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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Nicolás Maduro segnala la fedeltà

 

alla Costituzione venezuelana

 

 

 

5.01.2013 - www.granma.cu

 

 

Il vicepresidente Esecutivo del Venezuela, Nicolás Maduro, ha ratificato la fedeltà alla Costituzione del 1999, impeccabile  per la rotta della Patria fissata dal popolo.

 

“Questa Costituzione, ha aggiunto, ha fissato le basi economiche, sociali, politiche ed etiche della Patria nuova, che stiamo costruendo, oltre a servire per affrontare colpi di Stato, dissiparli, sconfiggerli ed affrontare cospirazioni”.

 

In un’intervista trasmessa dalla Venezolana de Televisión, Maduro ha avvertito che la destra crede che sia giunta la su ora con la malattia del presidente Hugo Chávez, com’è sempre avvenuto in determinate congiunture.

 

“Semplicemente questa interpretazione è molto vicina alla loro aspirazione politica di destabilizzare il paese di stimolare il processo per rovesciare e distruggere la Rivoluzione Bolivariana, contro la quale  non hanno vinto nè con i colpi nè nelle elezioni”.

 

Il Vicepresidente Esecutivo ha chiamato a mettere da parte le teorie che giustifichino posizioni politiche per il tema del giuramento del Capo dello Stato e, “Nel caso della destra  per lo meno ci sono due posizioni: si muovono tra l’ignoranza e la cattiveria”, ha detto.

 

In questo senso si è riferito al caso del segretario esecutivo della denominata Mesa de la Unidad Democrática (MUD), Ramón Guillermo Aveledo, che ha inviato una comunicazione agli ambasciatori, piena di cattive intenzioni.

 

“Nella stessa, ha detto, fa correre internazionalmente una tesi falsa dello sviluppo della Costituzione e di quello che si farà  nei prossimi giorni”.

 

In questa comunicazione si sostiene che nel caso in cui il presidente eletto non possa andare a giurare per ragioni di malattia, si dovrà incaricare temporaneamente il presidente dell’Assemblea Nazionale, al quale corrisponde costituzionalmente.

 

In questa forma si sostiene una tesi di colpo accelerato,  di colpo rapido, non lo si può definire in un’altra forma.

 

Dall’estero,  l’ex candidato presidenziale oppositore  Henrique Capriles, sconfitto dal presidente Chávez il 7 ottobre ultimo, promuove una tesi di colpo più lontano muovendosi però tra l’ignoranza e la malvagità, che dà come risultato la manipolazione.

 

Maduro ha ricordato che nei giorni scorsi il Presidente aveva sollecitato un permesso in accordo con l’articolo 235 della Costituzione, che segnala che l’assenza dal territorio nazionale da parte del presidente, richiede un’autorizzazione quando si prolunga per un tempo superiore a cinque giorni consecutivi.

 

Chávez ha parlato al paese ed ha consegnato un documento all’Assemblea Nazionale che lo ha approvato all’unanimità, ossia anche l’opposizione ha approvato che gli si concedesse il permesso d’attendere i suoi problemi di salute.

 

“Chávez, ha aggiunto Maduro, “ è presidente  in funzioni, ha il suo governo costituito, lavora con il popolo tutti i giorni e sviluppa questo permesso costituzionale.

 

Inoltre c’è l’articolo 233, il solo che stabilisce gli elementi componenti della mancanza assoluta del presidente e stabilisce le modalità d’azione per lui. In questa forma si definiscono mancanze assolute del presidente la sua morte, la rinuncia o la destituzione, l’incapacità fisica o mentale permanenti e certificate da una giunta di medici, designata dal Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) e con l’approvazione del legislativo, come l’abbandono dell’incarico e la revoca del mandato”.

 

“Se consideriamo la realtà di oggi e della battaglia che sta sferrando il Comandante Chávez, nessuna di queste causali può essere sventolata dall’opposizione venezuelana”.

 

“A proposito della data del 10 gennaio fissata per la presa del potere del presidente, l’articolo 231 stabilisce questo giorno del primo anno del periodo costituzionale.

 

Se, per qualsiasi motivo sopravvenuto, il presidente non potesse prendere possesso, lo farà davanti al  TSJ, e questa è la situazione che si sta discutendo e che è presente in questo momento in Venezuela”, ha aggiunto ripetendo che il presidente è anche un presidente rieletto per le sue stesse  funzioni.

 

“Il presidente è stato rieletto per volontà della maggioranza nazionale, in un evento elettorale. È un presidente rieletto, ed è stabilito che in ogni caso come formalismo deve prestare giuramento il 10 gennaio.  Se non si presenta in questa data, il presidente rieletto continua nella sue funzioni, dato che il formalismo del giuramento si potrà risolvere di fronte al TSJ nel momento che si deciderà, in coordinamento con il capo dello Stato.

 

Le interpretazioni che la destra vuole dare sono assolutamente tirate per i capelli e non hanno nulla a che vedere con la Costituzione”.

 

Maduro ha aggiunto che prima di sottoporsi all’intervento chirurgico, il presidente ha preso decisioni per qualsiasi situazione, con la piena coscienza che doveva affrontare un’ operazione molto complessa e difficile.

 

Attraverso tutte le informazioni che aveva a disposizione, sapeva di poter avere scenari indesiderabili che fortunatamente non si sono presentati, dai quali poteva  derivare l’assenza assoluta.

 

Maduro, che è anche ministro degli Esteri, ha ricordato che: “Abbiamo un’opposizione che è a caccia di situazioni complesse, per usarle sempre contro il paese e come dipendenza dagli Stati Uniti;  un’opposizione carente di un progetto nazionale che si basi nel rispetto dei valori democratici e l’amore alla Patria.  Lo scenario dell’assenza assoluta non si è presentato e dal nostro cuore abbiamo la sicurezza che non si presenterà”, ha detto ancora.

 

 Il popolo del Venezuela riceve precise informazioni sulla salute di Chávez “La costante informazione al popolo venezuelano sulla salute del presidente della Repubblica, Hugo Chávez, si caratterizza per la sua autenticità e immediatezza”, ha affermato Nicolas Maduro.

 

“Abbiamo vissuto un giorno dopo l’altro e un’ora dopo l’altra con tutta la verità sulla salute del presidente”, ha detto ed ha ricordato l’11 dicembre, quando e stato emesso un primo comunicato per informare che era iniziata la preparazione,  un altro nel mezzo dell’operazione e il terzo al termine”, ha detto.

 

“Nei giorni seguenti abbiamo diffuso le notizie sull’emorragia, la complessità del quadro; poi sono passati i giorni e il presidente si è stabilizzato e lo abbiamo comunicato in continuazione”.

 

“Quando si è presentato il problema dell’infezione, lo abbiamo riferito immediatamente;  siamo venuti a L’Avana, abbiamo parlato con lui,  lo abbiamo salutato. Ha la forza di sempre, nel suo viso, nella sua voce, c’è questa energia che ha sempre e che emana a tutti noi”.

 

“Alla fine di dicembre ha chiamato il ministro di Pianificazione e  Finanze, Jorge Giordani, e gli ha chiesto, in un dialogo diretto,  i numeri della chiusura economica dell’anno.

 

Poi ha ringraziato ogni medico, infermiere e tecnico, uomo e donna dello staff d’appoggio per le cure date ed ha ricordato che conta sui migliori strumenti”.

 

“Che grande amore è questo”, ha detto citando la dedizione di 24 ore al giorno permanente. Questo non ha un prezzo al mondo, questa responsabilità di attenzioni per il Comandante Chávez”.

 

Abbiamo informato che ha avuto un’insufficienza respiratoria che si sta trattando, sempre dicendo la verità e per questo assicuriamo  il popolo sulla certezza  e la fiducia della verità che trasmettiamo.

 

Maduro ha denunciato i laboratori di malvagità, di guerra sporca, coinvolti in azioni come l’apertura di spazi falsi nelle reti sociali, una attribuita ad una delle figlie del  Presidente ed ha smentito l’esistenza di spazi personali in questa rete sociale.

 

“Rispettiamo profondamente il Comandante Chávez, amiamo questo leader che è nostro,  con questo rispetto e questo amore che sentiamo per il popolo del Venezuela, legati alla più stretta verità su ogni cosa, su ogni passo,  e alla verità del nostro cuore che ci dice che vedremo il presidente guarito”.

 

Il Comandante Hugo Chávez, ha affermato: “Ho superato le nostre frontiere, amato dai popoli, dai dirigenti e dai presidenti di ogni parte del mondo”.

 

Maduro ha messo in guardia questi settori che non rispettano le leggi, perchè cercano altri obiettivi perchè questi personaggi quando mentono vergognosamente sul presidente Chávez, cercano di creare disordine, di ferire l’amore del popoli e di trasformare il dolore in rabbia incontrollata.

 

“Agiremo con tutto il potere pubblico per far sì che il popolo del Venezuela sia rispettato”, ha detto ancora.

 

 

Il Venezuela ha diritto alla pace

 

 

“Il Venezuela ha diritto alla pace, ha aggiunto e dobbiamo ricordare il presidente Hugo Chávez quando, uscendo dal carcere nel 1994, mise la Costituente come cammino per condurre la nostra storia. Quando nel ’96 e ’97 un gruppo importante di compatrioti diceva che si doveva andare alle elezioni, lui lo disse: “Cerchiamo il cammino elettorale, convochiamo il popolo,  andiamo verso una rivoluzione socialista e profondante popolare per la via democratica e pacifica”.

 

Maduro ha invitato il popolo  a mantenere la serenità, la fiducia, e a difendere la Costituzione in pace e con la forza del popolo, per continuare  a difendere la decisione del 7 ottobre, che è stata ratificare il presidente alla guida della Patria.

 

Riferendosi al desiderio di alcuni venezuelani di poter ascoltare il presidente e sapere da lui direttamente, ha detto che la gran maggioranza, com’è stato dimostrato, intende e rispetta le sue decisioni e quelle del gruppo dei medici in ogni congiuntura ed in ogni momento. 

 

Lui si trova in circostanze in cui deve rispettare un riposo assoluto, deve limitare le sue apparizioni pubbliche, ovviamente sino  al momento in cui lo staff medico valuterà che ci sono le circostanze per conversare pubblicamente, e così sarà.

 

Il 7 ottobre il popolo ha inviato due messaggi molto chiari a Chávez.  Uno: lei è il nostro leader e questo piano per la Patria è approvato. E il secondo: vada e guarisca.

 

Nicolas Maduro ha chiamato a rispettare Chávez,  ad aspettare che guarisca: “E quando giungerà il momento lo ascolteremo e lo vedremo, e sarà un giorno di grande allegria e di grande felicità”.

 

Poi ha richiamato  tutto il popolo venezuelano ad essere presente alla sessione dell’ installazione dell’Assemblea Nazionale e all’elezione della Giunta Direttiva.