Il Comitato per la Decolonizzazione delle Nazioni Unite sta svolgendo due settimane di lavoro, nelle quali si discuteranno i casi delle isole Malvine, Puerto Rico e Sahara Occidentale, tra le varie questioni.
La riunione studia il compimento della Dichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai paesi ed ai popoli coloniali e analizza la situazione dei 16 detti territori non autonomi, che occupano l’attenzione dell’organismo.
Quest’anno i membri del corpo analizzano di nuovo il tema delle Isole Malvine, l’arcipelago occupato dal Regno Unito dal 1833, di cui l’Argentina reclama la sovranità.
Nel gennaio scorso, il segretario generale della ONU, Ban Ki-moon, ha confermato che la Gran Bretagna ha respinto i suoi buoni uffici per aprire negoziati con Buenos Aires sul tema.
In quell’occasione, il titolare della ONU aveva ricevuto un reclamo diretto dei ministri degli Esteri dell’Argentina, Héctor Timerman; di Cuba, Bruno Rodríguez, e dell’Uruguay, Luis Almagro, con il viceministro degli Esteri del Perú, José Beraún Aranibar, i tre ultimi come rappresentanti della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), del Mercato Comune del Sud (MERCOSUR) e dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), rispettivamente.
In questo incontro, Ban Ki-moon ha riconosciuto il forte appoggio regionale con l’Argentina su questo problema ed ha ripetuto che mantiene la disposizione di lavorare per una sistemazione del problema se le parti lo desiderano.
Il Comitato è presieduto dall’Ecuador e integrato da altri 29 paesi, tra i quali Cuba, Antigua y Barbuda, Bolivia, Cile, Santa Lucía, Dominica, Nicaragua, Granada, Saint Kitts y Nevis, San Vicente y Granadinas e Venezuela, per l’America Latina e i Caraibi.
I 16 territori non autonomi sono le Isole Malvinas, Anguila, Bermuda, Isole Caimán, Turcas y Caicos, Vergini Britanniche, Montserrat, Santa Elena, Gibilterra e Pitcairn, tutti controllati dal Regno Unito. Ugualmente le Isole Vergini nordamericane, Guam e Samoa Americana (le tre degli USA), la Nuova Caledonia (Francia), Tokelau (Nuova Zelanda) e Sahara Occidentale (ex colonia spagnola occupata dal Marocco.