“A quasi due anni dalla sua fondazione, la Piattaforma Pastorale Cubana continua il suo impegno con la causa dei Cinque”, ha affermato ieri, martedì 12, il coordinatore del meccanismo Inter-religioso, Reverendo Pablo Odén Marichal, in un incontro con diversi giornalisti nel Centro della Stampa Internazionale.
“Rappresentanti del cristianesimo, l’islamismo, il buddismo, della religione ebraica, delle distinte tradizioni d’origine africana e altre manifestazioni della fede e spiritualità religiose nell’Isola abbiamo deciso di unirci nel 2011 per lavorare alla riunificazione delle famiglie degli antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti da più di 14 anni, impegno che continueremo in questo 2013”, ha aggiunto.
Tra le attività programmate dalla Piattaforma, che è impegnata anche per unità della famiglia cubana in generale, c’è il concerto “Per la luce e l’amore tornerà”, che si terrà domani 14 febbraio alle quattro del pomeriggio nel Monte delle Bandiere della Tribuna antimperialista a L’Avana.
Altre espressioni di solidarietà comprendono seminari, conferenze stampa e azioni culturali, dove saranno invitate personalità religiose degli Stati Uniti e altre parti del mondo, con il proposito di diffondere la verità sul caso dei Cinque ed esigere l’immediata liberazione di Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio Guerrero e Ramón Labañino, e il ritorno a casa di René González.
Magalys Llort, madre di Fernando, visibilmente commossa, ha ringraziato a nome di tutti i familiari dei Cinque per l’appoggio, l’amore e la solidarietà che dalla sua creazione ha offerto loro la Piattaforma.