HOME AMERICA LATINA
 

 

 
 

Il Vertice Antimperialista reclama

l’eliminazione  del blocco contro Cuba

 

 

5.08.2013 - www.granma.cu

 
 

 

Il Vertice Antimperialista che si è svolto a Cochabamba, ha inserito nella sua dichiarazione finale l’esigenza dell’eliminazione del blocco statunitense contro Cuba e della libertà dei Cinque cubani, prigionieri politici negli USA.

 

Il tema del blocco imposto all'isola  è stato analizzato nei tavoli di lavoro, come  quello dei quattro cubani  ancora ingiustamente reclusi  nelle carceri degli Stati Uniti per aver ostacolato le azioni violente dei  gruppi dei terroristi che agiscono contro Cuba dal sud dagli Stati Uniti.

 

Le richieste dei movimenti sociali comprendono tra i vari temi, la restituzione delle Isole Malvine all’Argentina ed il diritto della Bolivia ad un’uscita sovrana sull'oceano Pacifico.

 

I delegati hanno anche sostenuto la necessità della chiusura  delle basi militari straniere nella regione, la sospensione dei maltrattamenti  ai prigionieri stranieri reclusi nell’illegale  prigione della base navale degli Stati Uniti a Guantanamo e la fine dell’occupazione  di questo  territorio cubano, reclamata dal popolo e dal Governo dell’Isola.

 

Il blocco imposto a Cuba, reso ufficiale nel marzo del 1962, ostacola non solo il commercio tra le  nazioni, ma anche le relazioni con imprese in paesi terzi,  limitando le relazioni economiche dell'isola, multando chi vuole svilupparle e provocando sei danni alla  popolazione cubana in tutte le sfere.

 

Il blocco degli USA è già stato condannato ventuno volte dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, dalla quasi  assoluta maggioranza  delle Nazioni , ma Washington non rispetta la volontà della comunità internazionale e mantiene la  sua posizione genocida.

 

 

 

Vertice Antimperialista di Cochabamba: fuori

le basi militari USA dall'America Latina.

2 luglio Giornata Mondiale di Lotta all'Imperialismo. Decolonizzare l'economia continentale.

 
 

 

4.08. 2013 - video e fonte: http://www.telesurtv.net/

 

 

I rappresentanti dei movimenti sociali che partecipano al Vertice Antimperialista, svoltosi a Cochabamba (Bolivia) hanno concluso questo giovedì che la regione deve rafforzare l'unione di fronte gli attacchi imperialisti, per difendere così i popoli dei paesi d'America Latina e dei Caraibi.

 

Nel chiudere l'incontro, è stato letto un comunicato dove si esprime la necessità di promuovere il modello socialista come antitesi del modello capitalista da combattere, identificando nel modello socialista la forma più avanzata di solidarietà tra paesi e popoli.

 

Il testo segnala anche che i paesi della regione devono fare fronte contro le pretese della NATO di palese promozione dell'imperialismo. Per questo, il Vertice Antimperialista ha insistito sulla necessità di creare una Commissione Regionale che definisca i punti di difesa dei Diritti Umani.

 

I movimenti sociali hanno fatto un appello ai Governi dei paesi latinoamericani a espellere dai propri territori le basi militari degli Stati Uniti, in modo da perservare la propria sovranità e indipendenza.

 

Nell'incontro, il presidente Evo Morales, è stato appoggiato, dopo la violazione della sua immunità da parte di paesi europei lo scorso 2 di luglio, data che a partire da questo vertice viene presa come Giornata Mondiale di Lotta Antimperialista.

 

 

Produzione Regionale

 

 

Con l'obiettivo di fomentare la produzione regionale, l'indipendenza e la sovranità alimentare, i movimenti e i gruppi sociali che hanno partecipato al Vertice Antimperialista a Cochabamba, hanno chiesto ai governi di "decolonizzare le economie e le risorse naturali".

 

Per appoggiare questo obiettivo, il Vertice ha insistito nel fare fronte contro il capitalismo e i modelli economici che oggi costringono i paesi europei ad essere avanguardie della crisi economica mondiale.

 

Allo stesso modo l'organizzazione considera prioritario generare dai movimenti popolari, il rispetto dei popoli dell'America Latina e degli strumenti per i diritti umani nell'ambito internazionale; così come la creazione di un sostentamento legale sulle denunce contro i paesi europei che sequestrarono l'aereo del presidente di Bolivia, Evo Morales.  

 

 

L’America Latina contro l’imperialismo

 

1.08.2013  - Camilo Villa Juica www.granma.cu

 

 

Con una conferenza presieduta dal Vicepresidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, Álvaro García Linera, è stato inaugurato  mercoledì 31 luglio il Vertice Antimperialista e Anticolonialista nella città di Cochabamba, in Bolivia.

 

Nell’occasione, Linera ha parlato dell’aggressione sofferta lo scorso 2 luglio dal presidente della Bolivia, Evo Morales, quando i governi di Spagna, Italia, Francia e Portogallo  hanno proibito di sorvolare i rispettivi spazi aerei, mentre il presiedere si dirigeva nella sua Patria, proveniente dalla Russia.

 

Mai prima un presidente era stato sequestrato e la vita del presidente Evo Morales è stata in gioco, ha affermato il dirigente  di governo, accusano i governi coinvolti nell’ aggressione, che hanno violato gli accordi internazionali in maniera terroristica.

 

Poi ha ringraziato le 90 organizzazioni sociali di 28 paesi del mondo che partecipano all’ incontro, con tavole di lavoro disposte per dibattere temi sociali, economici e politici.

 

Juanita Ansieta, dirigente sociale della Bolivia, ha ratificato l’appoggio del popolo boliviano al presidente costituzionale ed ai processi emancipatori dell’America. “Non vogliamo più essere sottomessi”, ha assicurato.

 

In rappresentazione di Cuba ha parlato la dirigente della Federazione delle Donne cubane, FMC, María Elena Ruiz, che ha solidarizzato a nome della Rivoluzione con i processi d’emancipazione in Bolivia e in America.

 

La delegazione cilena,  attraverso il dirigente universitario Javier Miranda , ha chiamato  a credere nelle rivendicazioni che il popolo del suo paese esige e ad appoggiare le sue domande. Ugualmente ha parlato dello storico conflitto marittimo tra le due nazioni, affermando che la domanda della Bolivia è giusta.

 

Il Vertice  Antimperialista e Anticolonialista è stato convocato dalle organizzazioni sociali boliviane raggruppate nel Patto di Unità e lavorerà  sino a domani venerdì 2 agosto, a Cochabamba.