti terroristi che i Cinque
seguivano, infiltrati a Miami, per impedire che perpetrassero altre violazioni
contro il popolo di Cuba, ha spiegato l’ambasciatore de L’Avana a Managua,
Eduardo Martínez, parlando a Prensa Latina, che ha citato il caso di Posada
Carriles, reo confesso come autore dell’attentato ad un aereo della Cubana de
Aviación, nel quale morirono73 persone, il 6 ottobre del 1976.
“I
Cinque sono una bandiera molto importante per il popolo cubano, per il loro
patriottismo, per la loro dedizione, per la loro fermezza.
Loro sono un simbolo di lotta contro il terrorismo, di un popolo che è vittima
da tanti anni di questo flagello”, ha detto ancora.
“Il popolo cubano soffre molto per l’ingiusta reclusione di questi uomini che
meritano il riconoscimento di tutto il mondo e che sono stati trattati in modo
disumano e degradante dal punto i vista dei loro diritti umani. René come
Antonio, Gerardo, Fernando e Ramón hanno anche aiutato i loro compagni di
reclusione, facendo i maestri nelle prigioni...”
La
chiusura di questa campagna in Nicaragua si farà il 6 ottobre, con un incontro
nazionale di solidarietà con Cuba, al quale parteciperà la presidentessa
dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, Kenia Serrano.
Nella stessa giornata si realizzerà una manifestazione di fronte al monumento a
Ernesto Che Guevara, nel Centro per la Promozione, l’Investigazione e lo
Sviluppo Rurale e Sociale, come ogni anno in questa giornata” ha informato
ancora il diplomatico cubano
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Solidarietà
con i Cinque |
17.06
- Studenti e professori dell'Università Nazionale Autonoma del Nicaragua hanno
analizzato
il caso dei Cinque cubani condannati negli Stati Uniti, nella prima giornata
della “Settimana di Solidarietà con Cuba”.
La
presentazione del documentario cubano “La Giustizia al di fuori dela Corte”, con
le testimonianze di mogli, madri e figlie di questi Eroi della Repubblica di
Cuba, che presenta le violazioni dei diritti umani subite dai Cinque, ha
provocato commozione tra i presenti.
Gli studenti hanno espresso il loro interesse chiedendo dettagli sul processo
contro i Cinque, il più lungo della storia giudiziaria statunitense e
nonostante questo, ignorato dalla stampa nordamericana.
I
rappresentanti dell'Ambasciata di Cuba in Nicaragua hanno risposto alle domande
dei presenti ed hanno fatto un appello perchè si diffonda nel mondo la verità
su questo caso.
“Questo è indubbiamente un caso politico. Se il presidente, Barack Obama, avesse
voluto riparare questa ingiustizia, avrebbe già firmato un indulto - e ne ha la
facoltà - per la loro liberazione”, ha sostenuto l'ambasciatore cubano, Eduardo
Martinez Borbonet.
“Cuba ha chiesto più di una volta un incontro su questo tema ma gli Stati Uniti
non hanno mai accettato, perchè sedersi a trattare questo tema,
significherebbe riconoscere in anticipo il giusto operato del governo cubano”,
ha concluso l’ambasciatore.
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Gala lirica dedicata alle madri degli antiterroristi |
09.05
- Gli artisti dell’Orchestra Sinfonica e del Teatro Lirico Nazionale di Cuba in
Nicaragua, hanno dedicato in omaggio alle madri e alle mogli degli
antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti, un bello spettacolo musicale di
gala.
Durante lo spettacolo realizzato in attesa del Giorno della Mamma, in questo
paese, i visitatori hanno offerto con le loro magnifiche voci veri virtuosismi
musicali, interpretando complicate canzoni liriche di autori di questa nazione e
del repertorio internazionale.
Inaugurando la giornata nel Teatro Nazionale Rubén Darío, il suo direttore
generale, Ramón Rodríguez, ha ringraziato il gesto degli artisti ed in
particolare l’appoggio dell’ ambasciata di Cuba a Managua e le iniziative
culturali che moltiplica in questa sede.
Inoltre ha segnalato la cortesia, la disposizione dei sette musicisti
dell’Orchestra Sinfonica Nazionale di Cuba e dei tre cantanti lirici, per
l’organizzazione dello spettacolo, tra i preparativi della loro partecipazione
con un elenco multinazionale all’opera “Carmen”, che sarà presentata domani,
venerdì 10, nello stesso teatro.
L’ambasciatore cubano, Eduardo Martínez Borbonet, ha salutato la disposizione
degli interpreti dell’Isola ed ha ricordato che la seconda domenica di maggio, a
Cuba, si festeggia il Giorno della Mamma, e le donne che formano le famiglie di
Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González, e René
González, che finalmente è ritornato nella sua Patria.
Il
diplomatico ha citato Irma Sheweret, madre di René, che due anni fa ha visitato
il Nicaragua, in un percorso per cercare appoggio alla campagna internazionale
per la liberazione degli Eroi della Repubblica di Cuba, prigionieri politici
degli Stati Uniti dal 1998.
Vari dirigenti del Frente Sandinista di Liberazione Nazionale, deputati, membri
del corpo diplomatico, sindacalisti, lavoratori della stampa e collaboratori
delle diverse missioni cubane in questo paese hanno apprezzato lo spettacolo
offerto nel principale centro promotore della cultura in Nicaragua.
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PERU'
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Manifestazione
per la liberazione dei Cinque |
07.11
- Un
gruppo di attivisti del Perù, solidali con Cuba ha reclamato la liberazione
dei Cinque Eroi cubani prigionieri politici degli Stati Uniti da più di15 anni.
Il
richiamo è stato presentato al presidente Obama, davanti all’ambasciata
nordamericana, in un sit-in di solidarietà, parte della giornata mondiale che
ogni mese si realizza per reclamare la liberazione di questi patrioti.
Con la presenza
del presidente del Comitato Peruviano di Solidarietà con i Cinque,
Gustavo Espinoza, che ha organizzato la manifestazione con il Nucleo degli
Intellettuali per i Cinque, la presenza si è mantenuta per un'ora circa in
forma
pacifica ed
ordinata.
Espinoza ha spiegato ai passanti la causa dei Cinque detenuti ingiustamente 15
anni fa mentre ostacolavano, da infiltrati, i piani violenti organizzati contro
Cuba dalla Florida.
Dopo un processo manipolato sono stati condannati senza prove ad esagerate
reclusioni.
I manifestanti
hanno ricevuto dimostrazioni di simpatia del pubblico e
degli
automobilisti che passavano davanti all’ambasciata ed alla fine del sit-in hanno
consegnato una lettera indirizzata al presidente Barack Obama, nella quale le
organizzazioni solidali con i Cinque chiedono la libertà di Ramon Labañino,
Gerardo Hernanez, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez.
Solo uno dei
Cinque prigionieri, Renè Gonzalez, ha recuperato la libertà e sta vivendo con la
sua famiglia in Cuba.
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Ollanta Humala
potrà parlare a Obama della causa dei Cinque cubani |
18.05
- Il Comitato Peruviano di Solidarietà con i Cinque cubani ingiustamente
condannati negli Stati Uniti, ha affermato d’aver invitato il presidente Ollanta
Humala a reiterare la sua solidarietà con gli antiterroristi durante la sua
prossima visita nel paese del nord, in occasione della sua riunione con
l’omologo statunitense, Barack Obama.
Un
comunicato del Comitato ha chiesto a Humala d’includere il tema dei Cinque
cubani nell’agenda e nel dialogo.
“Coscienti dell'importanza dell’incontro, abbiamo chiesto al presidente del Perù
d’includere nella sua agenda la causa dei Cinque”, afferma il comunicato, che
specifica che la visita di Humala a Washington avverrà nel giugno prossimo.
Il
capo di Stato peruviano, che ha condannato il blocco statunitense contro Cuba
nel settembre del 2012, in quell’occasione aveva anche riferito alla Casa Bianca
il suo interesse per dare una soluzione alla causa dei Cinque cubani e quindi
speriamo vivamente che in questa prossima visita lo reiteri.
Il
Comitato Peruviano di Solidarietà con i Cinque e gli intellettuali del paese
impegnati con questa causa solidale, hanno firmato questa dichiarazione.
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PORTORICO
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Incontro tra i familiari dei Cinque e una delegazione di Portorico
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17.09
- In occasione della Giornata di solidarietà con Puerto Rico, che terminerà il
23 settembre, i familiari dei Cinque si sono riuniti con una delegazione di
questo fraterno paese, per reclamare la liberazione dei Cinque antiterroristi
cubani e dei prigionieri politici portoricani condannati negli Stati Uniti.
Mirta Rodríguez, madre di Antonio Guerrero, ha detto che nel tempo il popolo
cubano ha sempre dimostrato affinità con il popolo portoricano e le sue lotte.
Durante l’incontro, i familiari dei Cinque e la delegazione in visita, hanno
segnalato l’esistenza di una grande mobilitazione internazionale a favore del
due cause.
Inoltre i “boricuas” hanno denunciato la situazione coloniale di Puerto Rico,
esigendo il ritorno di Oscar López e Norberto González, prigionieri per aver
difeso il diritto all’indipendenza della loro Patria
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RUSSIA
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Presentate in Russia testimonianze poetiche
dell’antiterrorista cubano |
28.01
- Le poesie del cubano Antonio Guerrero costituiscono una testimonianza di
sensibilità e sentimenti d’amore, trasmessi dalle dure condizioni di reclusione
negli Stati Uniti, ha affermato il traduttore russo Vladimir Kazakov.
Il
traduttore al russo della collezione (2004) e la giovane storica Daria Voronkova,
ritengono che l’avvicinamento al libro significa penetrare l’anima di una
persona, che nonostante la crudeltà del carcere, conserva il calore, la
delicatezza e la sensibilità poetica.
Kazakov nelle sue dichiarazioni a Prensa Latina dopo la presentazione delle
poesie, ha ribadito che spera nel ritorno in patria di Guerrero e dei suoi
quattro compatrioti, ed ha elogiato il coraggio delle loro famiglie.
Lo
scrittore ha dichiarato che le migliaia di persone nel mondo che reclamano la
loro libertà, li aiutano a restare vivi ed a sopportare la reclusione, che dura
da quasi 15 anni.
Riguardo ai Cinque antiterroristi, Kazakov ha spiegato che questi resistono
eroicamente e dal carcere continuano la loro lotta attraverso la poesie, l’arte
e la corrispondenza, con tutte le persone che appoggiano questa causa in difesa
di Cuba.
Quattro dei Cinque (Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando González e
Ramón Labañino), come sono conosciuti internazionalmente, stanno scontando
severe condanne per aver monitorato i gruppi violenti con base a Miami per
prevenire atti criminali contro la loro patria.
Nel frattempo, René González è uscito di prigione il 7 ottobre del 2011 ed in
questo momento sconta un castigo addizionale di tre anni in libertà vigilata
nella stessa città statunitense.
Durante la presentazione di “Poemas confidenciales”, nella Casa del Libro di
Mosca, il ministro consigliere dell’ambasciata di Cuba in Russia, Alejandro
Simanca, ha ricordato che Guerrero ed i suoi compatrioti si infiltrarono nelle
organizzazioni sovversive per prevenire atti terroristi contro il loro paese.
Loro, ha precisato, hanno salvato la vita a milioni di cubani, però non
penetrarono nelle strutture statali degli Stati Uniti, e non cercarono mai delle
informazioni sensibili per la sicurezza di questa nazione.
Il
diplomatico ha indicato che le severe condanne inflitte ai Cinque sono
conseguenza di una storia di rivalsa dei governi nordamericani contro l’Isola,
“un paese indipendente, sovrano, che ha difeso con dignità le sue posizioni”, ed
è proprio questo che gli Stati Uniti non riescono a perdonare, ha aggiunto
Simanca.
Tra gli avvenimenti conseguenti a questa politica ha citato il blocco economico,
commerciale e finanziario che dura da oltre mezzo secolo e la guerra mediatica
che Washington ha portato avanti per decenni, dopo il trionfo della Rivoluzione
Cubana nel 1959.
Il
giorno cinque di ogni mese, organizzazioni russe raggruppate nel Comitato
Nazionale Pro Liberazione dei Cinque, ed il Movimento della Società Civile
Vinceremo, realizzano manifestazione di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti
per reclamare l’immediata liberazione degli antiterroristi.
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Prima cosmonauta del mondo reclama la liberazione
dei Cinque |
07.01 - La prima donna cosmonauta del mondo, Valentina Tereshkova, ha chiesto al
presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di prestare attenzione al reclamo
internazionale per la liberazione dei Cinque, condannati ingiustamente 14 anni
fa, indica PL.
“Questi Cinque cubani hanno lottato per il proprio paese, Cuba, una nazione
indipendente e sovrana, che ha la sua storia, e le chiedo di prendere in
considerazione la petizione per la loro liberazione immediata”, ha chiesto
Tereshkova rivolgendosi ad Obama in un video diffuso la scorsa settimana, in
occasione della giornata mondiale di solidarietà con gli antiterroristi.
Tereshkova ha ratificato le dimostrazioni di solidarietà con gli antiterroristi
provenienti dal suo paese ed ha assicurato che “tutta l’umanità progressista è
con loro”.
Le
organizzazioni di solidarietà russe hanno ribadito che la campagna per la
liberazione dei Cinque continuerà quest’anno con l’invio di messaggi al governo
statunitense e ad Obama, oltre all’utilizzo di altri metodi per divulgare la
verità sul caso.
Tereshkova divenne la prima donna a viaggiare nello spazio il 16 giugno del
1963, all’età di 26 anni, a bordo della navicella Vostok 6. |
SEYCHELLES
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La solidarietà
con i Cinque |
02.10 - Attività sportive e culturali sono state occasioni per reclamare nelle
isole Seychelles la liberazione degli Eroi cubani antiterroristi, condannati
ingiustamente per aver allarmato sui piani di azioni violente perpetrate dai
gruppi nemici di Cuba nella Florida.
Collaboratori e residenti cubani di quest’isola dell’Oceano Indiano, hanno
realizzato una camminata di cinque chilometri in solidarietà con la causa dei
quattro antiterroristi ancora prigionieri, ha informato l’agenzia Prensa Latina.
I
partecipanti hanno reclamato la liberazione di Gerardo Hernández, Fernando
González, Ramón Labañino e Antonio Guerrero. René González, che ha scontato
tutta la sua condanna e una parte della libertà vigilata imposta, ora è libero a
Cuba.
L’iniziativa ha anche salutato il 53º anniversario della fondazione dei CDR –
Comitati di Difesa Rivoluzionaria e l’VIII Congresso di questa organizzazione.
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SPAGNA
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Madrid: solidarietà con i Cinque Eroi cubani |
15.10
- Un “Concerto per la Liberazione di Cinque” si è svolto a Madrid con la
partecipazione di artisti che con la loro musica hanno reclamato la liberazione
dei Cinque Eroi cubani.
Tra i musicisti Germán Coppini, Ismael de la Torre, Orlis Pineda, José María
Alfaya e Sepiurca Zukin.
Il
concerto organizzato dal Comitato di Madrid por la Liberazione dei Cinque ha
riempito la Sala Galileo Galilei di questa capitale europea e tutti i presenti
hanno reclamato il ritorno immediato dei Cinque Eroi nella loro Patria.
Tra le varie
canzoni è stato letto un messaggio di Kenia Serrano Puig, Presidentessa dell’
Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), che ha trasmesso il suo
ringraziamento e la sua speranza, ed ha convocato ad intensificare la lotta
“contro lo sbarramento mediatico che ha avvolto il caso sin dai suoi inizi”.
L’Ambasciatore di Cuba in Spagna, Eugenio Martínez Enríquez, ha ricordato che
lottare per la libertà dei Cinque “è un impegno con la giustizia, per la virtù e
l’onore che li caratterizza”, “ è lottare per il diritto alla libertà e alla
sovranità di tutto un popolo”...
“Reclamiamo dal governo degli Stati uniti che non continui a nascondere le prove
sul caso”, ha detto ancora l’ambasciatore, incitando ad utilizzare ogni
opportunità nella battaglia permanente per riportarli a casa.
“Cuba va e i Cinque torneranno!”, ha detto alla fine del suo discorso.
Durante la serata sono state lette le parole pronunciate dall’Eroe della
Repubblica di Cuba, René González durante il concerto dedicato ai Cinque Eroi
lo scorso 12 settembre nella Tribuna Antimperialista “José Martí” della capitale
cubana.
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Una Carovana a Madrid in appoggio ai Cinque |
26.06
- Una carovana di automobili ha reclamato, domenica 23, la liberazione dei
Cinque combattenti cubani contro il terrorismo, che da quasi 15 anni scontano
smisurate e ingiuste condanne negli Stati Uniti.
Organizzata dal Comitato di Madrid per la Libertà dei Cinque, la carovana
formata da una trentina di veicoli ha percorso un tragitto di 20 chilometri che
separa il centrale Parco del Retiro dal municipio di Rivas Vaciamadrid.
Al
loro arrivo in questo luogo periferico si è svolto un incontro durante il quale
è stata reclamata la libertà dei quattro patrioti ancora reclusi, perchè
controllavano le azioni violente dei gruppi di terroristi radicati a Miami.
“La nostra forza
è sappiamo che sono innocenti”, ha detto Araceli Escudero, membro del comitato
che ha informato i presenti sul prolungato isolamento di Fernando González,
Ramón Labañino, Gerardo Hernández y Antonio Guerrero.
Escudero ha parlato del caso di René González, il quinto del gruppo, che ha
scontato tutta la sua condanna e una parte dei tre anni di libertà vigilata che
gli erano stati imposti negli Stati Uniti, ed ora vive a Cuba dopo la rinuncia
alla sua cittadinanza statunitense.
René ha affermato che non si sentirà libero sino a quando i suoi quattro
compagni non saranno a loro volta in Cuba.
“Il terrorismo contro Cuba è cominciato con lo stesso trionfo della Rivoluzione,
il 1º gennaio del 1959”, ha detto Alfredo Catalá, rappresentante in Spagna
dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli.
Catalá e la ministra consigliera dell’ambasciata de L’Avana a Madrid, Susana
Sardiña, hanno ringraziato il movimento spagnolo di solidarietà con l’Isola per
le azioni che realizza per rendere visibile questa giusta causa, messa a tacere
dalla stampa nordamericana.
Il
popolo degli USA non sa che il suo governo, in chiara violazione delle sue
stesse leggi, ha pagato centinaia di migliaia di dollari a un gruppo di
giornalisti, perchè creassero un ambiente negativo contro i Cinque e che questa
e stata solo una delle tante irregolarità nel processo contro questi patrioti
cubani.
La
giornata d’appoggio ai Cinque combattenti è terminata con uno spettacolo dei
cantautori cubani Orlis Pineda e Ismael de la Torre e gli spagnoli Germán
Coppini e José María Alfaya.
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Manifestazione in Spagna per la liberazione dei
Cinque |
14.02
- Il Comitato spagnolo di Solidarietà con Cuba e per la liberazione dei Cinque
Eroi cubani, ha organizzato una manifestazione in cui è stata reclamata la loro
immediata liberazione.
I
manifestanti hanno domandato al Presidente Obama, che ne ha la facoltà, di
firmare l’indulto per l’immediata liberazione dei Cinque Eroi cubani,
prigionieri politici dell’impero.
La
Puerta del Sol di Madrid è stata la sede della concentrazione, dove diverse
organizzazioni hanno chiesto a Obama di liberare Gerardo Hernandez, Antonio
Guerrero, FernandoGonzalez, Ramon Labañino e Renè Gonzalez.
Sono stati distribuiti ai passanti centinaia di volantini con una spiegazione
sul manipolato processo svolto contro questi patrioti che da quasi 15 anni sono
ingiustamente reclusi.
Inoltre sono state diffuse le cartoline da inviare alla Casa Bianca per esigere
da Obama la libertà di questi Cinque antiterroristi, che furono arrestati per
aver ostacolato le azioni violente perpetrate dai gruppi della destra più
reazionaria della Florida contro Cuba.
Il movimento di
solidarietà della Spagna ha accusato l'amministrazione statunitense di mettere
in pericolo la vita di Renè, condannato ulteriormente a tre anni di libertà
vigilata a Miami, che è la città dove radicanoi gruppi estremisti e terroristi
protetti dal governo nordamericano. |
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SUDAFRICA
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Giornata
di solidarietà con i Cinque |
30.03
- Una giornata per
il ritorno a Cuba dei Cinque
Eroi prigionieri degli Stati
Uniti, si è svolta nella
provincia de Gauteng, in
Sudafrica, ed ha riunito più di
mille persone mobilitate dal
Partito Comunista Sudafricano.
Nell’incontro i
partecipanti hanno riaffermato
l’appoggio totale a Gerardo
Hernández, Fernando González,
Ramón Labañino, Antonio Guerrero
e René González, condannati
negli Stati Uniti per aver
avvisato l’Isola sui piani
violenti organizzati dal sud
della Florida, ha riportato il
sito digitale Cubaminrex.
I partecpanti
hanno espresso il lloro impegno
di moltiplicare in ogni
distretto del Sudafrica il loro
impegno per la causa di questi
Cinque Eroi, arrestati a Miami
nel 1998 e condannati nel 2001
in questa città, in un clima
ostile e senza possibilità
d’imparzialità. Inoltre è stato
deciso di’organizzare una grande
marcia davanti all’ambasciata
degli USA in questo paese
africano, per esigere Giustizia
per i Cinque.
Alla Giornata
hanno partecipato i leaders del
Partito
Comunista
Sudafricano, della Società degli
Amici di Cuba, del Congresso
Nazionale
Africano, della Confederazione
dei Sindacati, della Lega
Giovanile del
Partito Comunista
e delle organizzazioni
studentesche e comunitarie. |
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