Nuestra America - Uruguay |
Viglietti denuncia il colpo di
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27.02.2013 - Jorge Luna www.granma.cu
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Il cantautore uruguaiano Daniel Viglietti ha denunciato che la Suprema Corte di Giustizia (SCJ) ha fatto “una specie di colpo di Stato giuridico”, che pretende di liquidare i processi contro i criminali della dittatura (1973-1985).
Noto internazionalmente per il suo talento musicale e per la sua denuncia delle ingiustizie, Viglietti ha detto che le sentenze della SCJ cercano d’impedire ogni tentativo di giudizio di coloro che hanno assassinato torturato fatto sparire e sequestrato.Cioè i responsabili di tutte le ignominie che si sanno. E ce ne sono molte che non si conoscono.
“Si deve investigare, si deve continuare”, ha insistito in un’intervista data a PL durante l’affollata mobilitazione avvenuta a Montevideo “Se da un lato si sta scavando la terra per trovare i corpi, si deve scavare nella società per incontrare i responsabili di tutto questo”, ha sottolineato Viglietti, che ha 73 anni.
Considerato uno dei migliori esponenti del canto popolare dell’Uruguay e dell’America Latina, Daniel Vilgietti ha espresso la sua indignazione per le più recenti sentenze della SCJ, che ha dichiarato incostituzionale una legge che processava i violatori dei diritti umani durante il regime militare.
Detenuto nel 1972, l’artista fu liberato grazie ad una campagna guidata da molti intellettuali internazionali e dovette vivere in esilio in Argentina e in Francia, sino al suo ritorno alla fine del 1984, quando fu ricevuto dai suoi compatrioti a migliaia, con un concerto.
Viglietti, con Galeano e altre personalità, ha protestato davanti alla SCJ per l’allontanamento di una giudice che investigava 50 casi di diritti umani ed ha considerato importante la mobilitazione in Plaza Libertad de Montevideo.
“Dobbiamo affrontare questa ignominia”, ha insistito, segnalando che i membri della SCJ hanno precedenti funesti nella loro condotta politica precedente.
L’autore di "A desalambrar", "Canción para mi América" e "Milonga de andar lejos", ha reiterato il suo appoggio principale a quello che ha descritto come ‘il centro nevralgico di tutto questo: i familiari dei detenuti scomparsi’.
“Per me i governi etici dei nostra paesi sono i gruppi di familiari, madri, fratelli e figli dei detenuti scomparsi”, ha sottolineato. Alla fine delle sue dichiarazioni, Viglietti ha ringraziato la solidarietà internazionale dicendo “Evviva Cuba, il Venezuela, la Bolivia e tutto quello che deve vivere”. |
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