Ana Esther Ceceña che dirige l’Osservatorio Latinoamericano di Geopolitica della prestigiosa Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), ci ha fatto arrivare la lettera che Edward Snowden ha scritto al presidente dell’Ecuador, Rafael Correa.
Snowden sta correndo un rischio gravissimo per aver diffuso una verità che il mondo doveva sapere. Per questo va sostenuto.
“Al Presidente dell’Ecuador, Rafael Correa:
Esistono pochi leader mondiali che
correrebbero il rischio di mettersi
dalla parte dei diritti umani di un
individuo contro il governo più
potente del pianeta, e il coraggio
dell’Ecuador e del suo popolo è un
esempio per il mondo.
Devo esprimere il mio profondo
rispetto per i suoi principi e il
mio sincero ringraziamento per
l’operato del suo governo nel
prendere in considerazione la mia
richiesta di asilo politico.
Il Governo degli Stati Uniti
d’America ha montato il più grande
sistema di vigilanza sul mondo.
Questo sistema globale riguarda ogni
vita umana vincolata alla
tecnologia; registrando, analizzando
e sottoponendo a un giudizio segreto
ciascun membro del pubblico
internazionale. Ciò implica una
grave violazione dei nostri diritti
umani universali in quanto un
sistema politico perpetua lo
spionaggio automatico, generalizzato
e senza garanzie contro persone
innocenti.
Credendo in questo, ho rivelato
questo programma al mio paese e al
mondo. Mentre il pubblico ha
manifestato appoggio a me che ho
fatto luce su questo sistema segreto
di ingiustizia, il Governo degli
Stati Uniti d’America ha risposto
con una caccia extra giudiziale che
mi è costata la famiglia, la libertà
di movimento e il diritto a una vita
pacifica, senza il timore di una
aggressione illegale.
Mentre io affronto questa
persecuzione, c’è stato un silenzio
da parte di quei governi timorosi
del Governo nordamericano e delle
sue minacce.
Invece, l’Ecuador si è distinto per
aver difeso il diritto umano di
chiedere asilo. L’azione decisiva
del suo Console a Londra, Fidel
Narváez, ha garantito che i miei
diritti fossero protetti durante la
mia partenza da Hong Kong. Non avrei
mai potuto arrischiarmi al viaggio
senza questo appoggio.
Adesso, come risultato, sono ancora
libero e capace di pubblicare
informazione che sia utile
all’interesse pubblico.
Senza pensare ai giorni di vita che
mi resteranno, continuerò a lottare
per la giustizia in un mondo
disuguale. Se qualcuno di questi
giorni contribuirà al bene comune,
il mondo dovrà ringraziare i
principi dell’Ecuador.
Per favore, accetti la mia
gratitudine verso di lei in quanto
rappresentante del suo Governo e del
popolo della Repubblica
dell’Ecuador, nonché la mia grande
ammirazione personale per il suo
impegno a fare ciò che è giusto
piuttosto che ciò che genera
ricompense.
Edward Joseph Snowden”