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La Bolivia ricorrerà a tutte le istanze

 

mondiali in reclamo del mare

 

25.3.2013  - Lioman Lima www.granma.cu

 

 

La Bolivia utilizzerà tutti meccanismi, le istituzioni e le istanze del diritto internazionali per reclamare dal Cile un’uscita sovrana al mare, ha dichiarato il presidente Evo Morales.


Nella cerimonia per il Giorno del Mare, commemorazione che ricorda la perdita dei territori della costa del Pacifico, il presidente ha ratificato la decisione del suo paese di utilizzare tutte le strategie giuridiche del diritto internazionale per presentare la sua domanda di restituzione dei porti.


Inoltre ha affermato che la nazione ricorrerà agli organismi internazionali, dopo la recente approvazione di un emendamento legislativo per portare la causa preso la Corte Internazionale di Giustizia de L’Aia.


La Bolivia, stato pacifista, dichiara il suo diritto irrinunciabile di accesso all’Oceano Pacifico e per questo ricorrerà ai tribunali internazionali attraverso i meccanismo pacifici compresi nel diritti internazionale La presentazione di questa domanda presso gli organismo mondiali, è uno dei fattori che hanno provocato più problemi al governo cileno, che considera il tema a livello bilaterale.


Evo ha criticato l’atteggiamento del Cile per la detenzione di un mese di tre soldati boliviani, fatto che ha accentuato la controversia tra le due nazioni.


Durante la commemorazione nella piazza che onora l’Eroe della Guerra Pacífico, Eduardo Abaroa, nel centro della capitale, Morales ha ringraziato per la solidarietà data dal popolo cileno al reclamo boliviano e all’unità nazionale attorno a questa battaglia.


Con la forza della ragione e l’unità del popolo, faremo valere nel mondo il nostro diritto di avere un’uscita sovrana al mare, ha detto.


La Bolivia ha perso 400 chilometri di costa dopo la Guerra del Pacifico, alla fine del XIX secolo, e da allora reclama un’uscita sovrana al mare.


Dal marzo del 2011 Morales ha annunciato la decisione del suo governo di citare il Cile presso un tribunale internazionale per far sì che restituisca al paese i suoi territori costieri.


Le due nazioni hanno sospeso le relazioni diplomatiche dal 1962 e le hanno ristabilite solo tra il 1975 e il 1978.


Anche se la Bolivia ha reclamato in diverse istanze internazionali il riconoscimento del diritto sul territorio usurpato, mentre il Cile sostiene che la cessione della sovranità sul territorio in questione è al di fuori di qualsiasi discussione.