LE PAROLE DI ANTONIO GUERRERO, PRIGIONIERO NELLE CARCERI USA, PER LA SCOMPARSA DEL CTE CHAVEZ

 

 

7.03.13

 

 

Cari amici:

La gente, come ogni notte, guarda spazzatura alla TV, grida, sorride e rimane ipnotizzata dalle immagini.
...
Seduto di fronte ad un altro schermo, dopo il ritorno dal mio lavoro, leggo le notizie.

La costernazione e dolore non trovo parole per esprimerle.

"La morte non è vera quando si è fatta una buona opera della vita", disse Martì.

Per chi ha dato la sua vita per la più pura, tenace e bella opera della sua gente e di tutta la nostra America, la morte non sarà mai realtà.

Il nostro Comandante Hugo Chavez è la luce dell'alba, noi rivoluzionari non la lasceremo mai spegnere e ci guiderà per sempre.

Viva la Rivoluzione Bolivariana !
Viva Chavez !

Venceremos !

Tony Guerrero Rodríguez

5 Marzo 2013
Carecere Federale di Marianna (USA)
9 e 30 pm

 

 

Messaggio di René González

 

 

Cari sostenitori del Comandante Chávez:

L’inaspettata perdita di questo grande bolivariano ci ha portato allo sconforto. Abbiamo sempre avuto la speranza che con quel suo spirito indomito ci tornasse a dire: "per ora" e che poi, risollevandosi dalle ferite del suo corpo, il soldato avrebbe continuato a guidare il continente verso il futuro della giustizia che tante volte in passato è stato oscurato.

Così non ha potuto essere. Sembra che il prezzo di essere tanto bolivariano è quello di morire come il Liberatore, come il vulcano che brucia tutto ed improvvisamente si spenge. Però resta la montagna, questa materia che era lava incandescente e che dopo l'estinzione della fiamma diventa un faro, che indica in modo inequivocabile l'orizzonte di quel giorno in cui arriveremo ai suoi piedi per rendergli un perpetuo omaggio, le catene spezzate ed il raggio Martiano delle nazioni libere come offerta.

Nelle forti lacrime che accompagnano queste parole si converte il mio impegno per la giustizia che il nostro fratello Hugo Chávez ha sempre cercato, impegno che non cesserà fino all’ultimo respiro della mia vita per onorarlo con il mio comportamento. L'impegno è aumentato di cinque volte in qualsiasi parte di questo impero crudele che ci confina nell’odio e nella vendetta.

Ho fiducia nel popolo venezuelano e nel fatto che quelle lacrime si fonderanno con quelle di tutti coloro che lo piangono oggi per dare al Mondo una lezione di patriottismo. Hugo Chavez, il nostro Comandante, è oggi vivo nel cuore di ogni figlio del Venezuela.

Ai suoi cari, ai suoi compagni, al popolo che lo ha tanto amato, va il mio abbraccio, quello della mia famiglie e dei cinque.

Per ora Comandante… ¡ Hasta la Victoria Siempre !
René González Sehwerert

 

Messaggio Gerardo Hernández

 

 

Gerardo Hernández, uno dei Cinque Eroi prigionieri negli Stati Uniti, ha inviato una lettera dopo la notizia della morte del Comandante Hugo Chávez, in cui segnala: “Il meno che posso assi curare è che il suo esempio ci accompagnerà sempre, e ci ispirerà per continuare a resistere”. La lettera è stata inviata ad Alicia Jrapko, coordinatrice del Comitato per la libertà dei Cinque negli USA:

 

Cara sorella,

 

Oggi è un giorno molto triste, ho appena sentito la notizia della morte di Chávez. È successo qualcosa di serio nella prigione tre giorni fa e da allora siamo rinchiusi senza nemmeno farci la doccia. C’è un televisore acceso con Fox News e dalla mia cella posso captare l’audio con la radiolina. Disgraziatamente è solo cosi che ho potuto avere la notizia. Mi spiace d’averla sentita per Fox News, perchè ne hanno fatto una notizia piena di burle. Incredibile !

 

Quando uno è testimone dell’ignoranza e della bassezza morale di questa gente, si convince sempre più che in questa lotta stiamo nel cammino corretto. Quando c’è un “lock-down” nella mia posta ci vuole più tempo del normale, che è lento da solo, e quindi penso che i miei fratelli avranno già messo in rete alcuni messaggi di condoglianze per la morte del Comandante Chávez a nome dei Cinque.

 

Anche se la conoscenza resterà uno dei nostri sogni irrealizzabili, saremo sempre orgogliosi della sua solidarietà e di quella del suo popolo e non dimenticheremo l’onore che ci ha fatto incontrando varie volte i nostri familiari.

 

Nei momenti come questi uno vorrebbe avere quella grande fede che lui aveva e pensare che ora si trova in un luogo migliore, guidando da lì coloro che andranno avanti con questa bella opera che è la Rivoluzione Bolivariana.

 

Il meno che ti posso assicurare è che il suo esempio ci accompagnerà sempre, che ci ispirerà per continuare a resistere e che un giorno, quando vinceremo questa battaglia per la giustizia, i Cinque visiteremo la Patria di Bolívar per rendere omaggio al Libertador e al Comandante Chávez.

 

Un forte abbraccio, Gerardo

Prigione Federale di Victorville