Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha considerato il 12 giugno "un giorno storico" per il suo paese perchè la Corte Internazionale di Giustizia (CIJ) de L’Aia ha ammesso il reclamo contro il Cile per recuperare la sua uscita sull’Oceano Pacifico.
"Oggi è un giorno storico e direi che dobbiamo sentirci molto contenti, perchè è stata ammessa la domanda. Questo lo dobbiamo all’incontro dei rappresentanti della Bolivia e del Cile”, ha detto Morales in una conferenza stampa.
Una missione giuridica boliviana ha partecipato - ha informato AFP- a un’udienza di valutazione dei temi nel processo contro il Cile, per recuperare la sua uscita al Pacifico.
La riunione a porte chiuse è durata circa un’ora. I due gruppi erano guidati dall’ ex presidente boliviano Eduardo Rodríguez Veltzé e dall’ambasciatore del Cile negli USA , Felipe Bulnes.
L’incontro si è svolto per far sì che le parti definiscano i tempi che utilizzeranno per preparare e consegnare queste memorie o allegati giuridici e storici, ha segnalato Rodríguez.
Il ministro degli Esteri, David Choquehuanca fa parte del gruppo boliviano, con il direttore della Rivendicazione Marittima, Juan Lanchipa e il deputato Héctor Arce.
La Bolivia ha fatto causa al Cile nel Tribunale Internazionale, il 24 aprile, perchè emetta un decisione che obblighi Santiago del Cile a negoziare la consegna di un’uscita al mare sovrana, dopo la perdita di 120.000 Km. quadrati e 400 Km. di costa, nella guerra che sostennero più di un secolo fa.
L’incontro si è svolto con reciproche accuse tra La Paz e Santiago a proposito dei temi limitrofi pendenti sulla guerra del Pacifico del 1879.