Foro dei Ministri
dell’Ambiente della CELAC
Il Foro dei Ministri dell’Ambiente
dell’America Latina e i Caraibi si sta svolgendo in Ecuador con il fine di
creare una politica ambientale regionale.
Per due giorni esperti e autorità in materia di ambiente, rappresentanti dei
33 stati membri della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi
(Celac), definiscono le priorità della regione in questo senso.
Questa è la prima riunione del Gruppo di Lavoro della CELAC e del Foro dei
Ministri dell’Ambiente dell’America Latina e i Caraibi.
Nell’incontro si vuole dare un impulso all’integrazione regionale nell’asse
strategico ambientale, fomentare il lavoro realizzato dai paesi membri e
ottimizzare le risorse.
Inoltre servirà per coordinare le linee d’azione partendo da un’agenda
ambientale che articolerà le attività tra i paesi, i blocchi regionali e
sotto-regionali dando priorità alle necessità di vita degli esseri umani e
al rispetto della natura.
Gli esperti dibattono su temi strategici, tra i quali la biodiversità, il
cambio climatico, la produzione sostenibile, la gestione delle risorse
marine e costiere, e le risorse idriche.
Durante l’apertura dell’ incontro, avvenuta ieri, mercoledì 3, la ministra
ecuadoriana dell’Ambiente, Lorena Tapia ha detto che i nostri paesi stanno
seminando nuove iniziative e paradigmi nello sviluppo sostenibile, il cambio
climatico e la diversità biologica.
“Le azioni costanti dei nostri paesi offrono l’opportunità di creare un
mondo più equo e giusto che riconosce la natura”, ha aggiunto.
La CELAC, costituita il 3 dicembre del 2011 a Caracas, in Venezuela,
raggruppa 33 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, è il maggior
meccanismo regionale del dialogo e l’accordo politico con cui si rinforzano
i vincoli per consolidare la sovranità e l’integrazione.
Dal gennaio scorso Cuba svolge la presidenza pro tempore della CELAC
La CELAC a favore del
disarmo nucleare
03 - La Comunità degli Stati Latinoamericani e dei
Caraibi - CELAC - ha nuovamente ratificato il suo sostegno nelle Nazioni
Unite al disarmo nucleare e alla non proliferazione in tutti i suoi aspetti,
con la speranza di un pianeta libero da queste armi.
Ugualmente, ha sottolineato la minaccia che rappresenta la continua
esistenza di armi nucleari e il loro possibile uso o minaccia di uso,
sostenendo che la sola garanzia contro questo pericolo è la totale
eliminazione di questi strumenti.
La posizione della CELAC è stata esposta dal rappresentante permanente
alterno di Cuba nella ONU, Oscar León, all’inizio dei dibattiti della
Commissione di Disarmo dell’Organismo mondiale. Il diplomatico ha ratificato
l’appoggio del meccanismo regionale al “disarmo nucleare completo,
trasparente, verificabile e irreversibile” alla non proliferazione nucleare
in tutti i suoi aspetti.
Inoltre ha chiamato gli stati membri della ONU a mostrare la necessaria
flessibilità e volontà politica per avanzare nelle raccomandazioni per il
nuovo ciclo de discussioni.
León ha ricordato la lunga tradizione di partecipazione dell’America Latina
e dei Caraibi nelle questioni di disarmo, tema che costituisce “una
componente fondamentale negli sforzi per promuovere e mantenere la pace e la
sicurezza internazionali”.
Su questo ha aggiunto che questa regione è “la prima area densamente
popolata nel mondo che si è dichiarata Zona Libera dalle Armi Nucleari”, per
mezzo del Trattato di Tlatelolco, ed ha incitato gli stati che possiedono
questa armi a ritirare le loro riserve ai Protocolli di questo trattato e a
rispettare il carattere denuclearizzato della regione latinoamericana e
caraibica.
L’uso o la minaccia di uso del armi nucleari costituiscono un crimine contro
l’umanità e una violazione del diritto internazionale, ha avvertito il
rappresentante della CELAC, che ha ratificato l’impegno di questa
organizzazione regionale con il Trattato di Non Proliferazione delle Armi
Nucleari (TNP) e l’applicazione dei suoi tre assi fondamentali: disarmo
nucleare, non proliferazione e uso pacifico dell’energia nucleare.
Poi ha confermato il diritto inalienabile degli Stati di sviluppare
l’investigazione, la
produzione e l’uso pacifico dell’energia nucleare senza discriminazione e in
conformità con gli Articoli pertinenti del TNP.
Riunito a Quito il Gruppo della
CELAC sull’Ambiente
01 - La Prima
Riunione del Gruppo di Lavoro e la Riunione Intersessioni del Foro dei
Ministri dell’Ambiente dell’America Latina e i Caraibi si svolgerà sino a
mercoledì 3, a Quito.
Con l’auspicio
del Ministero ecuadoriano dell’Ambiente, della Comunità degli
Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e del Programma delle Nazioni
Unite per l’Ambiente (Pnuma), la riunione rivedrà gli accordi adottati dai
ministri il 3 febbraio del 2012.
L’obiettivo
dell’incontro è disegnare politiche e priorità ambientali della regione,
attraverso il rafforzamento delle capacità nazionali, sub-regionali e
regionali in questa materia
In questo senso
l’Ecuador, come presidente pro-temore del Foro dei Ministri dell’ Ambiente
dell’America Latina e i Carabi, ha guidato il processo di costruzione delle
politiche, degli obiettivi strategici e le linee prioritarie.
La riunione si
svolge in due tappe di lavoro: da oggi, lunedì, e sino a mezzogiorno di
domani si svolgerà la riunione di lavoro degli Esperti, mentre da mercoledì
si svolgerà il Foro dei Ministri e le Ministre dell’Ambiente.
Questa riunione
internazionale darà forza all’integrazione regionale nell’asse strategico
ambientale e fomenterà il lavoro realizzato dai paesi membri, eviterà la
duplicità degli sforzi e ottimizzerà le risorse.
Inoltre
coordinerà le linee d’azione partendo da un’agenda ambientale che articolerà
le attività tra i paesi, i blocchi sub-regionali e regionali, dando priorità
alle necessità di vita degli esseri umani e ai diritti della Natura.
I temi
strategici su cui si lavora sono la bio diversità, il cambio climatico, il
consumo e la produzione sostenibile, la gestione delle risorse marine
costiere e le risorse idriche.
Le Ministre e i
Ministri dell’Ambiente definiranno e approveranno la politica ambientale
regionale, mentre il gruppo di lavoro darà un seguito agli impegni da
compiere presenti nell’agenda.
La CELAC,
costituita il 3 dicembre del 2011 a Caracas, Venezuela, raggruppa i 33 paesi
dell’America Latina e dei Caraibi, è il maggiore meccanismo regionale di
dialogo e accordo politico in cui si rinforzano i vincoli per consolidare la
sovranità e l’integrazione. |